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Isee casa ampliato, Naspi modificata, assegno inclusione minore, ampliati contratti detassati: le ultime novità in Manovra

di Marianna Quatraro pubblicato il
Isee Naspi assegno inclusione contratti

Le ultime modifiche decise in Manovra Finanziaria 2026 per Isee, Naspi, assegno di inclusione e contratti di lavoro: ecco cosa cambia ancora

La Manovra Finanziaria 2026 introduce una serie di cambiamenti che incidono direttamente sulle condizioni economiche di famiglie, lavoratori e imprese nelle principali aree di intervento sociale e fiscale. Tra i punti di rilievo spiccano l’innalzamento della soglia di esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE, la modifica delle modalità di erogazione della NASpI anticipata per i lavoratori autonomi, il dimezzamento dell’importo dell’assegno di inclusione al primo rinnovo e nuove disposizioni per l’ampliamento dei contratti detassati.

Nuove regole ISEE: aumento della soglia per la prima casa e impatto sulle famiglie

Le modifiche all’ISEE rappresentano una delle più rilevanti innovazioni della manovra. Il valore catastale della prima casa non verrà più considerato ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a un limite di 120.000 euro, contro l’attuale soglia di 91.500 euro, ed è stato stabilito che per ciascun figlio convivente successivo al primo, la soglia sale ancora di ulteriori 2.500 euro.

Questa nuova franchigia, che riguarda esclusivamente le famiglie residenti nelle principali aree metropolitane, ha l’obiettivo di alleggerire la pressione patrimoniale per numerosi nuclei, incidendo sulla possibilità di accedere a importanti agevolazioni e bonus statali.

L’effetto della misura sarà una riduzione dell’ISEE per molti beneficiari, soprattutto in presenza di figli conviventi, poiché la franchigia incrementale si applica oltre il primo figlio. Il cambiamento si inserisce nel contesto di una riforma generale che intende rendere questo strumento più equo e meno penalizzante per chi possiede un’abitazione principale di valore contenuto o medio. La revisione riguarda inoltre la modalità di calcolo delle eccedenze sopra la soglia: solo il 20% del valore oltre la franchigia verrà computato, rispetto ai due terzi previsti in precedenza.

In pratica, il calcolo del patrimonio immobiliare ai fini ISEE subirà le seguenti modifiche:

  • Se il valore catastale dell’abitazione principale è al di sotto della soglia aggiornata, non sarà conteggiato nell’ISEE.
  • Oltre il limite di franchigia, solo il 20% dell’eccedenza verrà incluso nell’indicatore, anziché i due terzi precedenti.
Resta confermata nel 2026 l’esclusione dal calcolo ISEE per titoli di Stato e prodotti postali fino a 50.000 euro per nucleo familiare, una misura introdotta per favorire il risparmio in strumenti di finanza pubblica.

Queste innovazioni puntano a rendere l’ISEE meno patrimoniale e più sociale, limitando l’impatto della composizione della ricchezza immobiliare e puntando su parametri più calibrati sulla reale condizione familiare. 

L’ampliamento della franchigia per la casa ai fini ISEE consente a un maggior numero di famiglie di accedere o conservare l’accesso a molte agevolazioni sociali ed economiche. Le principali misure correlate includono:

  • Assegno Unico e Universale per figli a carico: l’aumento della franchigia permette a numerosi soggetti di accedere a importi maggiori, migliorando la copertura del sostegno alla genitorialità.
  • Bonus asilo nido: ampliando la platea degli aventi diritto e favorendo un rimborso più generoso per le famiglie con figli piccoli.
  • Bonus nuove nascite: l’effetto positivo della nuova soglia prevede un incremento dei potenziali beneficiari e un contributo economico una tantum più facilmente accessibile per chi ha appena avuto un figlio.
  • Sconti e agevolazioni sulle tariffe TARI, bollette e servizi scolastici: detrazioni e riduzioni si applicano in modo automatico a seguito della presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), senza necessità di ulteriori domande per la maggior parte delle prestazioni.
Per gli over 75, la soglia ISEE più alta permette di beneficiare di bonus specifici cumulabili, quali l’esenzione o il rimborso parziale del canone Rai e agevolazioni su bollette e Tari. Inoltre, sono previsti meccanismi di rinnovo automatico per alcune prestazioni, come il bonus asilo nido, che da gennaio 2026 non richiederà più la presentazione di nuove domande annuali.

Modifiche alla NASpI: come cambia la liquidazione anticipata per i lavoratori autonomi

L’erogazione della NASpI anticipata, destinata ai lavoratori che avviano un’attività autonoma, viene rivista con l’introduzione di una modalità “a rate” che risponde all’esigenza di maggior controllo sull’effettivo utilizzo della misura.

La nuova formulazione sulla Naspi per la disoccupazione dispone che l’indennità venga corrisposta in due rate distinte: il 70% della somma spettante sarà liquidato subito, mentre il restante 30% sarà erogato soltanto dopo sei mesi e dopo la verifica della mancata occupazione e l’assenza di pensioni dirette a favore del beneficiario (con esclusione dell’assegno ordinario di invalidità).

L’intervento normativo, oltre a disciplinare il meccanismo dell’erogazione frazionata, si colloca anche in un quadro più ampio di razionalizzazione della spesa sociale, rivedendo l'articolazione dei pagamenti per migliorarne il monitoraggio.

Dimezzamento dell’assegno di inclusione al primo rinnovo: cosa prevede la riforma

Tra le modifiche di rilievo della Manovra spicca anche il taglio del 50% dell’importo dell’assegno di inclusione per il primo mese di rinnovo della prestazione. Tale misura si applica al momento della proroga, eliminando la precedente sospensione obbligatoria di un mese prevista tra i primi 18 mesi di erogazione e la successiva estensione annuale.

L’obiettivo della novità per l'assegno di inclusione è duplice: da un lato, garantire la continuità dell’assistenza per i nuclei che rientrano nei criteri di accesso; dall’altro, perseguire un risparmio di spesa pubblica quantificato in circa 100 milioni di euro (secondo le relazioni tecniche), senza compromettere la funzione di sostegno alle fasce maggiormente in difficoltà.

Contratti detassati: ampliamenti previsti dalla nuova Manovra

Nella Manovra è stato, inoltre, deciso che contratti detassati saranno ampliati anche agli accordi che integrano componenti di welfare aziendale e sostegno alla conciliazione vita-lavoro. Nella nuova disciplina rientrano:

  • l’adeguamento e il rafforzamento delle agevolazioni fiscali su alcune voci di reddito da lavoro derivanti da premi di risultato e servizi di welfare;
  • l’allargamento del perimetro dei soggetti interessati, includendo una platea più vasta di lavoratori e ampliando la varietà dei benefit ammessi a detassazione;
  • l’ingresso fra le voci detassabili di nuove forme di assistenza specifica, come l’assistenza sanitaria a genitori e parenti non autosufficienti, che potrà essere riconosciuta in busta paga tramite sistemi di welfare aziendale.


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