Cosa cambia con la recente sentenza di marzo 2025 della Cassazione per chi vuole usufruire dei permessi retribuiti della Legge 104
Cosa prevede la nuova sentenza della Corte di Cassazione sui permessi della Legge 104? Chi ha la Legge 104, e relativi carigiver, vale a dire coloro che si occupano dell’assistenza dei familiari con disabilità, ha diritto a usufruire di giorni di permessi retribuiti, tre al mese, proprio per dedicarsi ad assistere la persona con handicap in situazione di gravità e per usufruirne bisogna rispettare regole specifiche.
La questione è molto discussa e interessa tante famiglie italiane e, proprio per questo motivo, la Cassazione è nuovamente intervenuta con ulteriori chiarimenti.
Non è, infatti, obbligatorio chiedere il permesso per assentarsi per prestare assistenza ad un familiare disabile, ma il lavoratore deve comunque comunicare la stessa assenza al datore di lavoro, per permettergli un’agevole organizzazione dell’attività lavorativa.
In ogni caso, secondo i giudici, la mancata comunicazione non può mai essere equiparata ad un’assenza ingiustificata, a meno che non sia diversamente previsto dal contratto di assunzione, per cui non è mai ritenuto legittimo il licenziamento in tali casi.
La decisione della Cassazione conferma quindi che, pur non essendo richiesta un’autorizzazione per ottenere i permessi della Legge 104, la comunicazione al datore di lavoro della sua assenza è indispensabile ai fini del rispetto dei principi di correttezza e buona fede nel rapporto di lavoro
Tuttavia, è sempre illegittimo il licenziamento se ci si assenta e non si da relativa comunicazione al datore di lavoro.