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Opzione Donna 2025, spiegazioni, chiarimenti ed esempi su requisiti, domanda e tempi liquidazione in circolari INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
opzione donna inps

Quali sono i chiarimenti ufficiali forniti dall’ultima circolare INPS per andare in pensione anticipata nel 2025 con Opzione donna

L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato la circolare 59 del 3 maggio 2024 con le istruzioni dettagliate per l'accesso alla pensione anticipata femminile nota come Opzione Donna 2025. Questo strumento previdenziale consente alle lavoratrici di ritirarsi anticipatamente dal mondo del lavoro rispetto ai requisiti ordinari, applicando però il calcolo interamente contributivo all'assegno pensionistico. Esaminiamo insieme i dettagli, i requisiti necessari, le modalità di presentazione della domanda e le tempistiche previste per la liquidazione della prestazione secondo le ultime disposizioni INPS.

Requisiti per accedere a Opzione Donna 2025, i chiarimenti dell'INPS

La recente circolare dell'INPS ha confermato che possono accedere al pensionamento anticipato tramite Opzione Donna 2025 le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2025, abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni e un'età anagrafica di almeno 61 anni.

Questo regime previdenziale agevolato non è accessibile a tutte le lavoratrici, ma è stato riservato a specifiche categorie che si trovano in situazioni di particolare necessità. In particolare, l'INPS ha precisato che Opzione Donna 2025 è destinata a:

  • Lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa;
  • Donne che assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge, la parte dell'unione civile, un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente;
  • Lavoratrici con riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, almeno al 74%.

Riduzione dei requisiti anagrafici per le madri

Un aspetto significativo chiarito dall'Istituto previdenziale riguarda le agevolazioni previste per le madri. Il requisito anagrafico standard di 61 anni può essere ridotto in base al numero di figli:
  • Donne senza figli: requisito anagrafico di 61 anni;
  • Donne con un figlio: possibilità di accesso alla pensione anticipata a 60 anni;
  • Donne con due o più figli: ulteriore riduzione del requisito anagrafico a 59 anni.
È importante sottolineare che, indipendentemente dall'età anagrafica richiesta, resta invariato il requisito contributivo minimo di 35 anni per tutte le categorie di beneficiarie.

Procedura di presentazione della domanda per Opzione Donna 2025

L'INPS ha indicato diverse modalità attraverso cui le lavoratrici interessate possono presentare la domanda per accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna 2025:

  • Modalità online: direttamente sul sito ufficiale dell'INPS, accedendo tramite le credenziali digitali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Il percorso da seguire è: Pensione e Previdenza ? Domanda di pensione ? Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci;
  • Call center INPS: contattando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile, a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico);
  • Intermediari abilitati: rivolgendosi ai servizi di assistenza offerti da CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o Patronati presenti sul territorio nazionale.
È consigliabile, prima di presentare la domanda, verificare attentamente di soddisfare tutti i requisiti richiesti e preparare la documentazione necessaria a supporto della richiesta, specialmente per quanto riguarda la certificazione dello status che dà diritto all'accesso a questa misura (invalidità, caregiver, ecc.).

Tempistiche di liquidazione e calcolo della pensione

Un elemento cruciale da considerare quando si valuta l'accesso a Opzione Donna 2025 riguarda le modalità di calcolo dell'assegno pensionistico e le tempistiche di liquidazione:

Metodo di calcolo contributivo

La pensione con Opzione Donna viene liquidata esclusivamente con il calcolo contributivo, anche per i periodi che ricadrebbero nel sistema retributivo o misto. Questo aspetto rappresenta il principale "costo" di questa misura, poiché il calcolo contributivo può comportare una riduzione dell'importo pensionistico fino al 25-30% rispetto al calcolo retributivo, a seconda della storia contributiva della lavoratrice.

È pertanto consigliabile, prima di optare per questa soluzione, richiedere una simulazione dell'assegno pensionistico per valutare l'impatto economico di questa scelta.

Finestre mobili e decorrenza della pensione

Le lavoratrici che soddisfano i requisiti per Opzione Donna 2025 non possono ricevere immediatamente il trattamento pensionistico. La normativa prevede infatti l'applicazione delle cosiddette "finestre mobili", ovvero periodi di attesa tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva decorrenza della pensione:

  • Lavoratrici dipendenti: finestra di 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti;
  • Lavoratrici autonome: finestra di 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.
Ad esempio, una lavoratrice dipendente che matura i requisiti il 15 marzo 2025 potrà percepire il primo assegno pensionistico a partire dal 1° aprile 2026.

Esempi pratici di accesso a Opzione Donna 2025

Per comprendere meglio l'applicazione pratica di questa misura, consideriamo alcuni esempi concreti:

Esempio 1: Lavoratrice con invalidità

Maria, nata il 10 giugno 1965, dipendente del settore privato con un'invalidità civile riconosciuta del 75% e 35 anni di contributi maturati a gennaio 2025, compie 60 anni nel 2025 e ha un figlio. Grazie alla riduzione prevista per le madri con un figlio, può accedere a Opzione Donna 2025 poiché soddisfa sia il requisito anagrafico ridotto (60 anni) sia quello contributivo. Considerando la finestra mobile di 12 mesi, potrà ricevere il primo assegno pensionistico a febbraio 2026.

Esempio 2: Caregiver familiare

Anna, nata il 5 marzo 1964, lavoratrice autonoma con 36 anni di contributi a maggio 2025, assiste da più di un anno il coniuge con handicap grave certificato ai sensi della legge 104/92. Compiendo 61 anni nel 2025 e soddisfacendo il requisito di caregiver da almeno sei mesi, può accedere a Opzione Donna. Tuttavia, essendo una lavoratrice autonoma, dovrà attendere la finestra di 18 mesi e potrà quindi ricevere la pensione a partire da dicembre 2026.

Esempio 3: Lavoratrice di azienda in crisi

Francesca, nata il 20 dicembre 1965, licenziata da un'azienda per la quale è attivo un tavolo di crisi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha maturato 35 anni di contributi a ottobre 2025. Avendo due figli, può accedere a Opzione Donna con il requisito anagrafico ridotto a 59 anni (che compirà nel 2024). Considerando la finestra di 12 mesi, potrà ricevere il primo assegno pensionistico a novembre 2026.

Documentazione necessaria per la domanda di Opzione Donna 2025

Per presentare correttamente la domanda di pensionamento tramite Opzione Donna 2025, è necessario allegare specifica documentazione a seconda della categoria di appartenenza:

  • Per le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi: documentazione attestante lo stato di crisi aziendale e l'esistenza del tavolo di confronto presso la struttura competente;
  • Per le caregiver: certificazione attestante la situazione di handicap grave della persona assistita ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 104/1992, documentazione comprovante il rapporto di parentela o affinità e la convivenza ove richiesta, nonché l'attestazione del periodo di assistenza di almeno sei mesi;
  • Per le lavoratrici con invalidità: verbale della Commissione medica dell'ASL competente che attesti la riduzione della capacità lavorativa in misura almeno pari al 74%.
L'INPS raccomanda di presentare documentazione completa e aggiornata per evitare ritardi nell'elaborazione della domanda o possibili respingimenti per carenza documentale.