Cos’è in realtà la Iscro per i titolari di Partita Iva e i professionisti e quali sono le condizioni per beneficiarne: i chiarimenti
Cos'è l’Iscro per le partite Iva? Se per i lavoratori dipendenti esistono diverse misure contro la disoccupazione, come la Naspi o la Dis Coll, pensate per sostenere i lavoratori in momenti difficili della loro carriera, per i liberi professionisti e titolari di Partita Iva c’è la Iscro. Vediamo di seguito cos’è in realtà.
Si tratta, invece, di un aiuto, più precisamente di una indennità, pensata specificatamente per chi ha la Partita Iva ma si ritrova in difficoltà e resta senza lavoro. Una misura che non è mai esistita, perché non c’è mai stato un aiuto contro la disoccupazione degli autonomi.
L’importo che viene riconosciuto di Iscro è di 800 euro al massimo (per sei mesi), ma varia a seconda del reddito dichiarato dal lavoratore autonomo. L'indennità è, infatti, pari al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti l'anno precedente alla presentazione della domanda.
In ogni caso, la cifra mensile da riconoscere non può essere inferiore a 250 euro.
Non tutti i titolari di Partita Iva possono usufruire dell’Iscro. Ne hanno, infatti, diritto solo i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell'Inps e che soddisfino i seguenti requisiti:
Precisiamo che i beneficiari devono partecipare a percorsi di aggiornamento professionale. L'obiettivo è sostenere il mantenimento e l'aggiornamento delle competenze, al fine di favorire il reinserimento nel mercato del lavoro o l'adattamento ai mutamenti delle domande di settore.