Come cambiano i limiti dell’Isee universitario 2025-2026 e le modifiche per gli importi delle borse di studio
L’accesso agevolato all’istruzione universitaria in Italia è garantito da strumenti come l’ISEE Universitario e le borse di studio, studiati per sostenere gli studenti con limitate risorse economiche, ma anche strutturati per incentivare il merito accademico. Per l’anno accademico 2025/2026, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha introdotto aggiornamenti rilevanti sia nei limiti ISEE che negli importi delle borse, confermando la centralità di queste misure nel diritto allo studio, sancito dall’articolo 34 della Costituzione.
L’ISEE universitario (Indicatore della Situazione Economica Equivalente per il diritto allo studio universitario) è il documento centrale per accedere a benefici economici in ambito accademico, come borse di studio universitarie, riduzioni o esoneri delle tasse universitarie, servizi mensa e alloggi convenzionati. Per il 2025 il limite massimo ISEE fissato dal Decreto direttoriale MUR oscilla fra 27.726,79€ e 27.948,60€ (il valore effettivo può variare in funzione dei successivi decreti di aggiornamento e delle scelte dell’ateneo, ferme restando le soglie stabilite dalla normativa nazionale). Ulteriore parametro di accesso è l’ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente), con un tetto massimo pari a circa 60.757,87€.
La certificazione ISEE dev’essere richiesta presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), presentando dati reddituali, patrimoniali e anagrafici di tutto il nucleo familiare. La presentazione della domanda ISEE per l’università va effettuata con congruo anticipo rispetto alle scadenze stabilite dai bandi di ogni ateneo.
Per accedere alle borse di studio per l’anno accademico 2025/2026, oltre al requisito economico legato all’ISEE universitario ed eventualmente all’ISPE, è previsto il rispetto di requisiti di merito. Per le matricole, il solo parametro considerato è quello economico; dal secondo anno in poi occorre aver maturato un determinato numero di Crediti Formativi Universitari (CFU), come dettaglia il bando della singola università o ente regionale. Il numero minimo di CFU, solitamente da conseguire entro il 10 agosto dell’anno accademico precedente, costituisce criterio indispensabile per la continuità del sussidio.
La domanda di borsa va presentata ogni anno secondo le modalità e le tempistiche previste nei bandi regionali o universitari. Gli studenti idonei ma non beneficiari, a causa di eventuali limiti finanziari delle istituzioni, restano comunque in graduatoria e possono ricevere il beneficio in caso di successive disponibilità di fondi.
I limiti fissati a livello nazionale, per il 2025/2026, risultano così aggiornati:
Gli importi minimi delle borse di studio universitarie per l’anno 2025/2026 sono rivalutati in funzione della variazione dell’indice ISTAT:
Il Decreto del MUR per il 2025 precisa che la revisione degli importi viene effettuata ogni anno per adeguarli al costo della vita, offrendo un aiuto concreto alle famiglie e riducendo il rischio di abbandono dei percorsi universitari per ragioni economiche.
Le borse di studio, oltre a quelle regionali e universitarie, possono essere erogate da enti pubblici e istituzioni private (ad esempio INPS, fondazioni, associazioni, aziende) su base concorsuale. Spesso sono previsti bandi specifici rivolti a studenti meritevoli, a studenti in discipline STEM, o a studenti con bisogni educativi speciali. Gli importi e i requisiti variano in funzione della tipologia di borsa e dell’ente erogatore.
Degno di nota il programma "Borse di studio INPS", aperto agli studenti iscritti a corsi universitari e specializzazioni, così come bandi regionali differenziati per matricole, studenti pendolari o studenti fuori sede.
La No Tax Area rappresenta una protezione normativa per gli studenti appartenenti a nuclei familiari con ISEE inferiore a 13.000€. In questa fascia, l’iscrizione all’università è gratuita. Per valori ISEE tra 13.000 e 30.000 euro, sono applicate riduzioni proporzionali alle tasse di iscrizione, mai superiori al 7% della differenza tra ISEE e 13.000€. Dal secondo anno, occorre tuttavia dimostrare anche determinati requisiti di merito accademico, come il conseguimento di un numero minimo di CFU.
Per la richiesta dell’ISEE Universitario occorre presentare presso il CAF la DSU con la seguente documentazione:
Le domande di borsa devono essere inoltrate online secondo il calendario indicato dai bandi, solitamente tra luglio e settembre. La graduatoria viene pubblicata entro i mesi successivi, consentendo agli studenti di verificarne l’esito. Per gli idonei non beneficiari si rimane in attesa di eventuali scorrimenti di graduatoria.
La decadenza dai benefici può avvenire se non vengono mantenuti i requisiti di reddito o di merito, in caso di mancato invio della documentazione aggiuntiva richiesta, o in caso di rinuncia agli studi entro il termine fissato. È possibile richiedere il riesame del provvedimento di decadenza rivolgendosi all’ente erogatore.
Tra le ultime novità si segnala l’aumento dei limiti ISEE e ISPE, una più ampia platea di beneficiari grazie al lieve incremento degli importi, nonché una maggiore sensibilità nei confronti delle condizioni studentesche particolari (fuori sede, disabilità, merito). Il potenziamento delle agevolazioni regionali e la semplificazione delle procedure digitali sono fra gli obiettivi indicati dal MUR, per garantire maggiore inclusività educativa nel quadro delle leggi vigenti.
Sono inoltre attivi numerosi bandi speciali e bonus, tra cui voucher regionali per master, contributi per gli alloggi universitari, premi per il merito, e bonus legati al trasporto e alla formazione tecnica e professionale. È importante consultare periodicamente la sezione Welfare, Assistenza e Mutualità INPS e gli avvisi dei singoli Atenei.