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Le tasse di una persona possono essere pagate anche da altre persone come genitori, amici o parenti? E in che modo?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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La normativa italiana permette che le tasse di una persona possano essere pagate da altre persone, come genitori, parenti o amici: le regole da rispettare

Spesso ci si chiede se sia legittimo e in quali condizioni genitori, altri parenti o persino amici possano pagare le imposte dovute da altre persone. La questione presenta numerosi profili pratici e giuridici: dal sostegno familiare nell’affrontare adempimenti fiscali, fino alla solidarietà tra amici in momenti di difficoltà. 

Genitori, parenti e amici possono pagare le tasse altrui?

La normativa italiana permette che le tasse di una persona possano essere pagate da altre persone, come genitori, parenti o amici, così come accade anche per i debiti fiscali. Non si tratta di una irregolarità. 

Tuttavia, quando il pagamento avviene a titolo di liberalità, cioè senza aspettarsi una controprestazione, allora interviene la normativa sulle donazioni, atto con cui una parte, per spirito di liberalità, arricchisce un’altra trasferendole un diritto o assumendo un’obbligazione a suo favore. 

La legge richiede, per la validità delle donazioni non di modico valore, l’atto pubblico notarile, mentre sono lecite e consentite, anche in forme semplici, le donazioni di modico valore, da valutare secondo la situazione economica del donante e non soggetto a limiti precisi. Il pagamento delle imposte rientra in queste possibilità, purché nel rispetto delle altre disposizioni di legge, come la tracciabilità dei pagamenti.

Modalità pratiche: come effettuare il pagamento delle tasse per un'altra persona

Quando si devono pagare le tasse di un'altra persona, le modalità con sui farlo sono diverse e la scelta dipende dal tipo di tributo e dallo strumento di pagamento previsto dall’Agenzia delle Entrate o dagli enti creditori. E', infatti, possibile servirsi di:

  • Modelli precompilati (F24, MAV, bollettini): Chiunque può materialmente effettuare il pagamento di un modello F24 o MAV intestato a un altro soggetto. È possibile presentarsi direttamente in banca, posta oppure effettuare il pagamento online inserendo i dati del debitore nella causale/modulo.
  • Versamenti tramite bonifico: Se il tributario deve ricevere una somma per pagare direttamente, questa può essere trasferita tramite bonifico bancario. È opportuno specificare la causale (“contributo pagamento imposte anno…”) per garantire la tracciabilità e facilitare eventuali verifiche future.
  • Deleghe e domiciliazioni: In alcuni casi è possibile compilare una delega affinché una persona diversa dal contribuente effettui il pagamento. Tuttavia, la responsabilità fiscale rimane sempre in capo al soggetto intestatario del tributo. Anche le domiciliazioni bancarie su conti di terzi sono possibili per alcune tipologie di imposte.
Ricordiamo sempre che la tracciabilità dei passaggi di denaro è fondamentale per evitare successive presunzioni fiscali di reddito non giustificato o contestazioni di donazione in assenza di idonea documentazione. Nel caso di genitori o altri legali rappresentanti che pagano tasse per figli minori o sottoposti a tutela, la legittimità del pagamento non viene mai posta in discussione.

Aspetti fiscali del pagamento delle imposte di altre persone 

Quando un soggetto versa somme di denaro per il pagamento di tasse intestate ad altri, dal punto di vista fiscale si può configurare una donazione diretta o indiretta. La rilevanza fiscale cambia in funzione dell’importo, del rapporto tra le parti e della modalità del trasferimento.

Nel caso di trasferimenti tra genitori e figli, tipica situazione in cui si paga una tassa universitari o un’imposta sulla casa a sostegno del figlio, la disciplina fiscale è generalmente favorevole: entro una franchigia di un milione di euro, non si genera alcuna imposizione a carico del beneficiario. Per parenti fino al quarto grado e affini, la franchigia scende a 100.000 euro (fratelli e sorelle) o si elimina del tutto (parenti più lontani, amici), con aliquote dal 6% all’8% sulla parte eccedente. 

Il pagamento delle imposte tramite bonifico rientra tipicamente nelle donazioni indirette, valide senza formalità notarili se rispondenti ai requisiti di modico valore. Se l’importo supera l’ordinaria capacità economica del donante i si espone al rischio di contestazioni formali e, potenzialmente, all’obbligo di sottoporre la donazione a tassazione e atto pubblico.

Conseguenze fiscali e responsabilità in caso di pagamenti da parte di terzi

Pagare le tasse per altre persone, entro i limiti di liceità e con opportuna tracciabilità, non determina obblighi fiscali immediati per il beneficiario se si rispetta la soglia del modico valore e le franchigie previste per legge. Tuttavia, quando le somme trasferite superano le franchigie, occorre dichiarare la donazione e corrispondere eventuali imposte.

L’Agenzia delle Entrate può verificare i flussi di denaro, specie in presenza di bonifici ripetuti o di rilievo, per escludere che siano generati redditi non dichiarati. Si deve poi dimostrare la provenienza delle somme e, in caso di accertamento, fornire prova della donazione, preferibilmente mediante documentazione bancaria dettagliata e, se necessario, atto notarile. In tali casi:

  • Banca e intermediari sono tenuti a segnalare operazioni sospette in caso di importi rilevanti o transazioni apparentemente incongruenti con il profilo finanziario dei soggetti coinvolti.
  • Il beneficiario, in caso di accertamento, può essere chiamato a giustificare l’accredito nei suoi confronti, anche a livello di dichiarazione dei redditi se la provenienza delle somme è dubbia.

Casi particolari: pagamenti tra amici e parenti non stretti e relative implicazioni fiscali

Le regole da rispettare sono più rigorose per i pagamenti tra soggetti non legati da vincoli di parentela stretta. Nel caso in cui amici o parenti oltre il quarto grado pagano le tasse di un'altra persona, l’Agenzia delle Entrate può considerare l’operazione come donazione soggetta a imposizione a partire dal primo euro (senza franchigie).

La normativa impone quindi di:

  • Fornire sempre idonea documentazione attestante la finalità del pagamento
  • Prediligere i bonifici bancari o altri strumenti tracciabili
  • Dichiarare, se necessario, l’operazione come donazione e assolvere le imposte dovute (pari all’8% per amici e parenti lontani
  • Coinvolgere il notaio per somme di valore rilevante, evitando contestazioni future e garantendo validità giuridica all’operazione.
Per le donazioni tra fratelli, invece, esiste una franchigia di 100.000 euro e un’aliquota ridotta al 6%. Gli amici, non avendo rapporti fiscali agevolati, restano sempre assoggettati all’aliquota ordinaria senza franchigie. 
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