Cosa cambia nel modello 730 2025 per la dichiarazione dei redditi, chi e quando può farlo: le novità e i tempi previsti
Da quando si può fare la dichiarazione dei redditi con il 730 2025 e cosa cambia quest'anno? Si avvicina ormai il periodo delle dichiarazioni dei redditi che chiamano alla compilazione tutti i contribuenti italiani, lavoratori, sia dipendenti che autonomi, nonché i pensionati.
E sono diverse le modifiche previste quest’anno per il modello 730. Vediamo nel dettaglio quali sono e cosa prevedono.
Dopo circa un mese, sarà possibile integrarla, correggerla o inoltrarla. E da maggio si potrà presentare in modalità ordinaria, sia in maniera autonoma che rivolgendosi a Caf o commercialisti.
La scadenza ultima di presentazione del modello resta confermata al 30 settembre 2025
Tra le prime modifiche del 730 2025 c’è l’estensione della platea dei contribuenti che possono presentare tale modello e che fino allo scorso anno per dichiarare i propri redditi si servivano del Modello Redditi Pf, ex modello Unico.
Nel 730 2025 sono stati, infatti, aggiunti due nuovi quadri, M e T, con cui possono essere dichiarati sia i redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva e i dati relativi alla rivalutazione dei terreni e sia le plusvalenze di natura finanziaria oltre alla rivalutazione delle quote di partecipazione.
Tra le modifiche del nuovo 730 2025 ci sono le spese per l’istruzione dei figli per cui cambia la soglia detraibile aumentando da 800 a mille euro per ogni studente per la frequenza delle scuole dell'infanzia, del primo ciclo d'istruzione e della scuola secondaria di secondo grado presso gli istituti paritari.
Da quest’anno, come deciso dalla Manovra Finanziaria 2025, scatta il taglio per le detrazioni dei contribuenti con redditi superiori ai 75 mila euro, oltre al limite massimo di 260 euro per le detrazioni al 19% per chi supera i 50mila euro.
E’ stata rimodulata anche la detrazione di lavoro dipendente, passata da 1.880 euro a 1.955 euro in caso di reddito complessivo entro i 15mila euro.
Ci sono poi da considerare le novità relative agli affitti brevi, con il calcolo dell’aliquota al 26% da applicare sulle unità immobiliari locate dopo la prima, sulla quale resta valida la cedolare secca agevolata al 21%.
A dicembre 2024 i lavoratori dipendenti con reddito entro i 28mila euro e in presenza di almeno un figlio a carico hanno ricevuto un bonus pari a 100 euro.
Chi non ha richiesto l’agevolazione in busta paga, la riceve in sede di presentazione del modello 730 2025.
Nel modello 730 di quest’anno cambia anche l’aliquota dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE), che passa dal 7,6 per mille al 10,6 per mille e aumenta anche l’aliquota sui prodotti finanziari (IVAFE) detenuti in Stati e Territori a regime fiscale privilegiato, passando dal 2 per mille al 4 per mille.