Il nuovo decreto sicurezza introduce regole su sfratti e occupazioni abusive, limiti ai ricongiungimenti, permesso di soggiorno a punti, nuove misure contro le baby gang.
Il contesto in cui nasce l'aggiornamento normativo in materia di sicurezza 2025 è caratterizzato dall'incremento delle richieste di maggiore sicurezza urbana e dall'attenzione ai fenomeni di illegalità diffusa come le occupazioni abusive e le attività illecite di gruppi giovanili. L'iniziativa poggia su un confronto serrato tra gli esponenti di governo, con particolare impulso del Ministero dell'Interno, volto a bilanciare esigenze di tutela dei cittadini, proprietari di immobili e agenti delle forze dell'ordine.
L'obiettivo è rafforzare la risposta dello Stato nei confronti dei comportamenti che mettono a rischio la serenità pubblica, limitarne le ripercussioni sociali e garantire un percorso più equo e veloce nelle procedure relative agli immobili e all'immigrazione. Si mira a incrementare la tutela degli agenti, introducendo strumenti volti a ridurre l'esposizione a rischi processuali in caso di interventi particolarmente delicati. L'approccio adottato si fonda sulla volontà di offrire strumenti normativi adeguati sia per contrastare fenomeni di degrado urbano sia per promuovere una convivenza più sicura, con un'attenzione puntuale alla salvaguardia dei diritti individuali e collettivi.
Tra le innovazioni proposte c'è l'intervento sulle procedure di sfratto e la gestione delle occupazioni abusive. Precedenti interventi normativi si erano focalizzati principalmente sulle sole abitazioni principali, rendendo più rapida la riconsegna agli aventi diritto. Con il nuovo decreto, l'estensione delle disposizioni interessa ogni tipologia di proprietà privata, senza distinzione tra prima casa e altri immobili.
Il rafforzamento degli strumenti a tutela dei titolari degli immobili si traduce nell'istituzione di una nuova Autorità per l'esecuzione degli sfratti, collocata sotto la responsabilità del Ministero della Giustizia. Questa nuova entità assicurerà una maggiore snellezza dei procedimenti, dando la possibilità ai proprietari di rivolgersi direttamente all'Autorità per attivare lo sgombero delle abitazioni indebitamente occupate.
Le misure annunciate riguardano:
L'aggiornamento dell'impianto legislativo in materia di ricongiungimenti familiari e soggiorno riguarda aspetti critici legati alla gestione dei flussi migratori e all'integrazione. Una delle novità consiste nella limitazione ai soli coniugi e figli minori della possibilità di ottenere il ricongiungimento familiare. Risulteranno pertanto esclusi i figli maggiorenni non a carico e altri parenti, con un impatto diretto sul tessuto delle famiglie migranti presenti in Italia.
Sul versante del permesso di soggiorno, viene introdotto un innovativo sistema a punti, in linea con modelli adottati in altri Paesi europei. Con questo meccanismo:
Questi interventi, orientati ad un maggiore controllo e sulla piena aderenza alle disposizioni di legge in materia di permessi di soggiorno e ricongiungimenti, si inseriscono anche in un quadro di rafforzamento complessivo della disciplina degli ingressi e delle permanenze sul territorio.
Il tema delle baby gang ha acquisito rilevanza crescente nel dibattito pubblico, soprattutto alla luce dei ripetuti episodi che hanno visto gruppi di minorenni protagonisti di reati contro il patrimonio e la persona. Nel quadro del nuovo decreto, sono introdotte disposizioni specifiche con riguardo ai minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni.
In caso di illeciti attribuibili a questa fascia d'età, il questore sarà chiamato a rivolgere un ammonimento formale ai genitori dei minori coinvolti. Qualora le condotte siano particolarmente gravi o reiterate, alle famiglie potrà essere comminata una sanzione pecuniaria. Con questa previsione si intende rafforzare il coinvolgimento delle famiglie nella prevenzione della recidiva e indurre una partecipazione più attiva all'educazione dei giovani.
Ulteriori novità rilevanti riguardano la procedibilità d'ufficio per alcuni reati tipicamente associati alle baby gang, come furti e borseggi. Questa modifica consentirà alle autorità di perseguire i responsabili anche in assenza di denuncia da parte della vittima.
Per una panoramica sintetica delle misure:
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Misura |
Destinatari |
Obiettivi |
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Ammonimento ai genitori |
Famiglie di minori 12-14 anni |
Responsabilizzazione e prevenzione |
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Sanzioni economiche |
Genitori di rei recidivi |
Disincentivo alle condotte illecite |
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Procedibilità d'ufficio per alcuni reati |
Giovani tra 12 e 14 anni |
Rapidità e certezza della punizione |
Questo pacchetto di misure è orientato a rafforzare il presidio educativo delle famiglie e la repressività nei confronti delle infrazioni che coinvolgono soggetti in età adolescenziale, con l'obiettivo di contrastare il disagio sociale alla radice.
L'esperienza degli ultimi anni ha mostrato casi in cui gli agenti, intervenendo anche in situazioni di estremo pericolo, si sono trovati oggetto di procedimenti giudiziari automatici, soprattutto in caso di esiti gravi come il ferimento o la morte di soggetti durante operazioni di mantenimento dell'ordine.
Nel nuovo impianto normativo si prevede l'introduzione di una disciplina che intenda evitare l'automatismo dell'iscrizione dell'agente nel registro degli indagati, valutando in modo più approfondito il contesto operativo e fornendo quindi maggiore protezione giuridica in casi di legittima difesa condotta in servizio.
Le linee guida di queste nuove disposizioni sono:
L'approccio scelto, sottoposto nei prossimi giorni al vaglio parlamentare, si prefigge di raggiungere un equilibrio tra l'imprescindibile responsabilità degli agenti e la necessità di proteggere chi agisce in sintonia con lo spirito del servizio pubblico.