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Nuove misure in favore di chi è sovraindebitato e responsabilità dei creditori sui prestiti con direttiva Ue 2023/2225

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Nuova normativa sovraindebitamento

Quali sono le nuove misure e tutele per i consumatori previste dalla recente direttiva Ue contro il sovraindebitamento e la concessione dei prestiti

Il problema dell'eccessivo indebitamento rappresenta una crescente preoccupazione per numerosi cittadini europei.

La contrazione di prestiti e finanziamenti per ottenere maggiore liquidità o per estinguere passività esistenti ha portato molte persone a trovarsi in condizioni finanziarie critiche, esponendole a significativi rischi economici e sociali.

Per affrontare questa problematica, l'Unione Europea ha emanato una nuova direttiva che introduce importanti cambiamenti nella regolamentazione del credito al consumo e nella gestione delle situazioni di difficoltà finanziaria.

La direttiva UE 2025/2225: un nuovo approccio alla tutela del consumatore

La Direttiva UE 2025/2225 del 18 ottobre 2024 segna un cambiamento significativo nell'approccio europeo alla protezione dei consumatori contro l'eccessivo indebitamento. Questo provvedimento normativo introduce misure concrete per migliorare la comprensione dei rischi associati alle diverse forme di credito e per responsabilizzare maggiormente gli istituti finanziari.

Il sovraindebitamento non è solo un problema individuale, ma ha ripercussioni sull'intero sistema economico e sociale. La direttiva riconosce questa dimensione collettiva del fenomeno e propone un approccio integrato che coinvolge tutti gli attori del mercato del credito.

Principali aree di intervento della direttiva

Il testo normativo si concentra su quattro aspetti fondamentali:

  • Prevenzione proattiva attraverso il coinvolgimento diretto dei creditori, che sono chiamati a identificare tempestivamente i consumatori in difficoltà finanziarie e a fornire loro supporto adeguato prima che la situazione diventi critica;
  • Valutazione approfondita del merito creditizio, che obbliga gli istituti di credito a effettuare un'analisi dettagliata della situazione economica del richiedente, considerando reddito, spese e condizione finanziaria complessiva prima di concedere qualsiasi forma di prestito;
  • Potenziamento dell'informazione preventiva, con l'obiettivo di permettere ai consumatori di comprendere pienamente i rischi associati all'assunzione di debiti eccessivi;
  • Creazione di servizi di consulenza specializzati per le persone con elevata esposizione debitoria, offrendo supporto psicologico, legale e pratico nella gestione delle passività.

Nuovi obblighi informativi per gli istituti di credito

La direttiva stabilisce rigorosi requisiti per quanto riguarda la trasparenza e la completezza delle informazioni fornite ai consumatori. Viene sancito in modo inequivocabile l'obbligo per il creditore e l'intermediario di fornire al consumatore informazioni precontrattuali chiare e comprensibili, su supporto cartaceo o altro mezzo durevole.

Un aspetto particolarmente innovativo della normativa riguarda la tempistica: le informazioni devono essere messe a disposizione del consumatore con sufficiente anticipo rispetto alla firma del contratto. Questo per garantire che il cliente abbia tempo adeguato per:

  • Leggere attentamente tutte le clausole
  • Comprendere pienamente le condizioni del prestito
  • Confrontare diverse offerte sul mercato
  • Prendere una decisione consapevole e ponderata
La direttiva introduce anche una tutela aggiuntiva: se le informazioni vengono fornite meno di un giorno prima della sottoscrizione del contratto, il consumatore mantiene il diritto di recesso entro 14 giorni dalla conclusione dell'accordo, senza necessità di fornire giustificazioni.

La responsabilità dei creditori nel processo di concessione dei prestiti

Un elemento centrale della nuova normativa è l'accresciuta responsabilizzazione degli istituti di credito. Non si tratta più solo di valutare il rischio per la banca, ma di considerare anche l'impatto che il prestito avrà sulla situazione finanziaria complessiva del consumatore.

Gli istituti finanziari dovranno:

  • Effettuare una valutazione approfondita della capacità di rimborso del richiedente, basata su dati oggettivi e verificati
  • Considerare non solo il reddito attuale, ma anche la stabilità lavorativa e le prospettive future
  • Analizzare l'intero profilo debitorio del consumatore, inclusi altri prestiti e impegni finanziari in corso
  • Valutare l'impatto delle rate del nuovo prestito sul bilancio familiare complessivo
In caso di mancato rispetto di questi obblighi, l'istituto di credito potrebbe essere ritenuto corresponsabile della situazione di sovraindebitamento del cliente, con possibili conseguenze sul piano legale e sanzionatorio.

Servizi di consulenza e supporto per consumatori indebitati

La direttiva prevede l'istituzione di centri di consulenza specializzati per assistere i consumatori che si trovano in difficoltà con i propri debiti. Questi servizi, che dovranno essere facilmente accessibili e a costi contenuti, offriranno:

  • Supporto nella pianificazione finanziaria e nella gestione del budget familiare
  • Consulenza legale sui diritti del consumatore e sulle possibili soluzioni alle situazioni di insolvenza
  • Assistenza nella negoziazione con i creditori per ottenere piani di rientro sostenibili
  • Supporto psicologico per affrontare lo stress e l'ansia legati ai problemi finanziari
Questi centri rappresentano un importante strumento di prevenzione secondaria, intervenendo prima che la situazione diventi irreversibile e aiutando le persone a riprendere il controllo delle proprie finanze.

Tempistiche di entrata in vigore della normativa sul sovraindebitamento

La nuova normativa sul sovraindebitamento entrerà ufficialmente in vigore il 20 novembre 2026. Tuttavia, gli Stati membri, Italia compresa, dovranno adeguare le proprie legislazioni nazionali entro il 2025 per garantire la piena conformità alla direttiva europea.

Sebbene l'attuale quadro normativo italiano preveda già alcune misure di tutela, come la valutazione del merito creditizio da parte dell'Organismo di Composizione della Crisi (OCC), sarà necessario implementare ulteriori modifiche per allinearsi completamente alle disposizioni europee.

Tra gli adeguamenti più significativi che il legislatore italiano dovrà introdurre figura l'istituzione di servizi di consulenza sul debito, che dovranno fornire ai consumatori un supporto specializzato prima che la loro situazione finanziaria diventi insostenibile, adottando così un approccio maggiormente preventivo rispetto a quello attuale.

Impatto previsto della nuova normativa sul sistema del credito

L'implementazione della direttiva UE 2025/2225 avrà ripercussioni significative sull'intero sistema del credito al consumo. Da un lato, renderà più rigorosi i criteri di valutazione per la concessione di prestiti, dall'altro offrirà maggiori tutele ai consumatori vulnerabili.

Gli effetti attesi includono:

  • Una riduzione dei casi di sovraindebitamento grazie alla maggiore attenzione nella fase di concessione del credito
  • Un incremento della trasparenza nelle offerte di prestito e finanziamento
  • Lo sviluppo di una cultura finanziaria più consapevole tra i consumatori
  • La creazione di reti di supporto per le persone in difficoltà economica
Per gli istituti finanziari, la nuova normativa comporterà sicuramente un aumento degli oneri amministrativi e dei costi per la valutazione approfondita dei profili dei richiedenti, ma nel lungo periodo dovrebbe tradursi in una riduzione dei crediti deteriorati e in un mercato più stabile e sostenibile.