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Btp e obbligazioni? Meglio ora i Pir obbligazionari senza tasse e con rendimenti più alti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
La tassazione, Btp vs Pir

In un contesto di tassi di interesse elevati e di mercato obbligazionario in evoluzione, i Pir obbligazionari offrono una valida alternativa per costruire un portafoglio diversificato.

Gli italiani hanno da sempre una predilezione per gli investimenti in obbligazioni, in particolare per i Btp e sono alla ricerca di soluzioni su come investire la liquidità.

Questa affinità si è confermata anche con il collocamento Btp Italia. Il panorama degli investimenti obbligazionari si è arricchito di una nuova opzione che promette rendimenti più elevati e un regime fiscale più vantaggioso: i Pir obbligazionari. Vogliamo approfondire in questo articolo:

  • La tassazione, Btp vs Pir obbligazionari
  • Diversificazione e rendimento, perché i Pir possono fare la differenza
  • Orizzonte temporale e strategia di investimento, comprare e tenere

La tassazione, Btp vs Pir obbligazionari

Uno dei motivi che spingono gli italiani a investire in Btp è la tassazione agevolata. I rendimenti dei Btp, così come di tutti i titoli sovrani dei Paesi della white list fiscale, sono tassati al 12,5%, aliquota inferiore rispetto al 26% applicato alla maggior parte delle altre rendite finanziarie. Questo vantaggio fiscale è stato un incentivo negli anni in cui i rendimenti obbligazionari erano bassi.

I Pir obbligazionari offrono un'opportunità più interessante: la totale esenzione fiscale sui rendimenti. Gli interessi, le plusvalenze e i dividendi generati da un investimento in Pir obbligazionari non sono soggetti a tassazione, a patto che l'investimento sia mantenuto per almeno cinque anni. In un contesto di tassi di interesse in crescita, questa esenzione si traduce in un vantaggio rispetto ai Btp, soprattutto per gli investitori di lungo periodo.

Diversificazione e rendimento, perché i Pir possono fare la differenza

I Pir obbligazionari permettono di costruire un portafoglio diversificato di obbligazioni corporate e ridurre il rischio associato a un singolo emittente. Mentre i Btp sono un'esposizione unica allo Stato italiano, i Pir obbligazionari consentono di investire in un ampio spettro di aziende, incluse quelle del settore finanziario, industriale e delle utility.

Secondo i dati elaborati da Fida, i Pir obbligazionari disponibili sul mercato mostrano una performance media annua del 6,7%, con alcuni fondi che raggiungono punte vicine all'8%. Grazie alla totale esenzione fiscale, questi rendimenti non subiscono alcuna riduzione. In pratica i Pir obbligazionari un'alternativa competitiva ai Btp, che pur godendo della tassazione ridotta al 12,5%, non garantiscono un rendimento netto altrettanto elevato.

Orizzonte temporale e strategia di investimento, comprare e tenere

Uno degli aspetti dei Pir obbligazionari è la necessità di mantenere l'investimento per almeno cinque anni per beneficiare dell'esenzione fiscale. Questa caratteristica rende i Pir adatti per chi adotta una strategia buy-and-hold, ovvero chi è disposto a mantenere i titoli fino alla scadenza naturale. Questa strategia permette di ottenere il carry del titolo obbligazionario, ovvero il guadagno al netto delle fluttuazioni di mercato, sfruttando il fatto che la curva obbligazionaria italiana ed europea si sta normalizzando.

Il confronto tra Pir obbligazionari e Btp non riguarda solo il rendimento e la tassazione, ma anche la flessibilità dell'investimento. I Btp offrono una maggiore liquidità, poiché possono essere venduti sul mercato secondario in qualsiasi momento. Ma l'orizzonte temporale quinquennale dei Pir obbligazionari rappresenta un'opportunità per coloro che desiderano proteggere i propri rendimenti dalle tasse e sono pronti a mantenere un investimento a medio-lungo termine.

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