La Manovra Finanziaria 2026 conferma la volontà di promuovere una crescente valorizzazione delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione, con la previsione di premi di produttività detassati e un ampliamento delle tutele sociali.
Premi di produttività detassati: cosa cambia per i dipendenti pubblici
Tra le principali proposte avanzate dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, per la prossima manovra finanziaria figura la detassazione dei premi di produttività anche per i dipendenti del comparto pubblico, una misura da tempo richiesta per equiparare il trattamento tra settore pubblico e privato.
La recente normativa prevede che, per il triennio 2025-2027, l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicata sui premi di risultato o di partecipazione agli utili, legata al raggiungimento di obiettivi organizzativi e individuali, sia ridotta dal 10% al 5%. Questo beneficio, già in vigore per i lavoratori privati, viene ora esteso ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, promuovendo una maggiore equità retributiva, come:
- Premi legati al raggiungimento degli obiettivi: La detassazione si applica a somme correlate a miglioramenti documentabili nelle performance organizzative, con importi massimi definiti dalla contrattazione collettiva.
- Effetti in busta paga: L’applicazione dell’aliquota ridotta determina un incremento netto delle somme spettanti a coloro che, sulla base di specifici sistemi di valutazione, riescono a contribuire in modo significativo ai processi di efficientamento della PA.
- Estensione ai comparti pubblici: Tutti i livelli del pubblico impiego, dalla scuola alla sanità, dagli enti locali ai ministeri, potranno usufruire del beneficio, secondo modalità che saranno dettagliate nei rinnovi contrattuali e nelle relative direttive applicative.
L’obiettivo è duplice: incentivare la produttività collettiva e individuale e creare un ambiente di lavoro più motivante per il personale, in un’ottica di competitività interna ed esterna.
Il welfare statale potenziato: principali interventi e benefici previsto
Si punta a rafforzare anche l’impianto del welfare pubblico con misure mirate ad ampliare la protezione sociale e favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per i dipendenti statali.
Le principali novità del welfare riguardano:
- Congedi parentali rafforzati: Il periodo di congedo indennizzato viene ampliato, riconoscendo tre mesi complessivi con indennità all’80% entro il sesto anno di vita del figlio. Questo rappresenta un passo avanti rispetto agli anni precedenti e coinvolge un numero maggiore di lavoratori pubblici.
- Bonus asilo nido maggiorato: Per i dipendenti con figli nati dal 2024 e con ISEE inferiore a 40.000 euro, il contributo sale fino a 3.600 euro annui, con accesso indipendente dal numero di figli.
- Sostegno alla natalità: Confermato un bonus di 1.000 euro per ogni nuovo nato o adottato, destinato alle famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro. La misura proroga e potenzia i benefici economici già introdotti nelle precedenti leggi di bilancio.
- Esonero contributivo per madri lavoratrici: Introdotto uno sgravio contributivo riservato alle madri dipendenti statali con almeno due figli, esteso fino al decimo anno di età del figlio più piccolo e, dal 2027, fino al diciottesimo anno per chi ha tre o più figli.
- Ampliamento delle detrazioni fiscali: La soglia di detraibilità per le spese scolastiche nelle scuole paritarie è aumentata a 1.000 euro, contribuendo al sostegno dell’istruzione dei figli dei dipendenti pubblici.
Misura |
Beneficiari |
Importo |
Congedo parentale indennizzato |
Lavoratori statali genitori |
Fino a 3 mesi pagati all’80% |
Bonus asilo nido |
Famiglie ISEE < 40.000 euro |
Fino a 3.600 euro/anno |
Bonus nascita |
Famiglie ISEE < 40.000 euro |
1.000 euro/figlio |
Esonero contributivo mamme |
Madri con 2+ figli |
Sgravio contributivo fino a 18 anni (dal 2027 con 3 figli) |
Detrazioni scuole paritarie |
Tutti i lavoratori pubblici |
Fino a 1.000 euro/anno |
Nel frattempo,
i fringe benefit continuano a rappresentare una componente rilevante dell’integrazione al reddito nel settore pubblico secondo i limiti e le regole fissate dalla normativa vigente. Sono
confermate anche per il triennio fino al 2027 le soglie di esenzione fiscale delle componenti accessorie erogate sotto forma di beni e servizi:
- Esenzione fino a 1.000 euro per tutti i dipendenti pubblici
- Esenzione fino a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico
- Nei casi di primo impiego e trasferimento della residenza oltre 100 km, si applica una soglia speciale di esenzione fino a 5.000 euro l’anno, riferita a rimborsi di canoni di locazione e spese afferenti la casa.
L’elenco delle tipologie di benefit include:
- Buoni pasto, buoni carburante
- Auto aziendale ad uso promiscuo
- Assicurazione sanitaria integrativa
- Rimborsi per spese scolastiche e asili nido
- Dispositivi digitali per attività lavorativa
- Abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico
Le modalità di erogazione sono regolate da disposizioni nazionali e dalla contrattazione collettiva, che definisce l’inquadramento dei benefit e le loro modalità di fruizione.
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