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Le auto più vendute a Novembre: dati e statistiche tra cui boom delle elettriche e forti acquisti su marchi cinesi.

di Chiara Compagnucci pubblicato il
vendite auto novembre 2025

Novembre 2025 segna un mese di svolta per il mercato auto: tra dati di vendita sorprendenti, modelli protagonisti e l’impennata delle elettriche. In evidenza anche la crescita delle case cinesi grazie a incentivi e nuove strategi

Il panorama automobilistico italiano, nel mese di novembre 2025, si è distinto per un equilibrio sostanziale nei volumi di immatricolazioni, segnando 124.222 unità vendute. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i dati evidenziano una stabilità quasi totale, con una lievissima variazione negativa dello 0,04%. Questo risultato si inserisce in un contesto temporale che abbraccia gli ultimi undici mesi, in cui il totale delle automobili nuove immatricolate ha raggiunto la cifra rilevante di 1.417.621, pur segnalando una contrazione generale del 2,4%.

Questa fotografia offre una panoramica precisa di un comparto che mostra segni di resilienza nonostante le dinamiche attuali di mercato. Diversi fattori hanno contribuito a plasmare l’assetto dell’automotive nazionale: politiche incentivanti rivolte verso le motorizzazioni a minor impatto ambientale, oscillazioni della domanda dovute alle incertezze normative e all’evoluzione delle strategie commerciali dei principali costruttori, nonché una sempre più marcata presenza di operatori internazionali.

L’introduzione degli incentivi, avvenuta con il recente aggiornamento normativo del governo italiano tramite la piattaforma ministeriale (Ministero delle Imprese e del Made in Italy, 22 ottobre), ha impresso un’accelerazione particolare a segmenti come quello delle full electric, cui sono state destinate ben 55.680 prenotazioni. Senza questo sostegno, gli analisti stimano che il mercato avrebbe mostrato un andamento ancora più contenuto, segnalando il ruolo strategico delle scelte istituzionali a supporto della mobilità sostenibile.

Un’ulteriore caratteristica emergente è la progressiva rilevanza di marchi orientali sul mercato europeo ed italiano, con una dinamica che riflette nuovi scenari competitivi e una rapida crescita delle automobili elettriche. In questo clima, l’equilibrio tra la domanda di vetture tradizionali, ibride ed elettriche appare uno degli elementi centrali per comprendere la direzione futura del settore.

I dati delle auto più vendute: brand, modelli e trend del mese

L’analisi dettagliata delle immatricolazioni di novembre mette in luce alcuni protagonisti indiscussi nell’ambito delle vendite. Toyota si conferma al vertice tra gli importatori, piazzando ben 10.797 veicoli nel solo mese, ottenendo così una quota di mercato pari all’8,7%. Su base annua, il brand giapponese rafforza la sua posizione con un 7,9%, in aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il dominio Toyota si fa ancora più evidente nel comparto full hybrid, grazie a un’offerta tecnologica che riesce a coniugare l’esigenza di riduzione delle emissioni e le preferenze dell’utenza italiana. La quota del 45% nel segmento full hybrid vede tre modelli distinti tra i primi sei best seller del mese — Yaris Cross, Yaris e Aygo X —, sottolineando la capacità di intercettare domande diversificate grazie a prodotti affidabili, votati alla sostenibilità ma senza rinunciare agli standard prestazionali e di comfort.

La solidità di Toyota trova riscontro anche su scala regionale e locale: in sei regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Veneto e ora anche Toscana) il brand conquista il primato, mentre in ben 25 città risulta leader, raggiungendo a Roma una quota del 17% sulle vendite mensili.

Un altro protagonista in crescita è Fiat, protagonista di una significativa inversione di tendenza: il costruttore è riuscito a recuperare oltre il 20% dei volumi rispetto a novembre dello scorso anno, registrando una riduzione delle perdite totali da inizio anno a solo il 2,2%. Il miglioramento è da attribuirsi anche all’aumento della domanda di modelli tradizionali e al riallineamento dell’offerta. Tuttavia, il resto del gruppo Stellantis segnala performance più deboli, evidenziando un rallentamento nel confronto con i dati precedenti.

A livello di trend settoriali, l’interesse verso i modelli a basso impatto ambientale rimane sostenuto. Complice anche una comunicazione sempre più agile sui temi green, i costruttori che hanno investito nella transizione tecnologica stanno capitalizzando la rinnovata attenzione dei consumatori indirizzata verso la sostenibilità. Le strategie promozionali, insieme alle recenti misure di incentivo statale, hanno guidato una domanda più articolata, consolidando la presenza sul mercato dei modelli a propulsione ibrida ed elettrica.

I dati numerici e la composizione delle quote confermano nell’insieme una situazione di mutamento graduale, dove l’equilibrio fra le soluzioni tradizionali e innovative continua a oscillare in funzione delle nuove proposte di mercato e delle mutate esigenze dei clienti.

Brand Unità Vendute (Novembre) Quota di Mercato (%)
Toyota 10.797 8,7
Fiat n.d. n.d.
Altri (Stellantis) n.d. Performance negative

Boom delle elettriche e l’avanzata delle case cinesi fra incentivi e politiche di mercato

Il recente balzo della quota delle auto elettriche pure da circa il 5% al 12% nelle nuove immatricolazioni rappresenta uno degli sviluppi più rilevanti del periodo. Questo incremento è stato favorito dalle politiche di incentivo messe in campo dalle istituzioni nazionali, che hanno visto una risposta immediata da parte dei consumatori, come evidenziato dalle decine di migliaia di prenotazioni nella fase di apertura del portale degli incentivi. Tuttavia, secondo le stime dei centri studio, l’effetto pieno di queste misure si dispiegherà nelle settimane successive, con la progressiva registrazione delle nuove immatricolazioni.

Nel panorama delle vetture a batteria, la presenza di costruttori internazionali — e in particolare delle case automobilistiche cinesi — si è fatta sempre più marcata. Un caso esemplare è rappresentato da BYD, capace di moltiplicare per sei le proprie vendite, sostenuta da una strategia orientata all’export proprio per compensare le recenti difficoltà interne al mercato cinese. Questi risultati posizionano i produttori orientali come player in rapida ascesa anche sulle strade europee, andando ad affiancare (e talvolta sostituire) brand già affermati.

Tuttavia, l’entusiasmo per l'espansione delle nuove tecnologie di alimentazione si scontra con alcune criticità. L’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha segnalato che, ad oggi, l’impatto degli incentivi sulla produzione europea è stato limitato, poiché la porzione più consistente delle auto elettriche acquistate proviene da stabilimenti extra-UE. Questa constatazione apre un dibattito sulle reali prospettive di sviluppo industriale continentale e sulle strategie di protezione del comparto produttivo europeo.

Non meno significativo è il confronto con i marchi storici del settore, che pur mantenendo una base solida di acquirenti, esprimono posizioni contrastanti circa le scelte future delle politiche regolamentari europee.

Recenti dichiarazioni di rappresentanti di Stellantis hanno sottolineato la necessità di ripensare alcune impostazioni normative: secondo l’azienda – di recente impegnata anche nel lancio della nuova Fiat 500 ibrida nello stabilimento di Mirafiori – “i clienti non vogliono solo elettriche” e sarebbe opportuno rivedere parte delle regolamentazioni UE al fine di garantire una maggiore libertà di scelta e una transizione più graduale.

In uno scenario in cui innovazione tecnologica, strategie industriali e direttive politiche si intrecciano, il settore automobilistico italiano si trova davanti a nuove opportunità e sfide. La diversificazione dell’offerta, il coinvolgimento di nuovi competitor internazionali e l’espansione delle vetture elettriche indicano una tendenza che potrà ridefinire equilibri e prospettive per produttori, istituzioni e consumatori.