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Legge 104, quali sono le differenze tra cargiver e l'intestatario per permessi, agevolazioni e diritti

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Tra cargiver e assistiti ci sono diverse differenze per l'accesso ad agevolazioni, permessi e riconoscimenti: cosa prevede la normativa vigente

Nel panorama dell'assistenza a persone con disabilità in Italia, la Legge 104 ricopre un ruolo centrale, riconoscendo diritti e garanzie sia a chi necessita di cura sia a coloro che offrono supporto quotidiano nell'ambito familiare o affettivo. Questa normativa stabilisce i principi fondanti per l'inclusione, la partecipazione sociale e l'autonomia delle persone con handicap, promuovendo una rete di protezione che coinvolge diverse figure: tra queste, i caregiver e gli assistiti sono due attori principali. 

Chi è il caregiver, chi è l’assistito e differenze fondamentali

Il caregiver è la persona che, in modo continuativo e gratuito, si occupa della cura di un membro della propria famiglia o della propria cerchia affettiva colpito da disabilità o non autosufficienza. Può essere un genitore, un figlio, un coniuge, un fratello/sorella o altro parente, ma anche un convivente di fatto. Questo ruolo, per legge o necessità, comporta responsabilità pratiche, emotive e organizzative rilevanti, senza necessariamente prevedere un compenso o un riconoscimento giuridico pienamente strutturato.

L’assistito, invece, è la persona riconosciuta portatrice di handicap, con limitazioni fisiche, psichiche o sensoriali tali da richiedere supporti stabili nella vita quotidiana. Il riconoscimento di disabilità ai sensi della Legge 104 costituisce la base per accedere ai benefici specifici.

Le differenze principali emergono nelle logiche di accesso ad agevolazioni, permessi e riconoscimenti: il caregiver può ottenere permessi lavorativi e congedi se presta assistenza a un familiare, mentre l’assistito ha accesso a indennità, detrazioni e servizi dedicati, spesso indipendenti dal legame con chi lo accudisce.

Diritti, permessi e agevolazioni riconosciuti ai caregiver dalla Legge 104

La Legge 104 ha introdotto specifiche misure di tutela per i caregiver familiari che garantiscono la possibilità di conciliare l’assistenza con la vita lavorativa e di ottenere un sostegno economico in presenza di determinati requisiti. Tra le principali tipologie di diritti e agevolazioni spiccano:

  • Permessi lavorativi retribuiti: fino a 3 giorni al mese, anche frazionabili in ore, utilizzabili da chi assiste un familiare in situazione di gravità. Estesi a coniugi, parenti entro il secondo grado e in casi particolari anche al terzo grado.
  • Congedo straordinario retribuito: fino a 2 anni nell’arco della vita lavorativa, durante i quali il lavoratore mantiene la retribuzione e la contribuzione figurativa INPS. Prioritario per coniugi conviventi, in mancanza, disponibile per altri familiari conviventi secondo un preciso ordine di priorità.
  • Flessibilità lavorativa: diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio dell’assistito e protezione da trasferimenti o turni notturni senza consenso, soprattutto nel settore pubblico.
  • Sostegni economici: possibilità di accedere a bonus regionali (come il Bonus Caregiver), assegni di cura locali, programmi come Home Care Premium per dipendenti pubblici, detrazioni fiscali sulle spese di assistenza e agevolazioni IRPEF.
  • APE Sociale: prepensionamento per caregiver che abbiano maturato almeno 30 anni di contributi e assistano persone con handicap grave da almeno 6 mesi.
  • Formazione e valorizzazione delle competenze: percorsi per il riconoscimento delle competenze acquisite nell’assistenza in ottica professionale.

Diritti, permessi e agevolazioni riconosciuti alla persona assistita

L’assistito riconosciuto in situazione di disabilità grave beneficia di un ampio ventaglio di misure orientate a favorire l’autonomia, la dignità e l’integrazione sociale. Le tutele previste possono variare in funzione del grado di disabilità e della situazione familiare. Tra i principali diritti e agevolazioni si segnalano:
  • Indennità e trattamenti economici: tra cui l’indennità di accompagnamento per chi non è autosufficiente, assegni di invalidità civile e assegno di cura, in base ai requisiti accertati dall’INPS.
  • Permessi 104 per sé stessi: lavoratori dipendenti con disabilità grave possono usufruire direttamente dei 3 giorni mensili retribuiti o di permessi orari per sé stessi.
  • Agevolazioni fiscali: detrazioni IRPEF del 19% per acquisto di veicoli, adattamenti, ausili medici, detrazioni sulle spese sanitarie, IVA agevolata su acquisti specifici ed esenzione di alcune imposte (come bollo auto per disabili gravi e canone RAI in specifiche condizioni).
  • Sostegno scolastico: accesso a insegnanti di sostegno, piani personalizzati e integrazione nelle scuole.
  • Priorità nell’accesso ai servizi sanitari e socioassistenziali: inclusi percorsi di riabilitazione, assistenza domiciliare integrata, servizi di telemedicina e agevolazioni nei trasporti.
  • Inclusione lavorativa: iscrizione alle liste di collocamento mirato, priorità nei concorsi pubblici e nei progetti di inclusione lavorativa.
I benefici spettano alla persona disabile direttamente e sono strettamente collegati al riconoscimento dalla commissione INPS dello stato di handicap grave ai sensi della Legge 104.

Caregiver e assistito a confronto: ciò che spetta all’uno e all’altro, differenze pratiche e requisiti per benefici e tutele

Analizzando le differenze tra caregiver e assistito agevolazioni legge 104 emerge un quadro articolato, dove i diritti e i benefici sono assegnati in base a regole, rapporti familiari e condizioni di disabilità. Una lettura comparata, utile per orientarsi tra requisiti e tutele, si può sintetizzare nella seguente tabella:

Profilo Permessi retribuiti Congedo straordinario Agevolazioni fiscali e bonus Indennità economiche
Caregiver 3 giorni/mese o frazionabili
per familiari con grave disabilità
Fino a 2 anni complessivi
con priorità ai conviventi
Detrazioni, bonus locali e regionali,
crediti fiscali per spese di assistenza
Solo indirettamente (attraverso bonus regionali o rese per l’assistenza)
Assistito 3 giorni/mese o ore
per sé stesso se lavoratore con riconoscimento grave
Non previsto (solo se anche lavoratore e caregiver di altri) Detrazioni IRPEF, esenzioni, agevolazioni su acquisti, trasporti, scuola Indennità di accompagnamento,
assegni di invalidità, assegno di cura

L’accesso ai permessi e congedi da parte del caregiver è vincolato al rapporto di parentela, alla convivenza e all’accertamento della gravità della disabilità. Per l’assistito, invece, l’attenzione è posta sull’accertamento sanitario che certifica la condizione di disabilità grave.

Domanda di riconoscimento, dimostrazione del ruolo e iter per accedere ai benefici della Legge 104

Per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge 104, è fondamentale ottenere il riconoscimento della disabilità grave da parte della commissione INPS. Il percorso standard prevede:

  • Certificazione medica telematica inviata dal medico curante all’INPS, attestante la presenza di patologie invalidanti.
  • Domanda INPS da parte dell’interessato o del familiare, connessa alla richiesta di riconoscimento dell’handicap.
  • Visita presso la commissione medica ASL-INPS e successivo rilascio del verbale con l’indicazione del grado di disabilità (art. 3 comma 1 o comma 3).
  • Domanda per permessi o congedi: una volta ottenuto il verbale, il caregiver potrà richiedere i benefici lavorativi tramite portale INPS, patronato o datore di lavoro. Per bonus e servizi comunali, è spesso richiesta ulteriore documentazione (ISEE, stato di famiglia, dichiarazione sostitutiva).
Per i bonus regionali o bandi comunali, la domanda va presentata secondo le tempistiche e le procedure definite dall’ente locale. 

 

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