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Natale, scatta l'allarme per diverse e grandi quantità di prodotti alterati nei supermercati. Ecco le ultime segnalazioni

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Irregolarità nei laboratori dolciari

Con l'avvicinarsi del Natale, le autorità sanitarie italiane hanno intensificato i controlli sui prodotti alimentari destinati alle tavole festive.

Con l’arrivo delle festività natalizie, le autorità intensificano i controlli sugli alimenti destinati alle tavole italiane.. Le operazioni condotte dai Nas e dalla Guardia di finanza hanno portato al sequestro di tonnellate di prodotti alimentari, tra cui dolci tipici, frutta secca e conserve, per gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie e commerciali. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei consumatori, ma i dati raccolti sollevano preoccupazioni sulla qualità di ciò che finisce nei carrelli della spesa. Ecco gli ultimi casi:

  • Dolci natalizi e frutta secca contaminata
  • Irregolarità nei laboratori dolciari
  • Tonno in scatola e prodotti falsamente etichettati

Dolci natalizi e frutta secca contaminata

Le verifiche hanno evidenziato che molti prodotti tipici delle festività, come panettoni, pandori e frutta secca, non rispettano gli standard richiesti. I Nas hanno sequestrato oltre 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine, sostanze fungine tossiche per l’organismo umano. Questa scoperta ha messo in luce le carenze nel controllo della qualità, soprattutto in ambito di importazioni da paesi extraeuropei.

Nel settore dolciario, più di 500 tra panettoni e pandori sono stati ritirati dal mercato. Molti di questi erano venduti come artigianali ma in realtà erano prodotti industriali, spesso con ingredienti di qualità inferiore o non conformi a quanto dichiarato in etichetta.

Irregolarità nei laboratori dolciari

Le ispezioni hanno portato alla luce numerose irregolarità nei laboratori dolciari. In provincia di Catania, un laboratorio è stato sequestrato a causa di gravi carenze igienico-sanitarie, con la presenza di insetti, materie prime in cattivo stato di conservazione e ambienti non idonei alla produzione alimentare. In totale, sono stati bloccati 1.700 kg di prodotti dolciari destinati al consumo.

A Viterbo e Bergamo sono state individuate attività che vendevano prodotti industriali spacciandoli per artigianali, una pratica che viola le norme sulla trasparenza e inganna i consumatori. Questa tipologia di frode è particolarmente diffusa durante il Natale, quando la domanda di prodotti di alta qualità cresce in modo esponenziale. Le sanzioni inflitte alle attività irregolari hanno superato i 423.000 euro, ma resta il problema della tutela del consumatore e della garanzia di una filiera alimentare sicura.

Tonno in scatola e prodotti falsamente etichettati

Un caso preoccupante riguarda il sequestro di 20 tonnellate di tonno in scatola al porto di La Spezia. Il prodotto, proveniente dal Senegal, era privo di documentazione sulla tracciabilità e dei certificati di cattura, violando le norme europee in materia di sicurezza alimentare. Questo episodio sottolinea i rischi legati alle importazioni non controllate, che possono mettere in pericolo la salute pubblica.

In parallelo la Guardia di finanza ha sequestrato 140 tonnellate di prodotti alimentari che riportavano simboli e indicazioni riconducibili al Made in Italy, ma erano in realtà prodotti in Spagna, Ungheria e Paesi Bassi. Questa pratica ingannevole sfrutta la fiducia dei consumatori nel marchio italiano, compromettendo l’immagine del Paese e danneggiando i produttori locali che rispettano le norme.

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