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Pagamento pensioni vecchiaia, reversibilità e invalidità in ritardo a Gennaio 2024 ma con aumento

di Marianna Quatraro pubblicato il
pagamenti pensioni gennaio

Slittano i pagamenti delle pensioni di gennaio 2024 e saranno in ritardo di qualche giorno ma con nuovi aumenti per tutti

Perchè il pagamento delle pensioni vecchiaia, reversibilità e invalidità è in ritardo a Gennaio 2024? Si preparano ad essere pagate le pensioni di gennaio del nuovo anno, pagamenti che avverranno in ritardo ma che porteranno nuovi aumenti per gli importi percepiti.

  • Perché le pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità sono pagate in ritardo a Gennaio 2024 
  • Quali aumenti si attendono su pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità a Gennaio 2024 

Perché le pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità sono pagate in ritardo a Gennaio 2024 

I pagamenti delle pensioni, di vecchiaia, reversibilità e invalidità, avvengono generalmente il primo giorno di ogni mese, o meglio, il primo giorno bancabile del mese, per poste (dal lunedì al sabato) e banche (dal lunedì al venerdì).

Se il primo del mese coincide con un giorno di festa e non bancabile, il pagamento delle pensioni viene rimandato al primo giorno bancabile. Considerando che il primo gennaio 2024 è un giorno di festa, il pagamento avverrà con qualche giorno di ritardo.

Il pagamento delle pensioni di gennaio 2024 non è in programma, però, martedì 2 gennaio, perché, secondo le norme in vigore, il primo mese dell’anno le pensioni vengono pagate il secondo giorno bancabile del mese, che nel 2024 è mercoledì 3 gennaio. Ciò significa che chi riceve il pagamento delle pensioni con accredito su conto corrente in banca o alla Posta, riceverà la propria pensione il 3 gennaio.

Chi ritira, invece, in contanti la propria pensione allo sportello postale, potrà farlo a partire da mercoledì 3 gennaio 2024 se il cognome inizia per A, B o C, mentre per gli altri le date di pagamento della pensione da ricordare sono le seguenti:

  • giovedì 4 gennaio dalla D alla K;
  • venerdì 5 gennaio dalla L alla P;
  • lunedì 8 gennaio dalla Q alla Z.

Quali aumenti si attendono su pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità a Gennaio 2024 

L’attesa, però, per alcuni pensionati varrà la pena, come si suol dire. Scatta, infatti, da gennaio 2024 la rivalutazione delle pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità che porterà nuovi aumenti sui trattamenti mensili di tutti i pensionati. O, forse, quasi tutti. 

La nuova rivalutazione annua 2024 delle pensioni avverrà su tasso provvisorio del 5,4% ma gli aumenti non saranno pieni per tutti e alcuni pensionati riceveranno aumenti più bassi delle aspettative. 

La rivalutazione delle pensioni 2024, come già accaduto nel 2023, sarà calcolata su percentuali differenti in base all’importo di pensione percepito e l’aumento sarà pieno solo per chi percepisce pensioni più basse fino a 4 volte il minimo Inps, cioè per pensioni fino a circa 2.200 euro lordi mensili.

Per le pensioni di importi superiori, la rivalutazione sarà parziale. In particolare, per il 2024 le percentuali di rivalutazione delle pensioni saranno piene, del 100%, solo per gli importi fino a 4 volte il minimo, fino a 2,272,76 euro lordi mensili e poi del:

  • 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo, da 2,271,76 euro fino a 2.839,70 euro lordi mensili;
  • 53% per pensioni fino 6 volte il minimo, da 2.839,70 e fino a 3.407,64 euro lordi mensili;
  • 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo, da 3,407,64 e fino a 4.543,52 euro lordi mensili;
  • 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo, da 4.543,52 e fino a 5.679,40 euro lordi mensili; 
  • 22% (meno del 32% del 2023) sulle pensioni oltre 10 volte il minimo (superiori a 5.679,40 euro lordi mensili).  
Per fare un esempio di nuovo aumento delle pensioni 2024 per effetto della nuova rivalutazione, prendendo il caso di una pensione di 1.000 euro, avrà un aumento di 54 euro, mentre per una pensione di 2.000 euro, l’aumento sarà di 108 euro. Per importi di pensione più alti, gli aumenti si riducono: prendendo, infatti, il caso di una pensione di 2.500 euro, il ricalcolo non sarà su tasso al 5,4% ma su al 4,86% per un aumento di 121,50 euro.
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