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Partita Iva, quante tasse deve pagare nel 2025 con nuova Irpef e altre imposte cambiate

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
tasse partita iva 202

Come e di quanto cambiano le tasse da pagare nel 2025 per titolati di Partita Iva tra nuove aliquote Irpef e altre novitŕ

Il sistema fiscale italiano per i possessori di Partita IVA subirà modifiche nel 2025, con un impatto diretto sul carico tributario. La riforma dell'Irpef prevista dalla Manovra Finanziaria comporterà una riduzione delle aliquote, passando da quattro a tre scaglioni. Contemporaneamente, rimarrà invariata la no tax area per i lavoratori autonomi, fissata a 5.500 euro, mentre per dipendenti e pensionati è stata equiparata a 8.500 euro. Analizziamo nel dettaglio quanto dovranno versare all'erario i titolari di Partita IVA nel 2025.

Nuova Irpef 2025, impatto sui titolari di Partita IVA

La principale modifica che influenzerà il calcolo delle imposte per i titolari di Partita IVA nel 2025 riguarda la fusione del primo e secondo scaglione di reddito. Questa riforma prevede l'accorpamento dello scaglione con aliquota al 23% (precedentemente applicato ai redditi fino a 15.000 euro) con quello al 25% (applicato ai redditi tra 15.001 e 28.000 euro).

Nel 2025, l'aliquota sarà fissata uniformemente al 23% per tutti i redditi compresi tra 8.500 euro e 28.000 euro. Questa modifica rappresenta un vantaggio economico significativo per i lavoratori autonomi che dichiarano redditi nella fascia tra 15.000 e 28.000 euro.

Esempi pratici di risparmio fiscale

Per comprendere meglio l'impatto della riforma, analizziamo due casi concreti:

  • Caso 1: Un professionista con Partita IVA ordinaria e reddito annuo di 27.000 euro. Nel 2025 pagherà circa 6.210 euro di imposte (con la nuova aliquota al 23%), invece dei 6.750 euro che avrebbe versato con la precedente aliquota al 25%. Il risparmio sarà di 540 euro annui.
  • Caso 2: Un lavoratore autonomo con reddito di 25.000 euro. Con la nuova aliquota al 23%, verserà 5.750 euro invece dei 6.250 euro calcolati con l'aliquota precedente al 25%. Il beneficio fiscale sarà di 500 euro all'anno.
Rimangono invece invariate le altre due aliquote Irpef:
  • 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro
  • 43% per i redditi superiori a 50.000 euro
Per i titolari di Partita IVA che si collocano in queste fasce di reddito, non ci saranno variazioni nel carico fiscale rispetto all'anno precedente.

Regime forfettario, cosa cambia nel 2025

Per quanto riguarda i titolari di Partita IVA in regime forfettario, il 2025 non porterà modifiche sostanziali. L'aliquota di tassazione rimarrà fissata al 15% per redditi fino a 85.000 euro, soglia che resta invariata per poter accedere a questo regime agevolato.

I lavoratori autonomi che rientrano nel regime forfettario continueranno quindi a beneficiare di una tassazione sostitutiva vantaggiosa e di semplificazioni negli adempimenti contabili, senza subire variazioni rispetto all'anno precedente.

Vantaggi del regime forfettario confermati

Nel 2025 vengono confermati i principali benefici del regime forfettario:

Addizionali locali e altre imposte nel 2025

Se da un lato la riforma dell'Irpef porta vantaggi, dall'altro i titolari di Partita IVA dovranno fare i conti con possibili incrementi delle imposte locali. Nel 2025, infatti, si prevede un aumento delle addizionali regionali e comunali all'Irpef in diverse aree del territorio nazionale.

Questi aumenti sono conseguenza diretta della maggiore autonomia finanziaria e impositiva riconosciuta agli enti locali dalla delega fiscale. I Comuni e le Regioni avranno più libertà nel determinare le aliquote delle imposte di loro competenza, con potenziali ripercussioni sul carico fiscale complessivo.

Incremento delle imposte comunali

Oltre alle addizionali Irpef, i titolari di Partita IVA potrebbero dover affrontare aumenti di altre imposte locali come:

  • IMU sui beni immobili utilizzati per l'attività professionale
  • TARI (Tassa sui rifiuti) per gli uffici e i locali commerciali
  • Altre imposte e tributi di competenza locale
È importante che i professionisti e gli imprenditori valutino attentamente il carico fiscale complessivo nella propria area geografica, poiché potrebbero verificarsi significative differenze territoriali nelle imposizioni tributarie.

Detrazioni e deduzioni fiscali per Partite IVA nel 2025

Nel calcolo delle tasse effettive da pagare nel 2025, i titolari di Partita IVA dovranno tenere in considerazione anche le detrazioni e deduzioni fiscali disponibili, che potrebbero mitigare l'impatto complessivo del prelievo fiscale.

Tra le principali deduzioni che rimarranno operative nel 2025 ci sono:

  • Contributi previdenziali obbligatori
  • Spese per assicurazioni professionali
  • Spese per formazione e aggiornamento professionale
  • Ammortamento di beni strumentali
Per quanto riguarda le detrazioni, restano applicabili quelle relative a:
  • Spese sanitarie
  • Interessi sui mutui per l'acquisto dello studio professionale
  • Ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica
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