Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Aumento stipendi per dipendenti enti locali e comuni nel 2026 con il nuovo Fondo Enti locali in Manovra Finanziaria

di Marcello Tansini pubblicato il
Aumento stipendi 2026 Fondo Enti locali

Arriva in Manovra Finanziaria 2026 il Fondo per gli Enti locali per colmare la differenza retributiva tra i dipendenti delle funzioni locali e i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche.

La Manovra Finanziaria 2026 segna una svolta per i dipendenti degli enti locali italiani grazie all’istituzione di un Fondo dedicato all’incremento degli stipendi. Tale fondo è stato concepito con l’intento di ridurre le disparità retributive tra il personale delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, e i dipendenti delle amministrazioni centrali. Il nuovo Fondo offre risorse finanziarie non solo per il mero adeguamento salariale, ma anche per il riequilibrio tra le diverse categorie pubbliche, garantendo una valorizzazione adeguata del lavoro svolto a livello territoriale.

Il contesto: contratti, rinnovi e situazione attuale degli stipendi negli enti locali

Il quadro attuale delle retribuzioni negli enti locali si caratterizza per la mancata conclusione dei rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024, con il contratto precedente rimasto in vigore. Questa situazione ha determinato una stagnazione degli stipendi, accentuata dall’aumento del costo della vita degli ultimi anni.

Le sigle sindacali, in particolare CGIL e UIL, hanno più volte ribadito la necessità di uno stanziamento adeguato che tenga conto del divario tra l’inflazione effettiva, dal 2022 al 2024 valutata attorno al 14%, e la proposta governativa di un incremento del 6%. Un allineamento pieno alle richieste comporterebbe costi insostenibili per i bilanci pubblici, stimati in oltre 30 miliardi di euro per la sola pubblica amministrazione. Il risultato è che:

  • Circa 1,5 milioni di dipendenti sono interessati: si tratta di lavoratori di Regioni, Province autonome, Comuni, Città Metropolitane e Camere di commercio.
  • L’assenza di un accordo per il triennio 2022-2024 ha influito negativamente sul morale e sul potere d’acquisto del personale.
  • Le progressioni di carriera, anche senza titolo universitario, restano temporaneamente possibili per gli enti locali fino al 2025, con il rischio di possibili disparità di trattamento.

Le novità della Manovra Finanziaria 2026: obiettivi e funzionamento del Fondo Enti Locali

La Manovra 2026 introduce importanti innovazioni, con l’obiettivo primario di riequilibrare i trattamenti economici tra impiegati di enti locali e amministrazioni centrali. Secondo i numeri emersi, infatti, tra la retribuzione lorda annua media di un dipendente comunale e di un ministeriale c’è un gap di circa il 23%. In numeri assoluti sono circa 8.000 euro.

Il Fondo rappresenta una dotazione aggiuntiva destinata alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata. La misura, promossa dal ministro Zangrillo, permette di destinare risorse maggiori al salario accessorio e di colmare progressivamente il divario con i colleghi dei ministeri. Gli obiettivi sono:

  • Ridurre le disparità retributive grazie ad una dotazione dedicata alla perequazione salariale
  • Incentivare la produttività premiando merito e competenze attraverso aumenti accessori e premi legati agli obiettivi
  • Garantire la sostenibilità degli incrementi salariali, salvaguardando gli equilibri di finanza pubblica
Il Fondo prevede anche una quota perequativa proposta dal Ministero della Pubblica Amministrazione, utile in particolare ai Comuni che manifestano maggiori difficoltà finanziarie. 

Risorse disponibili: quanti soldi per l’aumento degli stipendi dei dipendenti degli enti locali

L’aumento delle risorse per il Fondo Enti locali nella Manovra 2026 è uno degli aspetti più attesi, dato che sull’ammontare effettivo si gioca la reale efficacia degli aumenti. Secondo le previsioni, l’incremento delle disponibilità dovrebbe raggiungere un importo compreso tra 100 e 150 milioni di euro come dotazione iniziale per il fondo perequativo, destinato in particolare agli enti locali con maggiori carenze di bilancio. La tabella che segue sintetizza le principali voci di finanziamento:

Voce di Finanziamento Importo Stimato
Fondo perequativo (prima dotazione) 100-150 milioni €
Incremento fondo risorse decentrate (tetto 48%) Variabile, fino a diverse centinaia di milioni di euro
Stanziamenti contrattuali 2025/27 Aumenti programmati 190-280 €/mese a regime

Le risorse sarebbero destinate alle amministrazioni locali per valorizzare le persone e il loro lavoro. 

Incrementi salariali previsti: una tantum e aumenti a regime dal 2026

Le misure previste determinano un duplice effetto sulla busta paga dei dipendenti degli enti locali. In primo luogo, con la chiusura delle trattative del ciclo contrattuale 2022-2024, è stata prospettata l’erogazione di un’indennità una tantum di circa 2.500 euro in arretrati.

In secondo luogo, la nuova contrattazione nazionale per il triennio 2025-2027 prevede incrementi strutturali, con un aumento mensile medio stimato tra i 190 e i 230 euro nel 2026, che salirà progressivamente fino a circa 280 euro al mese dal 2027. Gli incrementi sono così strutturati:

  • Indennità di vacanza contrattuale a partire dal 2025 (0,6% e poi 1% della retribuzione tabellare)
  • Incremento stipendiale annuo cumulato per il triennio 2025-2027 pari al 5,4%
  • Perequazione salariale con fondi mirati agli enti in maggiore difficoltà.
Dunque, il risultato delle nuove proposte economiche per i dipendenti di enti locali e comuni sarebbe quello di avere subito 2.500 euro di arretrati e 190 euro lordi mensili di aumenti per quest’anno e che poi salirebbero a 230 euro il prossimo anno e a 280 euro a regime.

 

Leggi anche