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Nuove assunzioni PA 2025: 9.300 posti autorizzati dal governo, settori e scadenze

di Marcello Tansini pubblicato il
9.300 posti autorizzati dal governo

Con 9.300 nuovi posti nella Pubblica Amministrazione per il 2025, il governo punta su innovazione, digitalizzazione e nuove competenze. Norme, settori coinvolti, profili richiesti e modalità di selezione.

L'autorizzazione all'assunzione di 9.300 unità nella Pubblica Amministrazione rappresenta uno degli interventi più significativi degli ultimi anni per rafforzare la macchina amministrativa italiana. L'iniziativa, ufficializzata con un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, interessa 33 amministrazioni tra Ministeri, Agenzie e altri enti pubblici nazionali, impegnando risorse pari a circa 300 milioni di euro.

L'obiettivo è ridurre il gap operativo determinato dal turnover e rispondere in maniera più efficace alle esigenze dei cittadini e delle imprese. L'annuncio del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo non solo offre nuovi sbocchi lavorativi per diverse professionalità, ma introduce anche importanti novità per giovani, diplomati, laureati e professionisti in ambito digitale e tecnico – segnando un nuovo passo nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il quadro normativo: le finalità e gli obiettivi del DPCM 2025

L'autorizzazione delle nuove assunzioni PA 2025 si inserisce nel solco normativo delineato dal Decreto PA 2025 (Legge 9 maggio 2025, n. 69), parte delle strategie di riforma e modernizzazione promosse dal PNRR. Il DPCM 2025 mira ad aumentare l'efficienza dei servizi pubblici, rendere più attrattiva la PA per i giovani e promuovere una maggiore digitalizzazione. Fra le principali finalità vi sono:

  • Facilitare il ricambio generazionale, prevedendo modalità semplificate di accesso per studenti universitari e diplomati ITS;
  • Favorire la valorizzazione di professionalità tecniche e digitali;
  • Rafforzare settori strategici come cybersecurity e ambiente;
  • Introdurre percorsi privilegiati per la stabilizzazione dei lavoratori precari;
  • Ampliare il ventaglio di assunzioni e aumentare la trasparenza attraverso concorsi centralizzati e pubblicati online.
Le nuove norme disciplinano anche la gestione del turnover, la durata e la fruibilità delle graduatorie, la mobilità volontaria e l'utilizzo di risorse già in servizio tramite comandi interni. Le procedure sono state pensate per garantire rapidità nella copertura dei posti autorizzati e tracciabilità delle attività concorsuali.

Ripartizione dei 9.300 posti: settori e amministrazioni coinvolte

I 9.300 posti sono ripartiti tra Ministeri, Agenzie, enti pubblici non economici, Presidenza del Consiglio dei Ministri ed enti di parchi nazionali. La tabella riepiloga la distribuzione principale delle nuove opportunità di lavoro in PA:

Amministrazione/Ente

Posti autorizzati

Ministero della Difesa

2.424

INPS

1.305

Agenzia delle Entrate

1.272

Ministero dell'Interno

550 (più 1.072 per il biennio 2026-2027)

Ministero della Giustizia

408 (+41 per amministrazione penitenziaria, +100 per la giustizia minorile)

Ministero della Cultura

550

Agenzia delle Dogane

410

Ispettorato Nazionale del Lavoro

210

L'assegnazione dei posti tiene conto delle specificità operative e delle carenze d'organico rilevate nei piani integrati delle amministrazioni. Le assunzioni sono finalizzate a: rafforzare i servizi fiscali, previdenziali, la sicurezza, la tutela del patrimonio culturale, l'efficienza della macchina giudiziaria e le attività di vigilanza sul lavoro. Alcune amministrazioni potranno godere di ulteriori facoltà di assunzione nel biennio successivo.

Profili professionali richiesti e tipologie di candidati

I concorsi legati a queste nuove assunzioni si rivolgono a una vasta platea di candidati in possesso di diploma, laurea o qualifica professionale, con attenzione verso ruoli tecnici e digitali. Tra i profili più ricercati:

  • Dirigenti ed elevate professionalità;
  • Personale amministrativo: assistenti, funzionari, operatori;
  • Magistrati del Tribunale Amministrativo Regionale;
  • Medici INPS;
  • Funzionari e professionisti tecnici (ingegneri, informatici, esperti ICT, specialisti ambientali);
  • Personale per nuovi ruoli in digitalizzazione e comunicazione pubblica, tra cui Social Media Manager e Digital Manager.
Saranno ammesse candidature di laureati, diplomati e in alcuni casi anche di candidati con licenza media e idonea qualifica, a seconda del profilo selezionato. Il DPCM valorizza anche l'ingresso di studenti universitari iscritti almeno al terzo anno, prevedendo specifiche riserve di posti e contratti formativi che possono essere convertiti in rapporti a tempo indeterminato.

Modalità di reclutamento, prove concorsuali e scadenze

Le procedure di selezione saranno principalmente attivate tramite concorsi pubblici, banditi sia a livello centrale che dagli stessi enti interessati. Le prove potranno comprendere:

  • Prova scritta (unica per molte selezioni, secondo la normativa vigente fino a dicembre 2026);
  • Prova di conoscenza della lingua inglese e informatica, ormai obbligatoria in molte funzioni centrali;
  • Valutazione dei titoli per posizioni particolarmente specialistiche;
  • Colloqui tecnici per ruoli che richiedano competenze specifiche.
Le graduatorie avranno durata triennale e saranno pienamente fruibili senza restrizioni sul numero di idonei. Resta vigente il principio secondo cui l'utilizzo delle graduatorie è subordinato all'immissione in servizio dei vincitori dei precedenti concorsi per la stessa qualifica. Alcuni posti potranno essere coperti tramite scorrimento di graduatorie esistenti o procedure di mobilità.

Il calendario delle prove, termini di presentazione delle domande e i dettagli delle selezioni saranno comunicati puntualmente sui portali ufficiali delle amministrazioni coinvolte e sulla piattaforma inPA.

Pubblicazione dei bandi e come restare aggiornati sulle selezioni

Tutte le informazioni e le novità sui concorsi pubblici saranno pubblicate sul Portale del Reclutamento – inPA e sui siti istituzionali dei Ministeri e degli enti coinvolti. È inoltre prevista la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (Sezione Concorsi ed Esami) e talvolta sui Bollettini Regionali per quanto concerne procedure di avviamento a selezione gestite dai Centri per l'Impiego. Il Portale unico consente agli utenti di:

  • Ricevere notifiche personalizzate sui bandi d'interesse;
  • Accedere a tutte le fasi della selezione in un'area riservata e protetta;
  • Monitorare graduatorie, punteggi e riserve applicate.
Gli enti pubblici e alcune piattaforme informative specializzate offrono inoltre servizi di newsletter e canali dedicati per fornire aggiornamenti tempestivi e trasparenti su tutte le opportunità, facilitando la consultazione di bandi e graduatorie.

Mobilità, stabilizzazione dei precari e nuove opportunità per i giovani

Il decreto PA 2025 introduce criteri innovativi per la mobilità volontaria e la stabilizzazione:

  • Obbligo per le amministrazioni di assorbire il 15% delle nuove unità tra il personale già in comando (con almeno 12 mesi di servizio e valutazione positiva);
  • Procedura di stabilizzazione per i precari storici e personale con servizio continuativo presso enti pubblici;
  • Possibilità di inquadrare personale proveniente da altri enti in posizioni anche diverse, garantendo neutralità finanziaria e aggiornamento del Piano integrato di Attività e Organizzazione (PIAO);
  • Estensione del programma PA 110 e lode per favorire l'ingresso di giovani laureati, diplomati ITS e universitari dal terzo anno in poi;
  • Contratti di formazione e lavoro trasformabili in rapporti stabili, previa valutazione favorevole.
Il quadro delle nuove opportunità mira a una gestione più versatile delle risorse umane e a una maggiore trasparenza nei percorsi di inserimento per le nuove generazioni, facilitando così il ricambio e la modernizzazione del settore pubblico.

Tra le novità del reclutamento 2025 spicca l'enfasi su digitalizzazione e sicurezza informatica. Il DPCM ha riservato specifici canali di assunzione a profili con competenze ICT, introducendo formalmente i ruoli di Social Media Manager e Digital Manager. Il rafforzamento dell'Agenzia per la Cybersicurezza e la transizione digitale delle strutture amministrative si tradurranno in:

  • Assunzioni dedicate alla sicurezza informatica e allo sviluppo di sistemi digitali;
  • Opportunità di accesso tramite concorsi unici centralizzati per figure tecniche;
  • Valorizzazione di nuove competenze in materia di intelligenza artificiale, comunicazione digitale e innovazione gestionale.
La modernizzazione delle amministrazioni pubbliche non passa solo dall'incremento numerico del personale, ma soprattutto dall'apertura verso esperti in settori strategici per lo sviluppo economico e sociale.
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