Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Manovra Finanziaria 2026, al via iter Parlamentare questa settimana. Cosa può ancora cambiare

di Marianna Quatraro pubblicato il
manovra finanziaria iter parlamentare

La Manovra Finanziaria 2026 apre il suo iter in Parlamento tra tappe decisive e possibili modifiche. Tra le novità: fisco, pensioni, casa, sostegni alle famiglie e imprese, dibattito politico e scenari futuri in evoluzione.

L'avvio della discussione sulla Manovra Finanziaria 2026 segna un momento importante e atteso da molti per capire se diverse novità e misure presenti nel primo testo approvato potranno cambiare. Il percorso inizia questa settimana presso il Senato della Repubblica, dove la Commissione Bilancio avvia un esame dettagliato del testo, punto di partenza della Legge di Bilancio che interessa ogni cittadino.  L’obiettivo principale è stato finora quello di garantire equilibrio tra sostegno a famiglie e imprese, salute dei conti pubblici e rispetto dei vincoli comunitari, cercando di intervenire sulle priorità più sentite dell’attualità socio-economica.

In questa fase iniziale del processo parlamentare, attenzione particolare viene posta all’impatto delle misure fiscali sui redditi medi e sulle imprese, così come ai temi della casa, della natalità e della previdenza. 

Le tappe dell’iter parlamentare: date e procedure chiave della Legge di Bilancio 2026

Il ciclo di approvazione della manovra segue scadenze rigorose. Dopo il via libera preliminare in Consiglio dei Ministri, la trasmissione in Parlamento avviene entro il 20 ottobre. Gli appuntamenti principali di questa settimana spaziano dall’avvio delle audizioni in Commissione Bilancio tra il 3 e il 7 novembre, alla presentazione di relazioni tecniche e primi pareri da parte di esperti, stakeholder e realtà produttive. Nel calendario delle procedure rivestono grande importanza:

  • Scrutinio della Commissione Bilancio presso il Senato: momento dedicato all’analisi minuziosa di ogni misura, con nomina dei relatori e confronto tra gruppi parlamentari.
  • Fase degli emendamenti: le forze politiche possono proporre modifiche al testo tramite emendamenti, con il Senato al centro della discussione per questa sessione.
  • Secondo passaggio alla Camera dei deputati: questa fase è strutturata come approvazione definitiva, senza ulteriori possibilità di inserire nuove modifiche.
  • Termine ultimo per l’approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: 31 dicembre 2025, pena l’entrata in vigore ritardata della legge.
Alla tradizionale alternanza tra Senato e Camera nell’esame parlamentare, quest’anno si affiancano contributi significativi dalle audizioni tecniche e dai pareri della Commissione Europea, attesi entro fine novembre. Ogni protesta o suggerimento, sia da parte dell’opposizione sia della società civile, dovrà trovare recepimento in tempi estremamente rapidi per evitare slittamenti sul calendario legislativo.

Principali misure previste dalla Manovra: fisco, pensioni, casa e famiglie con alcuni focus su possibili modifiche

Le scelte contenute nella Legge di Bilancio 2026 delineano una roadmap composta da priorità fiscali, previdenziali e misure a favore della casa e dei nuclei familiari. In sintesi, le principali direttrici possono essere così riassunte:

  • Riduzione dell’IRPEF sui redditi medi, con taglio della seconda aliquota fiscale.
  • Revisione della tassazione sugli affitti brevi tramite piattaforme.
  • Pacchetto stipendi, agevolazioni sui premi di produttività e detassazione di specifiche voci della busta paga.
  • Nuove regole ISEE, agevolazioni per la prima casa e proroga di detrazioni edilizie.
  • Misure a sostegno della natalità e potenziamento del bonus mamme.
  • Interventi per il sistema pensionistico, in particolare su età e requisiti contributivi.
  • Contributi richiesti agli istituti di credito e nuovi incentivi alle imprese.

Taglio IRPEF e novità fiscali per i lavoratori e il ceto medio

Un punto cardine della programmazione fiscale per il 2026 è la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi inclusi tra 28.000 e 50.000 euro annui. Questa decisione offre un alleggerimento della pressione fiscale sul ceto medio, garantendo un risparmio stimato fino a 440 euro all’anno per contribuente, a fronte di una copertura finanziaria dedicata di circa 2,8 miliardi di euro l’anno.

Le altre misure nel comparto fiscale includono:

  • Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, permettendo il saldo del debito in 54 rate bimestrali senza oneri aggiuntivi, per favorire i contribuenti con difficoltà di pagamento.
  • Introduzione di una flat tax selettiva del 5% per i contratti rinnovati nel 2025 e nel 2026, riservata a chi ha redditi fino a 28.000 euro.
  • Detassazione dei premi di produttività e revisione degli straordinari (in particolare nei settori turistico e dei servizi), con soglia aumentata per l’applicazione dell’imposta sostitutiva.
  • Modifica ai benefit aziendali: il limite per i buoni pasto esentasse viene innalzato a 10 euro.
Queste strategie intendono rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie, tutelando al contempo la stabilità dei conti pubblici e la sostenibilità nel medio termine.

Pensioni, requisiti e le possibili modifiche in discussione

Il settore previdenziale presenta ancora elementi di incertezza. Il dibattito verte principalmente:

  • Sul possibile congelamento dell’aumento dell’età pensionabile di tre mesi dal 2027, previsto per l’adeguamento alla speranza di vita. Il costo stimato di tale misura, qualora adottata per tutti, supererebbe i 3 miliardi annui e per questo il Governo valuta una soluzione graduale o applicabile solo ad alcune categorie come attività usuranti o gravose.
  • Sull’innalzamento dei requisiti contributivi a 43 anni e un mese per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne che accedono alla pensione anticipata ordinaria.
  • Sulla conferma di alcune formule di pensione anticipata (Ape sociale) e l’esclusione, nella versione attuale, di Quota 103 e Opzione donna.
  • Previsto anche un incremento di 20 euro per le pensioni minime riservato a chi si trova in condizioni di particolare disagio economico.
Il tema pensionistico, da sempre oggetto di attento confronto parlamentare, resta aperto a possibili revisioni durante l’iter degli emendamenti, specie nei capitoli legati a sostenibilità e inclusività sociale.

Cedolare secca, affitti brevi e impatto per il settore immobiliare

Il comparto immobiliare si trova quest’anno al centro di una delle principali novità della Legge di Bilancio. L’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi effettuati tramite piattaforme digitali passerà dal 21% al 26% a partire dal 1° gennaio 2026, misura nata per contrastare alcune distorsioni evidenziate nei mercati turistici delle grandi città. L’incremento colpirà solo i contratti fino a 30 giorni stipulati attraverso portali online o agenzie di intermediazione:

  • L’obiettivo dichiarato è arginare la sottrazione di alloggi all’offerta abitativa residenziale e calmierare gli effetti su famiglie e studenti.
  • Sul primo immobile dato in locazione non sarà più possibile accedere all’aliquota agevolata in caso di utilizzo di piattaforme, per una platea potenzialmente molto ampia.
La misura ha provocato vivaci reazioni sia tra gli operatori del settore sia tra i parlamentari della maggioranza, rendendo probabili eventuali limature nel prosieguo della discussione parlamentare.

Pacchetto stipendi, bonus mamme e misure a favore delle famiglie

L’attenzione alla tutela dei redditi e al sostegno delle famiglie trova spazio attraverso una serie di misure specifiche. All’interno del "pacchetto stipendi", oltre alla detassazione già menzionata, vengono confermate alcune iniziative già adottate negli ultimi anni:

  • Riduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, con aumento della soglia di applicazione da 3.000 a 5.000 euro.
  • Esenzione per buoni pasto fino a 10 euro al giorno.
  • Proroga, con possibili ritocchi, delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e i bonus per la prima casa.
  • Aumento del bonus mamme: il contributo mensile passa da un massimo di 40 a 60 euro, con possibilità di ulteriore incremento a 720 euro l’anno e revisione dei criteri di accesso.
  • Proposte di revisione dell’ISEE, tra cui la sterilizzazione del valore catastale della prima casa fino a 91.500 euro, strategica per l’accesso a prestazioni sociali e bonus.
Il pacchetto famiglia mira a proteggere i nuclei più vulnerabili (sono oltre 2,2 milioni quelli in povertà assoluta secondo ISTAT) e a incentivare la natalità, raccordando le azioni con le sfide demografiche in corso.

Contributi delle banche, imprese e nuove agevolazioni

Una voce centrale per la copertura degli interventi della manovra deriva dai contributi straordinari chiesti a banche e assicurazioni. Nella bozza attuale, gli istituti di credito saranno chiamati a versare circa 4,4 miliardi di euro nei prossimi tre anni; l'imposta riguarderà soprattutto le riserve accantonate nel 2023, con aliquota al 27,5%.

Per le imprese sono previsti alcuni interventi di rilievo:

  • Reintroduzione di superammortamento e iperammortamento per stimolare investimenti.
  • Rifinanziamento del credito d’imposta per le zone economiche speciali (ZES) pari a 2,3 miliardi e nuovi fondi per le zone logistiche semplificate (ZLS).
  • Conferma della Nuova Sabatini per facilitare l’acquisto di beni strumentali.
  • Blocco del rincaro di alcune imposte di settore, come plastic e sugar tax fino al 2026.
Tali forme di sostegno, insieme al regime transitorio noto come Transizione 5.0, rappresentano leve per favorire la crescita e l’innovazione, pur mantenendosi all’interno di margini finanziari stringenti.

Emendamenti, confronto politico e margini di cambiamento della Manovra 2026

Il dibattito parlamentare costituisce un passaggio imprescindibile nell’iter della Legge di Bilancio. In questa fase:

  • Le proposte di modifica (emendamenti) possono essere presentate da tutti i parlamentari e sono valutate prima dal Senato, l’unico ramo in cui sono effettivamente apportabili novità di rilievo.
  • Ogni modifica deve rispettare il vincolo dei saldi invariati, in modo da non compromettere l’equilibrio complessivo della manovra e la posizione dell’Italia in sede europea.
  • I temi più "caldi" del confronto attuale riguardano: la portata del contributo richiesto alle banche, il regime della cedolare secca, l’articolazione dei bonus casa e le condizioni di accesso ai nuovi sgravi fiscali per famiglie e imprese.
  • Lo scambio tra maggioranza e opposizione si concentra sia sulle questioni di risorse disponibili sia sulla possibilità di perfezionare alcune misure — ad esempio ampliando le categorie tutelate da riforme su pensioni o stimoli per investimenti aziendali.
A livello di attese e modifiche più probabili, al momento, essendo realisti, non si intravedono grandi e importanti cambiamenti all'orizzonte anche se le pressioni politiche, sindacali e delle imprese saranno forti. Il punto sono i conti, e la manovra così come è stata strutturata, molto prudente, piace all'Ue e alla Finanza internazionale. Non solo, i soldi disponibili sono davvero pochi. E quindi le modifiche ipotizzabili e davvero fattibili sono davvero minime e su pochi, pochissimi temi