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Certificazione Unica (CU) è ancora obbligatoria per le partite iva forfettarie? Facciamo chiarezza

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
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Non è più obbligatorio l’invio della Certificazione Unica ai contribuenti in regime forfettario: da quando scatta la novità e chiarimenti

Nel mese di marzo, i sostituti di imposta hanno dovuto trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche CU relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi per il periodo di imposta 2024. Tuttavia, una novità significativa introdotta dalla Riforma Fiscale riguarda l'abolizione dell'obbligo di trasmissione delle CU per i titolari di Partite Iva in regime forfettario. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le nuove disposizioni.

Eliminazione dell'obbligo di invio della CU ai forfettari, cosa prevede la normativa

Per i contribuenti in regime forfettario, il 2025 segna un cambiamento significativo: non riceveranno più le Certificazioni Uniche attestanti i compensi percepiti nell'anno precedente. Questa importante semplificazione deriva dall'articolo 3 del Decreto Legislativo n. 1/2024 (noto come Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali), che ha introdotto il comma 6-septies all'articolo 4 del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322.

La nuova disposizione stabilisce che, a decorrere dall'anno d'imposta 2024, i soggetti che corrispondono compensi ai contribuenti che applicano il regime forfettario (di cui all'articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190) o il regime fiscale di vantaggio (di cui all'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98) sono esonerati dagli adempimenti previsti dai commi 6-ter, 6-quater e 6-quinquies, ovvero dall'obbligo di rilascio della Certificazione Unica.

Motivazioni della cancellazione dell'obbligo: fatturazione elettronica e semplificazione

L'eliminazione dell'invio delle Certificazioni Uniche ai contribuenti in regime di tassazione agevolata deriva principalmente dall'introduzione dell'obbligo di emettere fatture elettroniche anche per i forfettari, entrato pienamente in vigore dal 1° gennaio 2024.

Grazie a questa innovazione, l'Agenzia delle Entrate può già monitorare tutti i compensi ricevuti dai professionisti in regime forfettario tramite il Sistema di Interscambio (SDI), senza necessità di ulteriori documenti certificativi. Come evidenziato dalla stessa Agenzia nella relazione di accompagnamento al Decreto Legislativo, poiché i flussi reddituali passano ora attraverso lo SDI, la certificazione risulta superflua.

Tempistiche di applicazione, quando scatta l'esonero

L'esonero dall'invio delle Certificazioni Uniche ai titolari di Partite Iva forfettarie sarà in vigore a partire dal 2025, in riferimento ai compensi percepiti nel 2024.

Questo significa che a marzo 2025, chi è in regime forfettario ha ricevuto l'ultima Certificazione Unica relativa ai compensi del 2024. Dal 2026 non riceverà più alcuna Certificazione Unica per i compensi ricevuti nel 2025, in quanto il nuovo sistema sarà pienamente operativo.

Le nuove scadenze per l'invio delle Certificazioni Uniche 2025

A partire dal 2025, i termini previsti per l'invio telematico delle CU vengono differenziati in tre scadenze distinte, in base alla tipologia di reddito certificato:

  • 17 marzo 2025: termine per la trasmissione delle Certificazioni Uniche relative a tutti i redditi dichiarabili con la dichiarazione precompilata, come redditi di lavoro dipendente, pensione e tutti i redditi (anche di lavoro autonomo occasionale) dichiarabili con il modello 730 2024 semplificato (ex precompilato). La scadenza originaria del 16 marzo è posticipata al 17 poiché nel 2025 il 16 marzo cade di domenica.
  • 31 marzo 2025: nuova scadenza dedicata per le CU contenenti esclusivamente redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell'esercizio di arte o professione abituale, come previsto dall'art. 2, comma 5, del D.Lgs. n. 108/2024.
  • 31 ottobre 2025: termine di presentazione del modello 770, per le CU relative ai redditi esenti o non dichiarabili con la precompilata.
Ricordiamo che la norma prevede un solo termine di consegna al percepente della Certificazione Unica, fissato al 16 marzo di ciascun anno (17 marzo nel 2025). Questo vale indipendentemente dalla tipologia di reddito certificato.

Vantaggi dell'abolizione dell'obbligo per sostituti d'imposta e contribuenti forfettari

L'eliminazione dell'obbligo di invio delle CU ai contribuenti in regime forfettario comporta numerosi benefici sia per i sostituti d'imposta che per i professionisti interessati:

Vantaggi per i sostituti d'imposta:

  • Riduzione degli adempimenti burocratici: non sarà più necessario predisporre e inviare le Certificazioni Uniche per i contribuenti forfettari
  • Risparmio di tempo: la semplificazione consente di dedicare meno risorse alle pratiche amministrative
  • Minor rischio di sanzioni: eliminando l'obbligo, si riduce il rischio di incorrere in errori o omissioni nella compilazione e trasmissione delle CU, che potrebbero comportare sanzioni

Vantaggi per i professionisti e le imprese in regime forfettario:

  • Semplificazione della gestione fiscale: non sarà più necessario ricevere e conservare le CU dai clienti
  • Monitoraggio più immediato dei compensi: grazie alla fatturazione elettronica, i dati relativi ai compensi saranno facilmente accessibili
  • Minore documentazione da gestire: con meno certificazioni da raccogliere per la dichiarazione dei redditi, la gestione documentale risulta più snella
È importante sottolineare che questa semplificazione interessa una platea molto ampia di contribuenti, considerando che i soggetti che beneficiano dei regimi fiscali agevolati sono circa 1,8 milioni.
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