Le ultime modifiche decise in Manovra Finanziaria 2026 per Isee, Naspi, assegno di inclusione e contratti di lavoro: ecco cosa cambia ancora
La Manovra Finanziaria 2026 introduce una serie di cambiamenti che incidono direttamente sulle condizioni economiche di famiglie, lavoratori e imprese nelle principali aree di intervento sociale e fiscale. Tra i punti di rilievo spiccano l’innalzamento della soglia di esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE, la modifica delle modalità di erogazione della NASpI anticipata per i lavoratori autonomi, il dimezzamento dell’importo dell’assegno di inclusione al primo rinnovo e nuove disposizioni per l’ampliamento dei contratti detassati.
Le modifiche all’ISEE rappresentano una delle più rilevanti innovazioni della manovra. Il valore catastale della prima casa non verrà più considerato ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a un limite di 120.000 euro, contro l’attuale soglia di 91.500 euro, ed è stato stabilito che per ciascun figlio convivente successivo al primo, la soglia sale ancora di ulteriori 2.500 euro.
Questa nuova franchigia, che riguarda esclusivamente le famiglie residenti nelle principali aree metropolitane, ha l’obiettivo di alleggerire la pressione patrimoniale per numerosi nuclei, incidendo sulla possibilità di accedere a importanti agevolazioni e bonus statali.
L’effetto della misura sarà una riduzione dell’ISEE per molti beneficiari, soprattutto in presenza di figli conviventi, poiché la franchigia incrementale si applica oltre il primo figlio. Il cambiamento si inserisce nel contesto di una riforma generale che intende rendere questo strumento più equo e meno penalizzante per chi possiede un’abitazione principale di valore contenuto o medio. La revisione riguarda inoltre la modalità di calcolo delle eccedenze sopra la soglia: solo il 20% del valore oltre la franchigia verrà computato, rispetto ai due terzi previsti in precedenza.
In pratica, il calcolo del patrimonio immobiliare ai fini ISEE subirà le seguenti modifiche:
Queste innovazioni puntano a rendere l’ISEE meno patrimoniale e più sociale, limitando l’impatto della composizione della ricchezza immobiliare e puntando su parametri più calibrati sulla reale condizione familiare.
L’ampliamento della franchigia per la casa ai fini ISEE consente a un maggior numero di famiglie di accedere o conservare l’accesso a molte agevolazioni sociali ed economiche. Le principali misure correlate includono:
L’erogazione della NASpI anticipata, destinata ai lavoratori che avviano un’attività autonoma, viene rivista con l’introduzione di una modalità “a rate” che risponde all’esigenza di maggior controllo sull’effettivo utilizzo della misura.
La nuova formulazione sulla Naspi per la disoccupazione dispone che l’indennità venga corrisposta in due rate distinte: il 70% della somma spettante sarà liquidato subito, mentre il restante 30% sarà erogato soltanto dopo sei mesi e dopo la verifica della mancata occupazione e l’assenza di pensioni dirette a favore del beneficiario (con esclusione dell’assegno ordinario di invalidità).
L’intervento normativo, oltre a disciplinare il meccanismo dell’erogazione frazionata, si colloca anche in un quadro più ampio di razionalizzazione della spesa sociale, rivedendo l'articolazione dei pagamenti per migliorarne il monitoraggio.
Tra le modifiche di rilievo della Manovra spicca anche il taglio del 50% dell’importo dell’assegno di inclusione per il primo mese di rinnovo della prestazione. Tale misura si applica al momento della proroga, eliminando la precedente sospensione obbligatoria di un mese prevista tra i primi 18 mesi di erogazione e la successiva estensione annuale.
L’obiettivo della novità per l'assegno di inclusione è duplice: da un lato, garantire la continuità dell’assistenza per i nuclei che rientrano nei criteri di accesso; dall’altro, perseguire un risparmio di spesa pubblica quantificato in circa 100 milioni di euro (secondo le relazioni tecniche), senza compromettere la funzione di sostegno alle fasce maggiormente in difficoltà.
Nella Manovra è stato, inoltre, deciso che contratti detassati saranno ampliati anche agli accordi che integrano componenti di welfare aziendale e sostegno alla conciliazione vita-lavoro. Nella nuova disciplina rientrano: