Ogni smartphone o tablet in vendita nell'Unione sarŕ accompagnato da una nuova etichetta energetica.
Entra in vigore ufficialmente il Regolamento europeo 2023/1669 che introduce l'obbligo di etichettatura energetica per smartphone e tablet. A differenza del passato, in cui la scelta di un cellulare era legata al design, al prezzo o alle prestazioni, d'ora in avanti l'acquirente potrà orientarsi anche in base a parametri oggettivi di efficienza, resistenza e sostenibilità.
Lo scopo è ridurre l'impatto ambientale di un settore dove la durata effettiva di un dispositivo si è spesso ridotta per obsolescenza tecnica o commerciale. L'UE interviene dunque per rafforzare la trasparenza, garantire ai cittadini informazioni accessibili e, allo stesso tempo, stimolare i produttori a migliorare la qualità costruttiva, l'efficienza energetica e la riparabilità dei dispositivi mobili.
Una delle prime informazioni da valutare è la classe di efficienza energetica, calcolata in base alla durata della batteria durante l'uso combinato di chiamate, navigazione web e video in streaming. Questo indicatore tiene conto anche della qualità e struttura della batteria, che deve resistere a centinaia di cicli di carica prima di perdere capacità.
Un altro parametro è il grado di resistenza alle cadute accidentali, espresso con lettere dalla A alla E. Il dispositivo viene sottoposto a test di impatto da un metro d'altezza e classificato in base alla sua capacità di funzionare correttamente dopo l'urto. Questo elemento può fare una differenza per chi utilizza lo smartphone in ambienti di lavoro dinamici o in mobilità.
Spicca poi la classe di riparabilità, novità in ambito mobile. Questa voce premia i modelli progettati per essere facilmente smontabili, con pezzi di ricambio disponibili, manuali pubblici e una struttura modulare. La logica è semplice: un telefono facile da riparare vive più a lungo, inquina meno e diventa economicamente più sostenibile.
Accanto a queste valutazioni qualitative, l'etichetta mostra anche il numero garantito di cicli di ricarica completi che la batteria può sopportare, il grado di protezione IP contro polvere e liquidi e un QR code che rimanda al database europeo EPREL, dove l'utente può consultare schede tecniche, certificazioni e test completi.
Con l'obbligo di etichettatura, l'Unione europea vuole ridurre il consumo energetico del comparto mobile, che nel 2020 ha raggiunto i 36 TWh annui. Le previsioni della Commissione mostrano che, senza interventi, questo consumo sarebbe salito a 36,5 TWh nel 2030, ma con le nuove misure potrà essere ridotto a 23,3 TWh, generando un risparmio di energia del 35%. Non si tratta solo di numeri: questo taglio energetico corrisponde a milioni di tonnellate di CO2 in meno nell'atmosfera, contribuendo agli obiettivi climatici dell'UE entro il 2030.
Per i consumatori, la novità porta anche vantaggi economici. Confrontare i dispositivi sulla base del consumo di energia, della durata della batteria e della longevità del prodotto permette scelte d'acquisto più lungimiranti. Un telefono con classe A e batteria da 1.000 cicli può durare anche cinque anni, abbattendo i costi legati a sostituzioni frequenti, riparazioni e aggiornamenti.