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Multe auto in Europa, le sanzioni prese all'estero si dovranno pagare sempre. Quando scatta la nuova legge UE?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Multe auto all'estero

Il Consiglio e il Parlamento dell'Unione europea hanno concordato una intesa sull'impunità degli automobilisti che commettono violazioni stradali all'estero.

Il raggiungimento dell'accordo sulle multe auto all'estero è realtà. Con l'obiettivo di contrastare la guida pericolosa all'estero e affrontare il problema dell'impunità degli automobilisti che commettono violazioni stradali in un Paese diverso da quello di residenza, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo preliminare che introduce nuove regole e sanzioni pecuniarie. Vediamo tutti i dettagli:

  • Multe auto all'estero, perché si dovranno pagare sempre
  • Nuova legge su multe auto in Europa, quando entra in vigore

Multe auto all'estero, perché si dovranno pagare sempre

Il Consiglio e il Parlamento dell'Unione europea hanno concordato una prima intesa per affrontare il problema dell'impunità degli automobilisti che commettono violazioni stradali al di fuori del proprio Paese di residenza, guidando veicoli con targa straniera. La decisione è stata comunicata dalle due istituzioni europee. Le nuove regole, volte a prevenire la guida pericolosa all'estero, ampliano l'elenco delle violazioni al Codice della strada commesse da conducenti non residenti, che comportano assistenza transfrontaliera e multe per i trasgressori.

Oltre alle violazioni come eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza e mancato rispetto del semaforo rosso, sono state aggiunte nuove infrazioni come parcheggio pericoloso, sorpasso non consentito, attraversamento di linea continua e reato di fuga dopo un incidente. Dato che circa il 40% delle violazioni stradali transfrontaliere rimane impunito, i legislatori europei prevedono procedure di assistenza più robuste tra gli Stati membri dell'Unione europea e l'obbligo di collaborare per individuare i responsabili delle infrazioni. L'accordo richiede a ogni Stato membro dell'Unione europea di rispondere prontamente alle richieste di assistenza transfrontaliera entro due mesi dalla raccolta delle informazioni necessarie.

Su richiesta del Paese in cui è avvenuta la violazione, lo Stato membro di residenza del trasgressore può occuparsi della riscossione delle multe stradali, purché superino i 70 euro e non siano state pagate, dopo esaurite tutte le azioni legali. Il Paese in cui è avvenuta la violazione ha undici mesi dalla data dell'infrazione per emettere un avviso di reato stradale. L'accordo stabilisce anche i contenuti principali di questo avviso, che includono informazioni sul momento e le circostanze della violazione e sulle modalità di contestazione della multa.

Concordato che due anni dopo l'attuazione delle nuove norme, sarà vietato alle imprese private assistere gli Stati membri dell'Unione europea nella riscossione delle multe stradali dai conducenti stranieri. Per aumentare la trasparenza e agevolare l'attuazione delle nuove regole, la Commissione sarà incaricata di creare un portale online che elenchi le normative, le opzioni di ricorso e le relative sanzioni stradali, tra altre informazioni.

Nuova legge su multe auto in Europa, quando entra in vigore

L'accordo sulle multe auto all'estero dovrebbe essere convertito convertito in Italia tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2025. Si tratta di un passo in avanti verso il miglioramento della sicurezza stradale e l'applicazione delle norme del codice della strada all'interno dell'Unione Europea, mirando a contrastare l'impunità degli automobilisti che violano le leggi mentre si trovano in un Paese diverso da quello di residenza.

Da ricordare che dal 21 marzo 2022, i veicoli con targhe straniere, appartenenti sia a cittadini italiani sia a stranieri residenti in Italia, devono essere registrati presso il Registro dei veicoli esteri per poter circolare legalmente nel Paese. Entro tre mesi dalla registrazione, è obbligatoria la nazionalizzazione della targa, con un'estensione di un anno per i veicoli di proprietari non residenti in Italia.

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