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Nuovi bonus e incentivi a fondo perduto regionali per sostituzione stufe e caldaie nel 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Incentivi anche la sostituzione delle ca

Il Conto Termico un meccanismo di incentivazione finalizzato alla sostituzione degli impianti a biomasse con apparecchiature di ultima generazione.

Il riscaldamento a biomasse è promosso mediante l'impiego di stufe e caldaie certificate a basse emissioni al fine di combinare l'efficienza energetica con il miglioramento della qualità dell'aria. Questo approccio ha generato iniziative da parte delle autorità locali volte a favorire la sostituzione di vecchie stufe a legna o a pellet con sistemi più efficienti, offrendo contributi a fondo perduto.

Questii finanziamenti sono una integrazione rispetto ai rimborsi garantiti dal Conto Termico del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Ecco le opportunità per gli ultimi mesi del 2024 e per il 2024 fino a esaurimento:

  • Come funzionano i nuovi bonus per sostituzione stufe 2024
  • Ci sono incentivi anche la sostituzione delle caldaie

Come funzionano i nuovi bonus per sostituzione stufe 2024

La Regione Emilia Romagna promuove la sostituzione di apparecchiature di riscaldamento obsoleti, come camini, stufe e caldaie a biomassa, notoriamente inquinanti, con nuovi sistemi di riscaldamento. Questi incentivi possono coprire completamente i costi dell'operazione. L'obiettivo principale di questa iniziativa è l'aumento dell'efficienza energetica e il conseguente miglioramento della qualità dell'aria. Gli interessati possono presentare domanda entro il 31 dicembre 2024 attraverso la piattaforma telematica della Regione. Questi fondi sono finalizzati alla sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa, compresi camini aperti, stufe a legna/pellet e caldaie a legna/pellet con una potenza inferiore o uguale a 35 kW e con una classificazione emissiva fino a 4 stelle, sostituendoli con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

Nella Provincia autonoma di Trento ci sono a disposizione 4,700 milioni di euro per interventi di rimpiazzo di obsoleti impianti alimentati a biomassa con sistemi di generazione di calore a emissioni zero o con nuovi impianti a biomassa dotati di certificazione ambientale. Questo incentivo comprenderà anche il necessario adeguamento della canna fumaria, ma è consentita la presentazione di una sola domanda per singolo immobile. I beneficiari saranno i residenti nella struttura che ospita l'impianto, indipendentemente dalla proprietà dell'abitazione. L'incentivo a fondo perduto può raggiungere un massimo di 5.000 euro, variando in base al tipo di impianto installato, e sarà aggiuntivo al rimborso fornito attraverso il Conto Termico.

Il Bonus Camini Lombardia 2024 è un meccanismo di credito d'imposta istituito dalla Regione Lombardia, mirato a incentivare i residenti a sostituire i propri camini, stufe e caldaie alimentati a legna o pellet, obsoleti, con moderni impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica, come camini classificati a 5 stelle o pompe di calore. L'obiettivo primario di questa iniziativa è l'ottimizzazione dell'efficienza energetica nelle abitazioni familiari e la conseguente riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il Bonus Camini 2024 è rivolto ai residenti delle aree pianeggianti della Lombardia, i cui comuni di riferimento sono elencati nel bando d'iscrizione.

Per il bando stufe della Regione Umbria, i residenti con un Isee fino a 75.000 euro possono presentare richiesta per un massimo di due immobili. L'importo dell'incentivo aggiuntivo al Conto Termico varierà in base all'area di installazione e all'Isee, con un massimale tra 2.000 e 5.000 euro, a seconda del tipo di impianto a biomassa installato. Le categorie di incentivo comprendono 2.000 o 3.000 euro per le nuove stufe a quattro o cinque stelle, 3.000 o 4.000 euro per i termocamini, e 4.000 o 5.000 euro per la sostituzione di caldaie a biomasse con modelli più efficienti e meno inquinanti. Le famiglie con un Isee fino a 30.000 euro e i residenti nelle zone più disagiate possono ottenere un incentivo fino al 95% dei costi. Un milione di euro è destinato alle domande di incentivazione entro la fine dell'anno, e il programma di incentivi continuerà anche nel 2024 e nel 2025, con stanziamenti rispettivamente di 2,5 milioni e due milioni di euro.

La Regione Veneto ha ratificato un nuovo avviso pubblico volto a promuovere la sostituzione di sistemi di riscaldamento domestico che operano tramite biomassa legnosa (quali legna, pellet o cippato) e che possiedono una potenza nominale inferiore a 35 kW. Tra le modifiche apportate per il 2024, vi è la possibilità di acquisire anche pompe di calore elettriche con una potenza massima anch'essa inferiore o uguale a 35 kW. L'iniziativa è indirizzata ai residenti privati situati nel territorio regionale, con un livello di reddito familiare che non superi i 50.000 euro. Il contributo offerto dalla Regione costituisce un complemento all'incentivo assegnato dal GSE, calcolato in base alla situazione economica familiare (come fattore principale) e tenendo conto delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo sistema di riscaldamento. Il contributo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

Ci sono incentivi anche la sostituzione delle caldaie

Esiste la possibilità di sostituire una caldaia risparmiando denaro in previsione dell'inverno, ma gli incentivi sono nazionali. Nonostante i recenti cambiamenti in tema di Superbonus, ci sono ancora molte agevolazioni fiscali disponibili per l'acquisto di un nuovo sistema di riscaldamento. Una caldaia nuova può generare un risparmio significativo (fino al 30%) sulle spese di riscaldamento.

Il bonus caldaie rientra tra le agevolazioni previste dall'Ecobonus ed è destinato a coloro che acquistano impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A o superiore, insieme alla messa a punto del sistema di distribuzione. Questi interventi non solo migliorano le prestazioni energetiche, ma contribuiscono anche a ridurre l'inquinamento atmosferico. In questo caso, è prevista una detrazione del 50% e la richiesta può essere presentata entro il 31 dicembre 2024, includendo le spese di smontaggio e montaggio.

Esiste anche un Ecobonus al 65% per la sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica avanzati. Il Conto Termico consente di ottenere un bonus del 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con pompe di calore e l'installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria.

È possibile richiedere il bonus caldaia anche se si sta già usufruendo del Superbonus al 90%, purché la sostituzione della caldaia comporti un miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica e sia effettuata contemporaneamente a lavori edilizi ammissibili. Questi interventi sono applicabili anche durante una ristrutturazione ed è possibile includerli in lavori di manutenzione straordinaria grazie alla detrazione del 50%. A differenza dell'Ecobonus, questa opzione permette di ottenere il bonus anche per la prima installazione, senza acquistare sistemi di termoregolazione avanzati.

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