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Non solo Top Employer 2025, 15 aziende di eccellenza per gli operai in Italia secondo Blue Collar

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Le migliori aziende italiane dove lavora

Ci sono 15 aziende che rappresentano l'eccellenza nel panorama italiano per quanto riguarda le condizioni lavorative offerte agli operai,

E' appena uscito ieri il report di quest'annodelle migliori aziende in Italia dove lavorare Top Employer 2025 che andremo a vedere nel dettaglio in un prossimo articolo dedicato. Ci pare, ora interessnate,anche soffermarci, sulla classifica Best Workplaces for Blue Collar 2024, stilata da Great Place to Work Italia, rappresenta un punto di riferimento importante per comprendere quali siano le aziende italiane che offrono le migliori condizioni lavorative agli operai e ai collaboratori dei reparti produttivi.

Questo ranking si basa su un'analisi delle politiche aziendali, del clima organizzativo e della percezione diretta dei lavoratori, individuando 15 aziende che si distinguono per eccellenza nel trattamento delle proprie risorse umane, con un focus sulla categoria dei blue collar. Capiamo meglio:

  • Classifica di Blue Collar, le migliori aziende italiane dove lavorare come operaio
  • Cosa emerge dallo studio di Best Workplaces for Blue Collar 2024

Classifica di Blue Collar, le migliori aziende italiane dove lavorare come operaio

Tra le aziende premiate, nomi di spicco come Mondelez International, AbbVie, Johnson & Johnson, Andriani SpA Società Benefit, e Gruppo UNOX. Ognuna di queste organizzazioni si distingue per politiche innovative, una gestione manageriale attenta e un forte impegno nella promozione del benessere dei dipendenti. Non a caso, molte di queste realtà sono leader nei rispettivi settori, dimostrando che un ambiente di lavoro di qualità non solo migliora la soddisfazione del personale e contribuisce anche al successo aziendale.

Tra i dati più emersi dallo studio, il 77% degli operai impiegati nelle aziende premiate ha dichiarato di lavorare in un ambiente eccellente, con una differenza marcata di 25 punti percentuali rispetto alle aziende non comprese nella classifica. Questo risultato riflette un impegno concreto nella creazione di un ambiente lavorativo inclusivo, dove i lavoratori sono valorizzati e rispettati, sia a livello professionale che umano.

Un aspetto fondamentale riguarda l’orgoglio professionale: nelle aziende premiate, ben l’88% dei blue collar si è dichiarato orgoglioso del prodotto finito o del servizio offerto. Questo dato è rilevante poiché supera il livello di orgoglio dichiarato dagli impiegati degli uffici, sottolineando quanto sia centrale il contributo degli operai nei processi aziendali. La qualità del lavoro, infatti, è legata al senso di appartenenza e alla soddisfazione personale, aspetti che queste organizzazioni riescono a promuovere in modo eccellente.

Cosa emerge dallo studio di Best Workplaces for Blue Collar 2024

In parallelo emerge un dato sull’innovazione: il 67% degli operai ha dichiarato di aver avuto la possibilità di contribuire al miglioramento delle modalità di lavoro. Questo risultato sottolinea come le aziende premiate abbiano saputo coinvolgere i propri collaboratori nella definizione dei processi produttivi, creando un ambiente dove le idee e i suggerimenti dei lavoratori vengono ascoltati e valorizzati. Questo approccio non solo migliora la produttività, ma accresce anche il senso di responsabilità e di realizzazione personale.

La fiducia nel management è un altro fattore chiave che caratterizza le migliori aziende per blue collar. Nelle realtà premiate, il 62% degli operai ha espresso fiducia nei confronti dei manager, riconoscendo loro la capacità di assegnare incarichi in modo equo, coordinare il lavoro e mantenere un dialogo aperto e costruttivo. Questa fiducia è una base essenziale per costruire un ambiente lavorativo armonioso, dove i lavoratori si sentono supportati e rispettati nelle loro esigenze.

Un altro aspetto da evidenziare è l’attenzione posta verso i nuovi collaboratori. Il 85% degli operai ritiene che i neoassunti vengano accolti in modo positivo, con una differenza significativa rispetto alla media nazionale, che si attesta al 64%. Questo dato testimonia l’importanza di un onboarding efficace, che consente ai nuovi arrivati di integrarsi e di sentirsi parte di un team coeso e collaborativo.

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