L’inclusività è uno dei principi cardine della scuola italiana, sostenuta dalla necessità di assicurare agli studenti con disabilità una partecipazione attiva al percorso educativo. L’accesso a un apprendimento continuo e mirato rappresenta un diritto imprescindibile sancito dalle norme in vigore, che mirano a prevenire l’emarginazione e a promuovere la valorizzazione delle diversità. La presenza di insegnanti di sostegno qualificati agisce in questa direzione, offrendo risposte concrete ai bisogni educativi degli alunni con bisogni specifici.
L’obiettivo è garantire un ambiente di apprendimento sereno e personalizzato, costruito sulla collaborazione tra tutte le figure scolastiche e la famiglia, allo scopo di assicurare la migliore qualità del percorso formativo.
In questo contesto, la continuità didattica, ovvero la presenza costante di insegnanti di sostegno per l’intero ciclo o anno scolastico, rappresenta un pilastro per la crescita personale, emotiva e cognitiva dello studente, rafforzando il senso di appartenenza e la stabilità relazionale.
Normativa vigente: diritti di studenti con disabilità e famiglie
Il quadro normativo italiano in materia di inclusione scolastica si fonda su una tradizione consolidata e riconosciuta anche a livello internazionale, in cui sono definiti con chiarezza i diritti delle persone con disabilità in ambito educativo, che prevedono:
- Diritto all’inclusione: Le scuole sono tenute a predisporre tutte le misure necessarie per assicurare agli alunni con disabilità un percorso formativo pienamente inclusivo, favorendo la loro partecipazione a tutte le attività e promuovendo l’autonomia personale e sociale.
- Docenti specializzati: Il personale di sostegno deve possedere una specifica formazione, ove possibile, garantendo un supporto didattico adeguato che sia funzionale alle esigenze del singolo studente.
- Massimo delle ore di sostegno: Gli studenti hanno diritto a ricevere il sostegno per il numero di ore stabilito dalla certificazione e dal Piano Educativo Individualizzato (PEI), affinché la presenza dell’insegnante sia costante quanto richiesto dal profilo di funzionamento rilevato.
- Ruolo attivo delle famiglie: Genitori e tutori hanno il diritto di partecipare alla stesura e alla revisione del PEI, nonché di chiedere l’assegnazione e la conferma dell’insegnante di sostegno nei limiti previsti dalla legge, agendo nell’interesse superiore del minore.
- Tutela nella continuità didattica e relazionale: L’ordinamento riconosce che la relazione stabile tra studente e docente è elemento di benessere psicologico, oltre che di efficacia didattica, per questo valorizza tutti gli strumenti in grado di limitare il turn over nella figura dell’insegnante di sostegno.
Nell’ambito delle ultime disposizioni,
il Decreto Ministeriale 32/2025 consente alle famiglie di richiedere la conferma del docente di sostegno a tempo determinato, subordinatamente alla valutazione positiva da parte della scuola e alla disponibilità dei posti.
La procedura di conferma del docente di sostegno: come funziona
La nuova procedura mira a rafforzare la continuità didattica, offrendo alle famiglie la possibilità di presentare richiesta per mantenere il proprio insegnante di sostegno anche nell’anno scolastico successivo, se titolare di contratto a tempo determinato seguendo l'apposita procedura:
- Presentazione della richiesta: Entro il 31 maggio, le famiglie comunicano formalmente la volontà di confermare il docente, motivando la richiesta alla direzione dell’istituto.
- Valutazione istituzionale: Il dirigente scolastico esamina la domanda, sentendo eventualmente il Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO), per accertare se la soluzione risponda all’interesse dello studente e della classe.
- Esito e comunicazione: Entro il 15 giugno, le parti coinvolte (famiglia, Ufficio Scolastico Territoriale, docente) ricevono l’esito dell’istruttoria.
- Domanda del docente: L’insegnante può, successivamente, esprimere la propria disponibilità a essere riconfermato con precedenza rispetto agli altri candidati nelle procedure di supplenza.
- Verifica finale: Dopo le operazioni relative al personale a tempo indeterminato, l’Ufficio Scolastico Territoriale accerta la sussistenza delle condizioni e dispone l’eventuale riconferma, esclusivamente se il posto risulta vacante e disponibile.
La procedura interessa sia insegnanti specializzati sia non specializzati che abbiano maturato esperienza pregressa, purché inseriti negli elenchi previsti dalla normativa.
Chi viene riconfermato su richiesta familiare non partecipa alle ulteriori assegnazioni di incarico annuale ed è vincolato alla permanenza nell’istituto di destinazione per il periodo di riferimento.
Garantire docenti specializzati e il ruolo fondamentale del PEI
La presenza di un docente specializzato rappresenta una garanzia sia per lo studente che per l’intera comunità scolastica e assicura:
- Specializzazione degli insegnanti: Il possesso del titolo specifico per il sostegno – spesso acquisito tramite percorsi universitari dedicati come il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) – costituisce un presupposto per l’assegnazione prioritaria dei posti disponibili. I dati Istat mostrano tuttavia che circa un terzo degli insegnanti oggi impiegati sul sostegno non possiede ancora questa qualifica, incidendo sulla qualità dell’offerta educativa.
- Riduzione del turnover: L’alto cambio di docenti, che coinvolge oltre il 60% degli studenti ogni anno, mina la costruzione di rapporti fiduciari, soprattutto per gli alunni con bisogni educativi intensi. Le iniziative recenti cercano di arginare questa discontinuità, valorizzando le competenze acquisite e promuovendo l’aggiornamento continuo.
- Centralità del PEI: Il Piano Educativo Individualizzato rappresenta lo strumento organizzativo centrale per l’inclusione e la personalizzazione dell’insegnamento. È redatto in collaborazione con la famiglia, i docenti e il personale sanitario, fissando obiettivi chiari, modalità operative e criteri di verifica dei risultati. Il PEI stabilisce anche il numero di ore di sostegno da garantire, costituendo il riferimento vincolante per l’organizzazione scolastica e per i diritti della famiglia.
| % docenti non specializzati |
29,6% |
| % alunni che cambiano docente ogni anno |
68% |
| PEI individualizzato |
Obbligatorio e vincolante per l’assegnazione delle risorse |
Diritti e garanzie a tutela del docente di sostegno
Nell’ambito della promozione di un sistema inclusivo, anche
i docenti incaricati delle attività di sostegno hanno diritto a tutele specifiche che consentano loro di operare con serenità e continuità, per questo vengono loro garantiti:
- Tutela della continuità lavorativa: Le recenti disposizioni consentono ai supplenti che abbiano instaurato una relazione educativa positiva con lo studente di poter chiedere il rinnovo annuale, favorendo una maggiore stabilità professionale.
- Riconoscimento delle competenze: Chi ha acquisito titoli di specializzazione o maturato esperienza significativa ottiene priorità in fase di assegnazione, permettendo una valorizzazione del percorso formativo personale.
- Rispetto della libertà didattica: Le norme tutelano l’autonomia del docente nel progettare e realizzare le azioni educative, anche quando si opera in stretta collaborazione con la famiglia e i colleghi della scuola.
- Coinvolgimento nei processi decisionali: Gli insegnanti di sostegno partecipano attivamente a tutte le fasi di progettazione didattica e valutazione, assicurando che il proprio contributo sia riconosciuto all’interno degli organi collegiali e del GLO.
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