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Quando c' un abuso della legge 104 e permessi, nuova definizione in una recente sentenza Cassazione

di Marianna Quatraro pubblicato il
abuso permessi 104

Quali sono i nuovi chiarimenti sulluso e labuso dei permessi della Legge 104: la nuova recente sentenza della Cassazione

Quali sono le condizioni che determinano un reale abuso dei permessi della Legge 104? Tra le agevolazioni previste dalla Legge 104 c’è la possibilità di usufruire di permessi retribuiti per dedicarsi alla cura e all’assistenza del familiare disabile. 

  • Cosa prevede la nuova recente sentenza della Cassazione sull’uso dei permessi della Legge 104
  • Le sentenze precedenti 

Cosa prevede la nuova recente sentenza della Cassazione sull’uso dei permessi della Legge 104

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 1227 2025, ha fatto alcune precisazioni sull’abuso dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104 per l’assistenza ai familiari con disabilità.

Il pronunciamento deriva dal caso di un dipendente di una società che è stato allontanato dal lavoro il 30 dicembre 2019, con l’accusa di aver sfruttato i giorni di permesso per finalità diverse dall’assistenza al suocero disabile.

L’interessato aveva contestato il licenziamento sostenendo l’insussistenza delle accuse e chiedendo il reintegro.

La Cassazione ha spiegato che la valutazione dell’uso corretto dei permessi non dipende esclusivamente dalla valutazione di un parametro quantitativo, ma si deve considerare anche la qualità dell’assistenza fornita.

Confermando quanto già deciso da simili sentenze precedenti, i giudici hanno spiegato che l’abuso del diritto si configura quando un lavoratore usa i permessi per scopi unicamente personali e diversi da quelli per cui sono concessi, ma non se il soggetto li usa per svolgere le attività indirette legate all’assistenza, come l’acquisto di farmaci, la gestione delle pratiche sanitarie o l’accompagnamento a visite mediche.
 
Secondo la sentenza, le aziende, per la valutazione del corretto uso dei permessi della Legge 104 o dell’abuso, si devono considerare non solo il tempo effettivamente dedicato all’assistenza, ma anche la qualità delle cure fornite, anche perchè i dipendenti sono chiamati documentare le attività svolte durante i giorni di permesso per evitare contestazioni disciplinari.

Dunque, per valutare l’abuso di permessi è sempre necessario valutare caso per caso.

Le sentenze precedenti 

Del resto, la stessa Cassazione ha recentemente già chiarito che l'abuso dei permessi della Legge 104 non si configura se il lavoratore che li chiede non passa il tempo sempre con la persona di assistere ma li usa per svolgere anche attività complementari e accessorie e sempre utili all'assistenza del familiare disabile. 

Secondo i giudici, anche le attività complementari legate all'acquisto di cibo e bevande, di medicinali o di prodotti per l'igiene e la cura della persona, o agli appuntamenti con il medico di famiglia e simili, rientrano tra quelle necessarie per l’assistenza e la cura del familiare disabile.

Questa sentenza segue di qualche mese un’altra sentenza, la n. 26417 del 7 ottobre 2024, che non prevede l’obbligo per chi assiste un familiare disabile di essere fisicamente presenti durante tutto il periodo del permesso con la persona a cui si presta assistenza.

L’assistenza al parente disabile può, infatti, includere attività non strettamente legate alla presenza fisica del lavoratore accanto al familiare, ma che sono necessarie per soddisfare le esigenze quotidiane del disabile. 

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