Quali sono le modifiche apportate dal Dl Salva Casa alle procedure di cambi di destinazione d’uso per i piani terra e i seminterrati e come farli
Il cambio di destinazione d'uso rappresenta una delle operazioni edilizie più richieste dai proprietari di immobili che desiderano valorizzare i propri spazi. Con l'entrata in vigore del Decreto Salva Casa, le regole per modificare la finalità d'utilizzo di piani terra e seminterrati sono state notevolmente riviste, con l'obiettivo di semplificare le procedure e ridurre gli oneri burocratici. Vediamo nel dettaglio come funziona questa trasformazione e quali novità sono state introdotte.
Il cambio di destinazione d'uso in ambito edilizio si riferisce alla modifica delle finalità di utilizzo di un'unità immobiliare. Questa trasformazione può riguardare sia il passaggio tra diverse categorie funzionali (cambio d'uso "verticale"), sia modifiche all'interno della stessa categoria (cambio d'uso "orizzontale").
La destinazione d'uso di un immobile è la funzione specifica per cui un edificio o una sua parte è stato progettato e autorizzato. È stabilita dagli strumenti urbanistici comunali e dalla normativa edilizia, e può rientrare in una delle seguenti categorie funzionali principali:
Il Decreto Salva Casa (D.L. 69/2024, convertito in Legge 105/2024) ha modificato in modo significativo l'articolo 23-ter del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell'Edilizia), introducendo nuove disposizioni per semplificare il cambio di destinazione d'uso, anche in presenza di opere edilizie.
Le principali novità riguardano:
Per quanto riguarda specificamente i piani terra e i seminterrati, il Decreto Salva Casa introduce importanti novità. Secondo la nuova formulazione dell'art. 23-ter, i piani terra e i seminterrati possono diventare abitazioni o essere convertiti ad altre destinazioni, ma con alcune limitazioni.
In particolare, per le unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate, il cambio di destinazione d'uso è disciplinato dalla legislazione regionale, che deve prevedere i casi in cui gli strumenti urbanistici comunali possono individuare specifiche zone nelle quali si applicano le disposizioni di semplificazione.
Questa è una modifica significativa rispetto alla versione originaria del decreto, che limitava la conversione dei piani terra in residenze esclusivamente ai casi previsti dai piani urbanistici. Con la nuova formulazione, invece, è possibile cambiare la destinazione d'uso dei piani terra e seminterrati a qualsiasi finalità, a condizione che la legislazione regionale lo consenta.
Le eventuali modifiche possono riguardare sia i cambi verticali (tra diverse categorie funzionali) sia i cambi orizzontali (all'interno della stessa categoria). Tuttavia, per questi ultimi resta ferma la possibilità per i Comuni di fissare specifiche condizioni attraverso gli strumenti urbanistici.
I piani terra e i seminterrati possono essere convertiti in abitazioni o in altre destinazioni d'uso quando le normative regionali lo permettono. Si tratta di una delle modifiche più significative introdotte dal Decreto Salva Casa 2024 ufficiale.
La possibilità di trasformazione è soggetta a due condizioni principali:
Un caso pratico interessante è emerso da una recente sentenza del TAR Lazio (n. 8313/2025), che ha confermato che in mancanza di una disciplina regionale che regolamenti il cambio d'uso dei seminterrati, la trasformazione da magazzino ad abitazione richiede il permesso di costruire e non può essere realizzata con una semplice SCIA.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato delle linee guida interpretative sul Decreto Salva Casa, chiarendo diversi aspetti relativi al cambio di destinazione d'uso.
Queste linee guida specificano che le regioni devono adeguare la propria legislazione ai principi contenuti nel nuovo articolo 23-ter, i quali trovano comunque applicazione diretta. Le regioni possono inoltre prevedere ulteriori livelli di semplificazione.
Per quanto riguarda il ruolo dei comuni, questi possono fissare specifiche condizioni per il cambio di destinazione d'uso attraverso gli strumenti urbanistici. Secondo le linee guida del MIT, tali condizioni devono essere:
Il Decreto Salva Casa ha chiarito i titoli abilitativi necessari per ciascuna tipologia di intervento: