Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Novembre è un buon mese per gli investimenti? Quasi sempre. Lo sarà anche quest'anno e per quali investimenti?

di Marcello Tansini pubblicato il
Per quali investimenti

Novembre è spesso un mese chiave per gli investimenti, con dinamiche storiche favorevoli e opportunità tra azioni, obbligazioni e asset alternativi. Strategie, contesto e consigli utili.

Novembre è un periodo particolarmente osservato dagli investitori, grazie a una combinazione di fattori stagionali e macroeconomici che offrono prospettive interessanti per la pianificazione finanziaria. Nel corso degli anni, il penultimo mese dell'anno si è distinto per la tendenza positiva dei mercati azionari, soprattutto in contesti caratterizzati da chiusure di bilanci, riallocazioni di portafoglio da parte di fondi istituzionali e l'avvicinarsi delle festività che spesso influenzano i consumi.

Nel 2025, tuttavia, la situazione si presenta più complessa: dopo anni di solidi rialzi dei principali indici globali, la crescita economica mostra segnali di rallentamento, i rischi geopolitici restano elevati e le valutazioni delle principali asset class impongono un'analisi particolarmente attenta. Il clima atteso richiama quindi ad adottare strategie mirate per cogliere eventuali opportunità, gestire l'incertezza e preservare il potere d'acquisto del patrimonio investito.

Analisi storica: performance dei mercati a novembre e cosa attendersi quest'anno

Lo studio delle performance storiche mostra come novembre abbia rappresentato per lungo tempo un periodo favorevole per gli investimenti. Dal 2009, in particolare, le azioni globali hanno chiuso quasi sempre in territorio positivo a novembre, anche in fasi di volatilità intensa. Le motivazioni di questa tendenza sono molteplici: comportamenti stagionali degli investitori, fattori climatici che influenzano la propensione al rischio, rotazioni di portafoglio in chiusura d'anno e appuntamenti chiave come il Black Friday. I dati, tuttavia, non costituiscono una garanzia di risultato e il contesto odierno impone prudenza:

  • Analisi di JustETF su indici globali evidenziano che, dal 2009, nessun novembre si è concluso con un calo, nonostante anni complessi come il 2022.
  • L'approccio "Buy and Hold" si è storicamente mostrato vincente, ma anche investimenti mirati tra novembre e aprile hanno offerto rendimenti interessanti, come evidenziato da test condotti sull'S&P 500 dal 1998 (oltre +330%).
  • Nel 2025 il mercato si presenta con large cap USA su valori molto elevati rispetto ai fondamentali storici. Secondo il Warren Buffett Indicator - che misura il rapporto tra capitalizzazione e PIL statunitense - si registrano valori ai massimi dal 2000.
Quest'anno, quindi, la resilienza storica del mese di novembre viene messa alla prova dalla saturazione di molti comparti e dall'incertezza su più fronti. La presenza di eventi geopolitici, una politica monetaria che si avvicina a una possibile svolta e risultati societari disomogenei suggeriscono un approccio selettivo e prudente, privilegiando strumenti solidi e settori con valutazioni meno esasperate.

Le migliori strategie di investimento per novembre 2025: asset, settori e approcci

L'attuale scenario richiede soluzioni che sappiano coniugare resilienza e flessibilità: la diversificazione resta il pilastro centrale nella definizione delle strategie. Un mix ragionato tra azioni di alta qualità, obbligazioni sicure, asset alternativi e strumenti passivi consente di bilanciare il portafoglio, limitando l'impatto di shock esogeni e muovendosi in modo efficiente tra aree geografiche e settoriali:

  • Diversificazione geografica: integrare ETF globali, strumenti focalizzati su mercati emergenti e azioni europee può mitigare il rischio derivante dalla concentrazione di pochi grandi player tecnologici USA.
  • Rotazione settoriale: valutare l'inserimento di titoli ciclici e value, favoriti in contesti di tassi in discesa e rallentamento della crescita americana.
  • Focalizzazione sulle società quality: realtà con bilanci solidi e margini di crescita sostenibili restano centrali nella selezione, tanto nelle blue chip quanto nelle small cap con forti fondamentali.
La scelta tra strumenti a gestione attiva o passiva va calibrata sulle competenze personali, i costi e il tempo dedicato al monitoraggio del portafoglio. Utilizzare fondi indicizzati a basso costo per coprire i grandi temi globali (es. S&P 500, MSCI Emerging Markets) e integrare asset specifici tramite selezione mirata offre equilibrio fra semplicità ed esposizione mirata a trend emergenti.

Azioni: tra quality, blue chip e rotazioni settoriali

L'universo azionario si conferma ricco di opportunità e al contempo di insidie. Le società definite "quality" si segnalano per una forte capitalizzazione, liquidità e capacità di produrre utili regolari anche nei cicli negativi. Tipicamente, si tratta di blue chip globali (es. Microsoft, Visa, Alphabet) e titoli value con sconti significativi rispetto ai concorrenti:

  • Large cap tecnologiche: nonostante valutazioni elevate, alcune realtà mantengono trend di crescita grazie a leadership nell'innovazione (AI, digitalizzazione, cloud).
  • Small cap e ciclici: risultano più interessanti in questa fase, offrendo potenziale di recupero su orizzonte 12-18 mesi - specie se si verifica una rotazione degli investimenti dai grandi nomi tech ai settori industriali e consumer.
  • Focus geografico: Eurozona e Svizzera vengono percepiti dagli analisti come aree sottovalutate e con momentum di utili favorevole.
Fra le strategie da tenere sotto controllo: momentum (titoli con forte trend recente), value (aziende a sconto) e la rotazione verso comparti ciclici legati al recupero post-recessione.

Obbligazioni e Titoli di Stato: focus su BTP, BTP Italia e nuove emissioni

I segmenti obbligazionari rappresentano una componente imprescindibile nei portafogli di novembre, in un contesto di inflazione in calo e possibili tagli dei tassi BCE nel 2026. I BTP e, in particolare, il BTP Italia si segnalano per rendimenti interessanti - con emissioni che garantiscono:

  • Durate variabili, cedole semestrali e indice FOI per la difesa dall'inflazione
  • Premio fedeltà per i sottoscrittori fino a scadenza
  • Tassazione agevolata al 12,5%
Le nuove aste (BOT, BTP Short Term, BTP€i) programmate dal MEF per novembre mostrano una domanda sostenuta sia da investitori retail sia istituzionali, grazie alla capacità di offrire stabilità e sicurezza. Anche i buoni fruttiferi postali si mantengono attrattivi per una pianificazione di medio periodo e come strumento di protezione del capitale.

Alternative: oro, criptovalute ed ETF settoriali

Asset alternativi come l'oro, gli ETF tematici e le criptovalute aggiungono diversificazione e potenziale di crescita al portafoglio nei contesti incerti:

  • Oro: utilizzato come copertura dall'incertezza, mantiene il proprio appeal nei momenti di volatilità dei mercati.
  • Criptovalute: restano asset speculativi, consigliati come quota marginale per chi possiede una tolleranza al rischio elevata.
  • ETF settoriali: permettono di puntare su trend come l'intelligenza artificiale, la transizione energetica e i mercati emergenti con costi contenuti.
La combinazione di queste soluzioni rende più reattivo il portafoglio rispetto ai principali fattori di rischio e consente di sfruttare velocemente i movimenti di mercato.

Impatto degli scenari macroeconomici e dell'inflazione sulle scelte di investimento

L'impatto dello scenario macroeconomico nel 2025 è significativo: il rallentamento della crescita globale, la stabilità dell'inflazione e la prossima fase delle politiche monetarie costituiscono elementi cruciali. Una discesa dell'indice dei prezzi al consumo favorisce in particolare le obbligazioni governative e, a cascata, titoli a basso rischio (investment grade):

  • Un'inflazione più bassa consente condizioni di finanziamento favorevoli e supporta valutazioni più elevate per titoli azionari ad alto potenziale (growth e quality).
  • In caso di ulteriore rallentamento, l'azionario potrebbe mostrare maggiore volatilità e premiare settori difensivi, mentre le obbligazioni governative resterebbero protette da tagli di tassi delle banche centrali.
  • Il rallentamento della domanda e la normalizzazione della politica monetaria favorirebbero mantenere l'esposizione a strumenti liquidi e diversificare tra aree geografiche a diverso grado di maturità economica.
Di rilievo anche le valutazioni delle principali asset class: settori tecnologici e alcuni titoli difensivi risultano ancora sopravvalutati, mentre energy, immobiliare e società “value” presentano multipli più interessanti.

Consigli pratici per investire in sicurezza a novembre: gestione del rischio e pianificazione

L'attenta gestione dei rischi e una pianificazione mirata sono indispensabili in una fase di transizione tra vecchi e nuovi equilibri di mercato. Ecco alcune regole essenziali ispirate ai principi condivisi dagli analisti esperti:

  • Diversificazione: suddividere il capitale tra azioni, obbligazioni, ETF globali, oro e liquidità. Limitare la concentrazione tematica o geografica.
  • Monitoraggio costante: revisione periodica del portafoglio in base agli eventi macroeconomici e alle novità regolamentari.
  • Pianificazione degli obiettivi: definire chiaramente l'orizzonte temporale, la tolleranza al rischio e il rendimento atteso. Utilizzare strumenti di pianificazione integrata come tabelle di asset allocation per individuare il mix adatto al profilo personale.
  • Valutazione delle alternative: privilegiare strumenti semplici e trasparenti, come fondi indicizzati a basso costo e titoli di Stato, integrando asset alternativi solo in caso di conoscenza approfondita.
  • Gestione della liquidità: mantenere sempre una quota pronta per esigenze improvvise, senza sacrificare il rendimento complessivo.
  • Consulenza specializzata: il supporto di un consulente abilitato è consigliato in caso di portafogli complessi o necessità particolari, anche in conformità con le normative europee e nazionali sulla trasparenza degli investimenti.
L'approccio disciplinato e informato, unito alla capacità di adattarsi velocemente ai cambiamenti esterni, resta la chiave per preservare e accrescere il patrimonio, anche in un novembre che si preannuncia denso di sfide e opportunità:

Stile di portafoglio

Azioni

Obbligazioni

ETF

Oro/Liquidità

Cripto

Difensivo

10%

40%

30%

20%

0%

Bilanciato

35%

20%

30%

10%

5%

Dinamico

50%

10%

20%

10%

10%