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Legge 104 e permessi, una forte stretta e limitazioni in arrivo. Ma è vera questa notizia? (fact checking)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Legge 104 limitazioni

Qual è la verità sulla nuova stretta di cui si parla per i permessi della Legge 104: i chiarimenti e le reali modifiche per i disabili al via

E’ vero che sono in arrivo forti limitazioni per la Legge 104 e i relativi permessi? Diversi siti web parlano delle nuove limitazioni pronte ad entrare in vigore per i permessi della Legge 104, penalizzando così quanti hanno invalidi in famiglia. 

Sono state effettivamente diverse le modifiche messe a punto per i disabili, prima con l’approvazione del Ddl Disabilità, poi con la Manovra Finanziaria 2025. Vediamo quali sono nel dettaglio e la verità sulla possibile nuove stretta. 

  • E’ vero che si preparano ad essere definite forte limitazioni sui permessi della Legge 104?
  • Cosa cambia davvero per i disabili

E’ vero che si preparano ad essere definite forte limitazioni sui permessi della Legge 104?

Dopo l’approvazione del decreto legislativo di attuazione della legge delega sulla disabilità, che ha introdotto importanti novità, diverse modifiche per invalidi e disabili sono state inserite anche nella Manovra Finanziaria 2025 ma per quanto riguarda la stretta e le nuove limitazioni sui permessi per l’assistenza di familiari disabili, nulla è vero.

La notizia che alcuni riportano è, infatti, falsa, perché né nel Ddl Disabilità né nella Manovra vi sono concrete novità negative e nuovi limiti né sui permessi né su altri diritti relativi alla Legge 104.

Tali permessi sono retribuiti, possono goderne il lavoratore disabile grave o il lavoratore con familiari disabili gravi con riposi di due ore o di un’ora al giorno, in base all’orario di lavoro, o con riposi di tre giorni al mese, continuativi o anche frazionati.

Per ottenere i permessi della 104, bisogna presentare la domanda online direttamente all’Inps e per beneficiarne bisogna essere lavoratori dipendenti in situazione di disabilità grave. 

Secondo quanto riportato da alcune fonti, le modifiche, limitative, partirebbero dal frazionamento dei permessi, che verrebbero concessi solo per intere giornate mentre ora si possono frazionare, e si tratterebbe di una novità che renderebbe molto più difficile sia per i lavoratori disabili che per i caregivers organizzarsi, perché sarebbero obbligati o a prendere intere giornate di permesso o a rinunciare al beneficio.

Inoltre, potrebbe diventare necessario pianificare con largo anticipo, almeno mensile, l’uso dei permessi, senza avere dunque la possibilità di ricorrervi in situazione impreviste, e questo potrebbero aumentare lo stress per i lavoratori, già impegnati a gestire situazioni familiari delicate. 

L’altra modifica interesserebbe i datori di lavoro, che potrebbero avviare sistemi di controllo più capillare per verificare il corretto uso dei permessi e prevenire abusi, il che comporterebbe un aumento delle risorse necessarie, sia in termini di tempo che di personale, soprattutto nel settore delle risorse umane.

Cosa cambia davvero per i disabili

Assodato che non ci sarà alcuna stretta sui permessi della Legge 104, le vere novità che si preparano a partire sono quelle definite innanzitutto nella Manovra 2025 e poi nel Ddl Disabilità, come la nuova definizione di disabilità, la valutazione multimedimensionale, il progetto di vita personalizzato.

Nel primo caso, in particolare, le modifiche al via sono le seguenti: 

  • l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei relativi importi tariffari;
  • misure in materia di cani di assistenza, che prevedono che la Gratuità del trasporto dei cani guida per le persone cieche e ipovedenti sui mezzi di trasporto pubblico sia estesa anche alle persone accompagnate da un cane di assistenza (ovvero cani addestrati per il supporto delle persone), munito di tesserino identificativo, nel caso di compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali individuate o con determinate patologie.
Sono state anche confermate le deduzioni al 130% per le assunzioni dei lavoratori appartenenti alle categorie più fragili, come le persone con disabilità.