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Nuovi aumenti stipendi per statali di Comuni, Province e Regioni. Di quanto saranno e da quando nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aumenti enti locali

Quali sono i nuovi aumenti che saranno pagati agli statali degli Enti Locali: nel frattempo, sono ancora in stallo le trattative per il rinnovo ufficiale del Ccnl

Quale nuovo aumento sarà riconosciuto agli statali di Comuni, Regioni e Province? Dopo le novità ufficiali decise per il contratto Ccnl degli Statali delle Funzioni Centrali, si continua a discutere dei rinnovi contrattuali per le altre categorie degli statali, a partire dagli impiegati negli Enti locali che non solo sono in attesa di modifiche ma per cui si prospettano anche nuovi aumenti di stipendi, che non dipendono però dal rinnovo del Ccnl. 

  • Via libera a nuovi aumenti per gli statali degli Enti Locali di Comuni, Province e Regioni
  • Ma si attende ancora il rinnovo ufficiale del contratto Ccnl

Via libera a nuovi aumenti per gli statali di Comuni, Province e Regioni. Importi e tempi

Gli statali degli Enti Locali si preparano a ricevere nuovi aumenti in busta paga e non dovuti al rinnovo contrattuale che incrementa le retribuzioni tabellari.

Si tratta di una novità dovuta all’intenzione del governo di sbloccare i fondi integrativi.

L’obiettivo è cercare di equiparare sempre di più le retribuzioni dei dipendenti di Comuni, Province e Regioni a quelle dei lavoratori della P.A. centrale, ma gli aumenti reali che si riceveranno dipenderanno, come spiegato, dalle condizioni di bilancio del singolo ente.

In generale, dovrebbero tradursi in qualche decina di euro in più in busta paga, attesi molto probabilmente per settembre-ottobre. 

A seconda dei costi del personale determinati negli ultimi rendiconti degli enti, potranno aumentare più o meno le voci accessorie delle retribuzioni dei dipendenti. 

In ogni caso, si tratta di aumenti che non saranno riconosciuti agli impiegati delle amministrazioni in dissesto o comunque in crisi finanziaria. 

La misura sembra rispondere alle richieste presentate qualche mese da Fp Cgil, per eliminare il gap tra le retribuzioni di chi lavora negli enti locali e gli altri settori pubblici. 

Ma si attende ancora il rinnovo ufficiale del contratto Ccnl

Nel frattempo, le trattative per il rinnovo contrattuale per gli statali impiegati in comuni, Regioni e Province sembrano ancora lontane dal concludersi.

I sindacati chiedono di aumentare le risorse destinate al rinnovo del Ccnl. Secondo la Cgil e la Uil hanno, i soldi stanziati per aumenti del 5,78% non sono sufficienti a recuperare tutta l’inflazione persa nei tre anni dal 2022 al 2024.

Stando a quanto proposto dal governo, infatti, gli incrementi salariali medi sarebbero differenti in base alle mansioni.

In particolare, per gli operatori di base, che svolgono compiti operativi quotidiani, si prevede un aumento mensile lordo di 111,45 euro; per gli operatori esperti, con ruoli più specializzati, sarebbe di 116,03 euro, mentre per gli istruttori, responsabili di attività tecniche e gestionali, si arriverebbe a 130,41 euro. 

Infine, per i funzionari e i dirigenti di livello più alto l’aumento sarebbe di 141,5 euro.

Le forze sociali chiedono anche di rimuovere i tetti alla spesa del personale proprio a partire da quelli sul salario accessorio, di prevedere risorse dedicate alla perequazione del trattamento economico del personale del comparto con quello degli altri settori pubblici.

Le richieste mirano anche a definire un piano straordinario di assunzioni e la proroga delle graduatorie per garantire continuità e implementazione dei servizi ai cittadini. 

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