Se la prospettiva di cucinare per numerose persone non spaventa e piace viziare gli ospiti, l'avvio di alcune attività potrebbero essere interessanti.
Escludendo le professioni tradizionali, come quelle culinarie come chef e pasticcere, concentriamoci su quelle meno comuni. Il panorama delle professioni è vasto, ma abbiamo selezionato alcuni opzioni che riteniamo interessanti a chi piace cucinare per passione e vuole trasformare questa attitudine una una fonte di guadagno senza essere un cuoco o avere un ristorante.
Supponiamo che sia presente una certa competenza culinaria, ecco alcune idee per farla fruttare:
Questi professionisti sono spesso ingaggiati per eventi di rilievo, come pranzi con la partecipazione di personalità illustri desiderose di essere sorprese con effetti speciali culinari. Altri lavorano per agenzie pubblicitarie o riviste specializzate, trattando il cibo come una vera star e utilizzando varie tecniche, tra cui lacche e vernici, per perfezionare la sua immagine.
Questa figura professionale è al centro dell'attenzione attuale poiché unisce l'abilità culinaria alla competenza nell'utilizzo della tecnologia. Il food blogger è essenzialmente un cuoco che condivide ricette e realizzazioni attraverso il web, gestendo un blog in cui fornisce consigli e istruzioni.
I food blogger condividono foto dei loro piatti più riusciti, che spesso attraggono un vasto pubblico. Alcuni di loro raggiungono un gran numero di visualizzazioni e guadagnano in maniera proporzionale attraverso la pubblicità sul loro blog. Per gli altri, che non godono della stessa fama, il blog funge da vetrina sperando di attirare potenziali clienti.
Proviamo a delineare due ambiti relativi all'insegnamento culinario: da un lato, troviamo gli insegnanti tecnico-pratici, titolati presso istituti alberghieri, che ambiscono a diventare docenti nelle istituzioni scolastiche pubbliche.
Dall'altro, esistono gli insegnanti a domicilio, disponibili a trasferire le proprie competenze a coloro che si sentono carenti nell'ambito culinario. Questa opportunità è accessibile a molti, ma per impartire lezioni su come preparare piatti senza bruciarli o impastare correttamente il pane a chi non ha familiarità con la cucina, è necessaria non solo competenza, ma anche una grande dose di pazienza.
Se la prospettiva di cucinare per numerose persone non spaventa e piace viziare gli ospiti, l'avvio di un'attività di catering potrebbe risultare interessante. Ma cosa comporta esattamente? Si tratta della possibilità di offrire un servizio di fornitura di cibo e bevande in grandi quantità per eventi speciali come matrimoni, convegni, feste di compleanno, e così via.
Non è necessario lanciarsi subito in progetti di grande portata; è possibile specializzarsi in un settore, come la preparazione di dolci, e fornire cibo solo per un numero limitato di persone. Ma non bisogna trascurare l'importanza di garantire la consegna dei propri piatti dove il cliente desidera. Avviare un servizio di catering richiede quindi non solo competenze culinarie, ma anche una solida organizzazione logistica.