Da aumenti salariali e miglioramento di welfare e condizioni lavorative: riprendono le discussioni per la trattative di rinnovo del Ccnl Metalmeccanici 2024-2027. Resoconto e prossimi incontri
Settembre 2025 ha segnato la ripartenza del confronto nazionale per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, un passaggio determinante per oltre un milione e mezzo di lavoratori del comparto industriale italiano. Dopo mesi di stallo, lo scenario delle relazioni industriali si è riaperto, registrando un rinnovato impegno al dialogo tra le principali organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali.
L’11 settembre 2025 si è svolta la prima riunione tra le delegazioni di Federmeccanica e Assistal (rappresentanze datoriali dell’industria metalmeccanica) e i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, segnando il ritorno alla contrattazione dopo la pausa estiva. Il confronto si è distinto per un clima costruttivo: le parti hanno mostrato una volontà condivisa di rimettere al centro il negoziato e di procedere con metodo e attenzione alle rispettive piattaforme rivendicative.
Nel corso della sessione, che si è tenuta presso la sede di Confindustria a Roma, le parti hanno presentato le proprie istanze in modo strutturato, ponendo l'accento sul recupero del potere d’acquisto, sulla salvaguardia dell’occupazione e sulla necessità di strumenti innovativi in materia di welfare. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la rilevanza del confronto per il triennio 2024-2027 e il senso di responsabilità maturato dopo mesi di mobilitazione culminati in 40 ore di sciopero e numerosi incontri territoriali.
Dal canto loro, le imprese hanno richiamato le esigenze di sostenibilità economica e l'urgenza di conciliare la ripresa della trattativa con gli equilibri del settore, profondamente segnato da crisi produttive, riduzione dei volumi occupazionali e processi di ristrutturazione aziendale (si considerino i casi Stellantis, ex Ilva e Marelli). Le dinamiche dell’incontro hanno quindi visto momenti di confronto serrato, intervallati da sessioni tecniche su specifici ambiti, con la chiara intenzione di proseguire il negoziato su base serrata e calendarizzata.
Il tavolo di contrattazione ha posto al centro alcune questioni prioritarie per la categoria, tra cui l’adeguamento salariale, la riduzione dell’orario settimanale e il rafforzamento delle tutele sociali.
I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto incrementi retributivi significativi, idonei a compensare la perdita di potere d'acquisto dovuta all’inflazione e a garantire una maggiore equità nella distribuzione della ricchezza. In particolare, la piattaforma sindacale pone l’attenzione su:
Ambito | Richieste Sindacali | Obiettivi Datoriali |
Salario | Incremento medio di 280€/mese | Aumenti compatibili con la sostenibilità aziendale |
Orario | 35 ore settimanali | Migliorare produttività senza aggravio di costi |
Welfare | Tutela salute, previdenza | Soluzioni flessibili su base aziendale |