Non è più obbligatorio l’invio della Certificazione Unica ai contribuenti in regime forfettario: da quando scatta la novità e chiarimenti
Nel mese di marzo, i sostituti di imposta hanno dovuto trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche CU relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi per il periodo di imposta 2024. Tuttavia, una novità significativa introdotta dalla Riforma Fiscale riguarda l'abolizione dell'obbligo di trasmissione delle CU per i titolari di Partite Iva in regime forfettario. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le nuove disposizioni.
Per i contribuenti in regime forfettario, il 2025 segna un cambiamento significativo: non riceveranno più le Certificazioni Uniche attestanti i compensi percepiti nell'anno precedente. Questa importante semplificazione deriva dall'articolo 3 del Decreto Legislativo n. 1/2024 (noto come Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali), che ha introdotto il comma 6-septies all'articolo 4 del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322.
La nuova disposizione stabilisce che, a decorrere dall'anno d'imposta 2024, i soggetti che corrispondono compensi ai contribuenti che applicano il regime forfettario (di cui all'articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190) o il regime fiscale di vantaggio (di cui all'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98) sono esonerati dagli adempimenti previsti dai commi 6-ter, 6-quater e 6-quinquies, ovvero dall'obbligo di rilascio della Certificazione Unica.
L'eliminazione dell'invio delle Certificazioni Uniche ai contribuenti in regime di tassazione agevolata deriva principalmente dall'introduzione dell'obbligo di emettere fatture elettroniche anche per i forfettari, entrato pienamente in vigore dal 1° gennaio 2024.
Grazie a questa innovazione, l'Agenzia delle Entrate può già monitorare tutti i compensi ricevuti dai professionisti in regime forfettario tramite il Sistema di Interscambio (SDI), senza necessità di ulteriori documenti certificativi. Come evidenziato dalla stessa Agenzia nella relazione di accompagnamento al Decreto Legislativo, poiché i flussi reddituali passano ora attraverso lo SDI, la certificazione risulta superflua.
L'esonero dall'invio delle Certificazioni Uniche ai titolari di Partite Iva forfettarie sarà in vigore a partire dal 2025, in riferimento ai compensi percepiti nel 2024.
Questo significa che a marzo 2025, chi è in regime forfettario ha ricevuto l'ultima Certificazione Unica relativa ai compensi del 2024. Dal 2026 non riceverà più alcuna Certificazione Unica per i compensi ricevuti nel 2025, in quanto il nuovo sistema sarà pienamente operativo.
A partire dal 2025, i termini previsti per l'invio telematico delle CU vengono differenziati in tre scadenze distinte, in base alla tipologia di reddito certificato:
L'eliminazione dell'obbligo di invio delle CU ai contribuenti in regime forfettario comporta numerosi benefici sia per i sostituti d'imposta che per i professionisti interessati: