L'infarto miocardico può comportare diversi livelli di compromissione della funzionalità cardiaca, con conseguenze variabili sulla capacità lavorativa della persona colpita. La normativa in vigore nel 2025 stabilisce precise distinzioni tra i soggetti che possono accedere ai benefici assistenziali e quelli che invece non ne hanno diritto.
Classificazione dell'invalidità cardiaca post-infarto
La valutazione del grado di compromissione non compete al paziente che ha subito l'evento cardiaco, ma è responsabilità di uno specialista cardiologo che redige la certificazione medica necessaria. Questo documento, fondamentale per la presentazione della domanda all'INPS, si basa sulla classificazione NYHA (New York Heart Association), sistema internazionalmente riconosciuto per misurare il grado di scompenso cardiaco.
Il sistema NYHA prevede quattro classi funzionali, ciascuna corrispondente a una percentuale di invalidità riconosciuta e quindi al diritto di usufruire di specifiche agevolazioni fiscali ed economiche:
- Classe I NYHA: assenza di limitazioni dell'attività fisica. L'attività ordinaria non provoca affaticamento, palpitazioni o dispnea. In questo caso, il grado di invalidità riconosciuto è relativamente basso, oscillando tra il 21% e il 30%.
- Classe II NYHA: limitazione lieve dell'attività fisica. Il paziente sta bene a riposo, ma l'attività fisica ordinaria causa affaticamento, dispnea, palpitazioni o angina. Il grado di invalidità riconosciuto varia dal 41% al 50%.
- Classe III NYHA: limitazione marcata dell'attività fisica. Pur mantenendo uno stato di benessere a riposo, attività fisiche di entità inferiore a quelle abituali provocano sintomi. In questo caso, il grado di invalidità riconosciuto è compreso tra il 71% e l'80%.
- Classe IV NYHA: incapacità di svolgere qualsiasi attività fisica senza disturbi. I sintomi di scompenso cardiaco sono presenti anche a riposo e aumentano con qualsiasi attività fisica, anche minima. In questa classe si riconosce il grado massimo di invalidità: 100%.
Benefici previsti in base alla classificazione NYHA nel 2025
Le prestazioni assistenziali e i benefici erogati dall'INPS variano in funzione del grado di invalidità riconosciuto a seguito dell'infarto. Ecco i principali diritti previsti dalla normativa 2025:
Benefici per invalidità con Classe IV NYHA (100%)
Con il riconoscimento della Classe IV NYHA, la persona colpita da infarto ha diritto a:
- Pensione di inabilità: erogata mensilmente ai cittadini con invalidità totale e permanente
- Indennità di accompagnamento: prevista per chi necessita di assistenza continua
- Assegno sociale: al compimento del 65° anno di età, se sussistono i requisiti reddituali
- Esenzione totale dal ticket sanitario (codice C03)
- Possibilità di richiedere ausili e protesi a carico del Servizio Sanitario Nazionale
Benefici per invalidità con Classe III NYHA (71-80%)
Con invalidità riconosciuta in
Classe III NYHA, si ha diritto a:
- Maggiorazione dei contributi previdenziali: due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro svolto come dipendente
- Assegno mensile di assistenza: per chi possiede un'invalidità di almeno il 74%
- Assegno sociale: al compimento del 65° anno d'età, previo accertamento dei requisiti reddituali
- Esenzione parziale dal ticket sanitario
- Agevolazioni per l'acquisto di veicoli
- Possibilità di richiedere il collocamento mirato al lavoro
Benefici per invalidità con Classe II NYHA (41-50%)
Anche con un grado di invalidità compreso tra il 41% e il 50% (
Classe II NYHA), si possono ottenere diverse agevolazioni:
- Esenzione parziale dal ticket sanitario
- Congedo per cure: permessi retribuiti fino a 30 giorni l'anno per terapie connesse all'invalidità
- Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'impiego per l'assunzione agevolata al lavoro (con invalidità superiore al 46%)
- Accesso a prestazioni protesiche e ortopediche da parte dell'ASL di residenza
Procedura per richiedere l'invalidità per infarto nel 2025
Per ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile a seguito di un infarto, è necessario seguire una procedura specifica presso l'INPS. Ecco i passaggi fondamentali da compiere:
Certificazione medica preliminare
Il primo passo consiste nell'ottenere la certificazione medica da parte del proprio cardiologo curante. Questo certificato deve:
- Attestare la patologia cardiaca e le sue conseguenze sulla capacità lavorativa
- Indicare la classificazione NYHA di appartenenza
- Contenere tutti i dati clinici rilevanti, inclusi eventuali esami strumentali (ecocardiogramma, ECG, test da sforzo)
Il medico certificatore, dopo aver redatto il documento, lo trasmette telematicamente all'INPS attraverso il sistema informatico dedicato, rilasciando al paziente la ricevuta con il numero di protocollo.
Presentazione della domanda di invalidità
Una volta ottenuto il certificato medico, è possibile procedere con la domanda di accertamento sanitario che può essere presentata:
- Direttamente dal cittadino attraverso il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
- Tramite patronati o associazioni di categoria autorizzate
- Con l'assistenza di intermediari abilitati
La domanda deve essere inoltrata entro 90 giorni dal rilascio del certificato medico, altrimenti sarà necessario richiedere una nuova certificazione.
Visita medico-legale e valutazione
Dopo la presentazione della domanda, l'INPS comunica la data della visita medico-legale presso la Commissione Medica competente. Durante questa visita:
- Vengono valutati i documenti clinici presentati
- Si effettua un esame obiettivo
- Si stabilisce il grado di invalidità in base alla compromissione funzionale
È fondamentale presentarsi alla visita con
tutta la documentazione medica relativa all'infarto e alle sue conseguenze: referti ospedalieri, esami diagnostici, documentazione relativa a eventuali interventi (come angioplastica o bypass), terapia farmacologica in corso.
Verbale di invalidità e benefici
Al termine dell'accertamento, la Commissione redige un verbale che viene inviato al richiedente. In caso di riconoscimento dell'invalidità, il documento specifica:
- La percentuale di invalidità riconosciuta
- I benefici economici e fiscali spettanti
- L'eventuale revisione prevista
Per accedere ai benefici economici (come pensione di inabilità o assegno ordinario), è necessario presentare un'ulteriore domanda all'INPS, allegando il verbale di invalidità civile e i documenti relativi alla situazione reddituale.
Documentazione necessaria per la domanda di invalidità post-infarto
Per ottimizzare l'esito della valutazione medico-legale, è consigliabile presentare una documentazione completa che includa:
- Lettera di dimissione ospedaliera relativa all'evento acuto
- Esami strumentali come ecocardiogramma, elettrocardiogramma, test da sforzo, coronarografia
- Certificazione della frazione di eiezione (parametro fondamentale per valutare la funzionalità cardiaca)
- Documentazione di eventuali complicanze post-infarto
- Piano terapeutico e farmaci assunti
- Eventuali interventi di rivascolarizzazione (angioplastica, stent, bypass)
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