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Le 8 migliori società per crescita e risultati economici secondo nuovo studio Mediobanca 2025. E non manca una sorpresa

di Marcello Tansini pubblicato il
Nuovo studio Mediobanca 2025

Uno studio Mediobanca premia otto aziende italiane per crescita ed eccellenza economica nel 2025. Criteri, settori chiave, innovazione e impatto sull'economia, con una novità nel ranking.

L'analisi 2025 dell'area studi di Mediobanca disegna una geografia economica italiana in trasformazione, con l'emergere di realtà imprenditoriali capaci di ottenere una crescita sostenuta del proprio fatturato e risultati finanziari di primo livello. In cima alla lista compaiono organizzazioni che si distinguono non solo per le performance di bilancio, ma anche per internazionalizzazione, investimenti innovativi e capacità di adattarsi alle sfide economiche globali.

Il quadro rilevato attesta il valore delle strategie messe in atto da un selezionato gruppo di società, la cui incidenza su occupazione, export e progresso tecnico è notevole. L'indagine si innesta su una tradizione di studio ormai sessantennale, che consente di cogliere le traiettorie di sviluppo delle imprese più dinamiche del Paese. Il risultato è una fotografia aggiornata e rigorosa di chi, oggi, guida la crescita economica italiana puntando su solidità finanziaria e capacità di creare valore anche nei contesti più competitivi e volatili.

I criteri e la metodologia dello studio Mediobanca: come sono state selezionate le 8 migliori società

La selezione delle aziende italiane più dinamiche e brillanti dal punto di vista dei risultati economici si basa su un approccio quantitativo trasparente. Il panel analizzato comprende in origine 2.828 società suddivise per comparto, con particolare attenzione alle realtà industriali, dei servizi e bancarie. Per entrare a far parte delle prime otto, il principale requisito richiesto è un incremento del fatturato nell'anno precedente pari ad almeno il 20%, abbinato a una redditività operativa non inferiore al 4% da due esercizi consecutivi (2023 e 2024). A questi parametri si affianca la valutazione sull'incidenza dell'export: le società selezionate generano oltre il 75% del giro d'affari complessivo fuori dai confini nazionali, un risultato nettamente superiore alla media del sistema manifatturiero italiano, dove la quota export si ferma poco sopra il 50%.

L'analisi tiene inoltre conto della capacità di crescita organica e delle operazioni di acquisizione, nonché della solidità patrimoniale e degli investimenti in ricerca e innovazione. Questo approccio rigoroso permette di individuare aziende che interpretano appieno il concetto di eccellenza e che risultano essere attori chiave nella promozione della competitività italiana su scala globale.

Le 8 eccellenze italiane per crescita e risultati economici: identikit delle protagoniste

Il gruppo delle 8 aziende italiane top per crescita del fatturato, secondo il report Mediobanca, presenta profili diversi per settore di appartenenza, ma accomunati da performance di assoluto rilievo. Il settore farmaceutico si conferma tra i più dinamici, con Dompé, BST Pharmaceuticals, Alfasigma e Flamma che esprimono livelli di espansione internazionale ed efficienza gestionale fuori dal comune. Dompé supera 1,2 miliardi di euro di fatturato con l'81% dei ricavi realizzato all'estero, merito dell'integrazione tra biotech, digitalizzazione e ricerca ad impatto sociale.

BST Pharmaceuticals registra una crescita del 54% annuale, con quasi la totalità delle vendite realizzata oltreconfine. Alfasigma si distingue grazie ad acquisizioni strategiche che hanno consentito di raggiungere 1,86 miliardi di euro, mentre Flamma rafforza la presenza nell'export con un volume d'affari da 200 milioni di euro. Il comparto agroalimentare e delle bevande non manca all'appello grazie alle performance di Branca (liquori) e Sabelli (latticini), che hanno attuato strategie di espansione commerciale e innovazione di prodotto.

Nel settore tecnologico e manifatturiero si inserisce Technoprobe, unica tra le otto aziende ad essere quotata in Borsa, protagonista della microelettronica e dei dispositivi legati all'intelligenza artificiale, con un fatturato di oltre 540 milioni generato quasi integralmente tramite export. Completa il quadro Gessi Holding, attiva nell'arredo di alta gamma e wellness, che ha saputo coniugare prestigio del design italiano a una crescita stabile:

Azienda

Settore

Fatturato 2024 (mln €)

% Export

Dompé

Farmaceutico

1.200

81%

BST Pharmaceuticals

Farmaceutico

533

99,7%

Alfasigma

Farmaceutico

1.860

-

Flamma

Farmaceutico

200

90%

Branca

Food & Beverage

420

-

Sabelli

Food & Beverage

314

-

Technoprobe

Microelettronica

540

97,8%

Gessi Holding

Arredo/Wellness

280

-

L'ascesa del settore farmaceutico e il ruolo delle esportazioni nei risultati

L'analisi dei dati evidenzia il trend di crescita costante nei comparti pharma e biotech, trainati sia dagli investimenti in ricerca e sviluppo sia da una decisa proiezione internazionale. La farmaceutica italiana, tra cui spiccano aziende come Dompé e BST Pharmaceuticals, basa il proprio successo su strategie fondate su biotecnologie avanzate, partnership globali e prodotti ad alto valore aggiunto.

L'incidenza dell'export, che in diversi casi supera il 90%, sottolinea la capacità di penetrazione sui mercati esteri e l'abilità nel soddisfare domanda specialistica molto sofisticata. Questo orientamento internazionale rappresenta una leva chiave, contribuendo sia alla stabilità dei ricavi sia alla resilienza rispetto alle turbolenze del contesto economico domestico.

Innovazione, internazionalizzazione e acquisizioni: i fattori vincenti

L'espansione delle società selezionate è sostenuta da un investimento nell'innovazione tecnologica e nell'apertura ai mercati globali. Le acquisizioni rappresentano una componente sempre più rilevante, specialmente per realtà come Alfasigma, che ha consolidato la propria posizione attraverso l'integrazione di nuove competenze e linee di prodotto su scala internazionale.

Altre aziende, come Technoprobe, si sono distinte nella microelettronica grazie alla ricerca in intelligenza artificiale e sistemi embedded. L'approccio vincente include anche partnership strategiche e ridefinizione delle filiere produttive per aumentare la competitività, mentre la diversificazione dei mercati di sbocco garantisce maggiore stabilità a fronte delle fluttuazioni internazionali.

Il contesto competitivo: confronto tra aziende pubbliche, energetiche, manifatturiere e bancarie

Il tessuto produttivo nazionale si articola in una pluralità di comparti con performance differenziate. I grandi gruppi energetici a controllo pubblico (tra cui Eni, Enel e Gse) mantengono una posizione predominante per volumi di ricavi e marginalità, incidendo per circa l'80% delle vendite e il 90% del valore aggiunto nella top 10. Seguono importanti gruppi del comparto manifatturiero, tra cui spiccano Stellantis, Leonardo e Prysmian, la cui capacità di resistere nella parte alta delle classifiche testimonia solidità ed efficienza gestionale.

Nel settore delle aziende pubbliche, la produttività per dipendente risulta spesso superiore rispetto alle controparti private, anche grazie a una maggiore concentrazione di risorse e infrastrutture. Il comparto bancario, con player come Intesa Sanpaolo e UniCredit, mostra elevata concentrazione di mercato e livelli di redditività sostenuti, a fronte di una costante razionalizzazione degli sportelli e della forza lavoro. Non manca il confronto con le principali aziende attive nella grande distribuzione e nell'agroalimentare, come Conad, Coop Italia e Ferrero, le quali, pur non raggiungendo la dimensione dei colossi energetici, continuano a mostrare una crescita costante grazie alla diversificazione e alla penetrazione internazionale. All'interno di questo mosaico trova spazio anche l'innovazione delle società non quotate e delle PMI emergenti, spesso capaci di accelerare su segmenti di mercato specializzati e sull'adozione di nuovi modelli tecnologici.

Trend economici e sorprese nel ranking 2025: nuove realtà emergenti e settori trainanti

L'edizione 2025 dello studio Mediobanca offre diversi spunti di riflessione sui cambiamenti della classifica. Si affacciano realtà emergenti nei servizi ambientali come Vergero, protagonista di una crescita media annua superiore al 250%, e Octopus Energy Italia, attiva nella distribuzione di energia rinnovabile. Questa tendenza è il riflesso di una crescente attenzione alla sostenibilità, all'economia circolare e alle nuove forme di energia, trainata anche dai bandi pubblici (PNRR e incentivi edilizi) che favoriscono la riqualificazione energetica e la nascita di nuove eccellenze. I settori che registrano le migliori performance, oltre a farmaceutica e alimentare, comprendono quelli tecnologici, edilizia green e logistica avanzata.

Tra le sorprese dell'anno si segnalano piccole e medie imprese capaci di scalare la graduatoria grazie a innovazione di processo e capacità di rispondere alle esigenze di un mercato in rapida mutazione, spesso avvantaggiandosi di politiche pubbliche di sostegno e di investimenti mirati nei settori a più alto valore aggiunto. L'ampliamento dell'offerta e i processi di internazionalizzazione rappresentano leve decisive in questo contesto di forte selezione.

Impatto delle migliori società sull'economia nazionale: occupazione, export e innovazione

L'apporto delle imprese leader per tassi di crescita e performance economica si misura su molteplici livelli. L'incremento occupazionale, in particolare, vede attori come Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Leonardo ed Enel in prima linea per numero di addetti, mentre tra le aziende private si distinguono realtà come Ferrero e Technoprobe per capacità di attrarre nuove competenze, in particolare nel segmento under 30 e nella presenza femminile in organico. Il posizionamento sui mercati esteri assicura stabilità e contribuisce positivamente alla bilancia commerciale, con il valore aggregato dell'export delle 8 aziende italiane top per crescita del fatturato superiore al 75% dei rispettivi ricavi.

Dal punto di vista dell'innovazione, molte delle società analizzate sono all'avanguardia nell'adozione di tecnologie digitali, nell'automazione industriale e nell'ideazione di nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto. Questo ruolo virtuoso si riverbera sull'intero ecosistema produttivo, rafforzando la competitività italiana e innescando effetti moltiplicativi su filiere, fornitori e territori. L'efficacia nell'adattarsi ai cambiamenti del mercato, l'orientamento internazionale e la capacità di innovare costituiscono il vero marchio distintivo delle realtà alla guida della ripresa economica nazionale.



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