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Obesità, riconosciuta come malattia in Italia per legge. Le condizioni definite e le conseguenze su sanità, bonus sociali e lavoro

di Marcello Tansini pubblicato il
Obesita riconosciuta malattia italia

L'Italia ha approvato una legge che riconosce l’obesità come una vera e propria malattia progressiva e recidivante: è il primo Paese al mondo ad averlo fatto. Cosa potrebbe cambiare

L'Italia è il primo Paese al mondo che approva una legge che riconosce l'obesità come una vera e propria malattia, segnando una svolta storica. La normativa approvata riconosce l’obesità come una malattia cronica, progressiva e recidivante, intervenendo non solo sul piano sanitario ma anche su quello sociale e lavorativo. Si tratta di una risposta concreta a un fenomeno che interessa circa sei milioni di cittadini adulti, a cui si aggiunge un'ampia percentuale di bambini e adolescenti. 

Cosa prevede la nuova legge: misure, fondi e programmi nazionali

La nuova normativa introduce un pacchetto integrato di interventi rivolti alla gestione multidisciplinare dell’obesità, investendo in prevenzione, cura, inclusione sociale, informazione e monitoraggio scientifico. Il programma nazionale punta soprattutto su prevenzione, cura e inclusione sociale, finanziato con risorse crescenti (da 700.000 euro nel 2025 a 1,2 milioni di euro annui dal 2027), sancisce la priorità delle azioni integrate sulla popolazione, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili quali bambini e adolescenti.

La quota di finanziamento destinata alle Regioni verrà stabilita tramite appositi decreti ministeriali dopo concertazione con la Conferenza Stato-Regioni. Le misure approvate riguardano:

  • Accesso alle prestazioni sanitarie: i cittadini con diagnosi di obesità hanno diritto a usufruire delle prestazioni previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), favorendo un approccio omogeneo nella presa in carico su tutto il territorio nazionale. In merito serve fare una precisione: l’obesità non è stata inserita ancora nei livelli essenziali di assistenza ma è prevista la possibilità per l’erogazione, ai soggetti affetti da obesità, delle prestazioni comprese nei Lea.
  • Centri specialistici e programmi integrati: istituzione di centri specialistici regionali, collegati a reti universitarie e di ricerca, per la diagnosi e la gestione multidisciplinare della malattia.
  • Campagne di prevenzione: promozione di attività di informazione, campagne di educazione alimentare e motoria con particolare focus sulle scuole, e sostegno all’allattamento al seno.
  • Inclusione sociale: rafforzamento delle politiche di accessibilità e partecipazione nelle attività scolastiche, lavorative e sportive per le persone colpite dalla patologia.
  • Formazione professionale: 400.000 euro annui destinati alla formazione e aggiornamento di personale sanitario, studenti universitari e pediatri.
  • Monitoraggio: istituzione dell’Osservatorio Nazionale presso il Ministero della Salute, con compiti di monitoraggio e relazione periodica al Parlamento.

Programmi di prevenzione e inclusione sociale

Il provvedimento investe in prevenzione attraverso programmi sistematici nelle scuole primarie e secondarie, ideati per promuovere stili di vita salubri, sport e alimentazione corretta. La sensibilizzazione passa anche tramite campagne informative rivolte a famiglie e comunità, rendendo consapevoli i cittadini delle cause, dei rischi e delle strategie efficaci per limitare l’insorgere dell’obesità. In ambito scolastico, sono programmate attività extracurriculari sportive e didattiche, integrate da interventi per limitare la pubblicità di cibi poco salutari destinati ai minori. In generale si punta a:
  • Sostegno all’allattamento al seno come misura preventiva precocissima
  • Informazione sulla corretta alimentazione e la promozione dell’attività fisica
  • Iniziative di inserimento scolastico, lavorativo e sportivo-ricreativo delle persone con obesità
  • Coinvolgimento attivo di medici di base, pediatri, farmacie e enti locali nelle iniziative territoriali

Formazione, Osservatorio nazionale e monitoraggio

Lo sviluppo professionale e la formazione continua del personale sanitario sono assicurati tramite fondi dedicati, rendendo disponibili corsi per studenti universitari, pediatri, medici di base e personale del SSN. L’istituzione dell’Osservatorio per lo Studio dell’Obesità (OSO) presso il Ministero della Salute avrà la funzione di monitorare il rispetto e l'efficacia delle misure adottate, fornendo relazioni annuali al Parlamento e suggerendo adeguamenti sulla base delle più recenti evidenze scientifiche e dei dati epidemiologici.

Le condizioni per il riconoscimento: quando l’obesità è considerata malattia

Affinché l’obesità venga riconosciuta come malattia ai sensi della normativa italiana, è necessario che siano soddisfatti alcuni criteri clinici risultanti da valutazioni specialistiche. In particolare, il parametro di riferimento utilizzato è l’indice di massa corporea (BMI), che per l’età adulta definisce l’obesità con valori superiori a 30. Sono, inoltre, valutati la presenza e la gravità delle complicanze correlate, come patologie metaboliche, cardiovascolari o respiratorie, e la durata nel tempo della condizione. I criteri per il riconoscimento dell'obesità sono dunque i seguenti:

  • Indice di massa corporea (BMI) superiore a soglie cliniche predeterminate
  • Presenza di comorbidità (diabete tipo 2, ipertensione, apnea notturna, ecc.)
  • Fallimento o inefficacia di interventi preventivi, nutrizionali e comportamentali
  • Accertamento medico specialistico presso centri autorizzati

Implicazioni sanitarie, socio-economiche e lavorative: aiuti, bonus e diritto alle cure

L’impatto della nuova normativa interessa molteplici ambiti, generando benefici significativi per la salute pubblica e la qualità della vita delle persone coinvolte. Dal punto di vista sanitario, ci saranno nuove agevolazioni che probabilmente presto porteranno anche all’inclusione dell'obesità nei LEA. Per quanto riguarda inclusione sociale, con eventuale riconoscimento di bonus e aiuti, e lavorativa si punta a raggiungere i seguenti obiettivi:
  • Diritto all’accesso gratuito o agevolato alle prestazioni sanitarie (diagnosi, terapie, interventi chirurgici dove indicato)
  • Possibilità di esenzione ticket nei casi di particolare gravità
  • Bonus sociali regionali e nazionali per l’inclusione e l’accessibilità a servizi e ambienti scolastici e di lavoro
  • Eventuali novità per la malattia a lavoro nei casi di obesità
  • Inserimento prioritario in percorsi di reinserimento lavorativo e sociale
  • Interventi di sostegno su base comunale e regionale, in particolare per l’adattamento di ambienti scolastici e lavorativi.
Ambito Misure previste
Sanità LEA, accesso cure multidisciplinari, esenzione ticket
Lavoro Sostegno a reinserimento, adattamenti, contrasto discriminazioni
Sociale Bonus regionali inclusione, programmi scolastici e comunitari