La stagione delle trattative per il rinnovo contrattuale nel settore metalmeccanico si è riaperta con una forte attenzione verso la tutela economica e normativa dei lavoratori. Gli incontri tra Federmeccanica, Assistal e le principali organizzazioni sindacali hanno segnato l’avvio di un percorso complesso, che mira a ridefinire le condizioni di lavoro di oltre un milione e mezzo di addetti.
Le richieste avanzate dalle parti sociali riflettono le istanze di un comparto segnato dall’andamento dell’inflazione, dalla crescente domanda di sicurezza, dalla necessità di adeguare retribuzioni e dalla volontà di garantire nuove misure di welfare aziendale. Il nuovo contratto dovrà essere in grado di rispondere da un lato alle esigenze di competitività delle imprese, dall’altro di tutelare efficacemente il potere d’acquisto dei lavoratori, rafforzando anche le misure su orario, formazione e conciliazione vita-lavoro.
Le linee guida di Federmeccanica e Assistal: proposte e novità principali
Le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal hanno presentato una piattaforma dettagliata per il nuovo contratto, la cui validità è stata proposta fino a giugno 2028, superando il tradizionale triennio. Tra gli elementi cardine delle linee guida per il rinnovo CCNL Metelmeccanici 2024-2027 emergono diverse novità e alcune conferme delle logiche retributive adottate negli ultimi anni, come:
- Adeguamento dei minimi tabellari: viene confermato l’aggancio all’indice IPCA-NEI (al netto degli energetici importati) per garantire aumenti retributivi basati sull’effettivo andamento dell’inflazione. Eventuali surplus rispetto alle previsioni saranno rateizzati, con una quota erogata a metà anno e la parte eccedente posticipata a dicembre dell’anno stesso.
- Premio di produttività aggiuntivo: mantenimento dell’elemento perequativo e introduzione di un premio annuo di 700 euro lordi per dipendenti di aziende senza contrattazione integrativa e con margine operativo lordo superiore al 10%. Per chi percepisce già trattamenti superiori, il bonus si riduce a 350 euro.
- Scatti di anzianità: istituzione di un sesto scatto, pagato in anticipo per ciascun biennio e con valore ridotto rispetto agli attuali. Questa soluzione comporta vantaggi immediati ma introduce alcune criticità gestionali e di natura fiscale.
- Misure di welfare: proposta di una polizza aziendale per non autosufficienza, incrementi dei contributi a Cometa (fondo di previdenza complementare) fino al 2,5% per donne e under 35, rafforzamento graduale del welfare aziendale per esigenze familiari e sociali.
- Sanità integrativa: incremento del contributo a carico impresa per chi ha una retribuzione annua lorda inferiore ai 35.000 euro.
- Formazione: ampliamento del diritto soggettivo alla formazione, con estensione delle ore finanziate e sostegno tramite piattaforme digitali tracciate con tecnologie blockchain.
- Ambiente e sicurezza: attenzione alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance), maggiori informative ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, e proposte per migliorare la tutela sanitaria nei luoghi di lavoro, anche se resta irrisolta la rappresentanza nelle PMI.
- Mercato del lavoro: conferma dell’assenza di emergenze nei contratti a termine e somministrati, introduzione di voucher formativi per chi non è stabilizzato e nuovi criteri di accesso a previdenza e assistenza integrativa.
- Inquadramento professionale: rinvio delle vere innovazioni alla prossima tornata contrattuale, lasciando spazio a commissioni di studio e libertà applicativa per le aziende.
Novità principali |
Impatto previsto |
Premio produttività 700 euro |
Solo aziende con elevato MOL, non universale |
Sesto scatto di anzianità |
Aumento una tantum biennale, ma valore ridotto |
Polizza non autosufficienza |
Nuova tutela, limitata però ad ambito assicurativo |
Nel complesso, Federmeccanica e Assistal hanno espresso la volontà di proseguire il rinnovo del CCNL con l’obiettivo di promuovere la competitività del settore, puntando su
qualità e innovazione e forza lavoro, efficaci per affrontare il cambiamento e la crescente incertezza economica e sociale.
La risposta dei sindacati: richieste, mobilitazioni e stato dei negoziati
La reazione delle organizzazioni sindacali, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, alle linee guida di Federmeccanica e Assistal si è caratterizzata per fermezza e ampia mobilitazione dei lavoratori. La piattaforma sindacale insiste su richieste sostanzialmente diverse rispetto alla proposta datoriale, evidenziando in particolare la necessità di:
- Incremento salariale fisso: la richiesta principale riguarda un aumento mensile fisso e significativo (280 euro), che vada oltre il semplice adeguamento all’inflazione misurata tramite IPCA, considerata non sufficiente a proteggere il potere d’acquisto perso negli ultimi anni.
- Riduzione dell’orario di lavoro: la piattaforma sottolinea la volontà di arrivare a 35 ore settimanali e maggiore flessibilità per la conciliazione vita-lavoro.
- Ampliamento delle tutele di welfare: i sindacati chiedono un accesso più ampio a benefit e servizi, in particolar modo per i giovani, le donne e le esigenze familiari, con l’obiettivo di migliorare il benessere generale.
- Sicurezza e rappresentanza: viene rivendicato un rafforzamento della rappresentanza e dei diritti degli RLS, soprattutto nelle PMI, e una più forte enfasi sulla prevenzione degli incidenti, nonché una legge sulla non autosufficienza a supporto del welfare.
- Congedo parentale e premi di risultato: la richiesta è che il congedo parentale sia totalmente coperto (100%) e che vi sia una più alta soglia di esenzione fiscale per i premi di risultato (fino a 250 euro).
Punti di maggiore distanza tra le parti: salari, orari, welfare e sicurezza
L’attuale tavolo del
rinnovo del CCNL per i metalmeccanici è segnato da profonde divergenze tra delegazione datoriale e sindacati. I principali fattori di scontro riguardano:
- Salari: le linee guida della controparte puntano sulla sola salvaguardia rispetto all’inflazione senza concedere aumenti certi, mentre le richieste sindacali chiedono incrementi fissi in busta paga per recuperare quanto perso negli anni precedenti.
- Orario di lavoro: le proposte di Fim, Fiom e Uilm mirano a ridurre l’orario settimanale e a regolamentare la conciliazione vita-lavoro e lo smart working, a fronte di una posizione imprenditoriale che si limita a studi e commissioni senza impegni concreti.
- Welfare: il welfare contenuto nella piattaforma delle imprese è legato a condizioni selettive e risulta poco esteso rispetto alle richieste di un accesso più ampio e universalistico promosso dalle sigle sindacali.
- Sicurezza: sebbene vengano proposte novità sull’informazione ai RLS, il tema della rappresentanza nelle PMI e la piena tutela della salute sui luoghi di lavoro rimangono ancora troppo poco approfondite.
Le prossime tappe della trattativa: possibili scenari e tempistiche per la firma del nuovo CCNL
Le trattative per il rinnovo del CCNL continueranno con
i prossimi incontri, già fissati per il 15 e il 17 ottobre. In questa sede, Federmeccanica e Assistal puntano a trovare un accordo dopo la ripresa del dialogo con l'auspicio, e l'impegno, di concludere la trattativa nel più breve tempo possibile ormai.