Quante pause sigaretta si possono fare a lavoro secondo la normativa attualmente in vigore: i chiarimenti
Quante pause sigaretta si possono fare a lavoro e di quale durata? Se c'è un aspetto controverso nel mondo del lavoro e oggetto nel tempo di dispute che sono poi finite nelle aule di giustizia è proprio quello della pausa sigaretta. Vediamo allora di seguito cosa prevede la normativa attuale in merito.
Non esiste, infatti, una legge nazionale in materia, per cui spetta ad ogni singola azienda, o impresa decidere se prevederla o meno.
Se l'azienda stabilisce un tempo per permettere ai lavoratori di fare la pausa sigaretta, deve accuratamente definirne ogni aspetto, a partire dalle zone in cui si può fumare, al divieto di accedendere una sigaretta nell'orario di lavoro, nelle aree comuni o nei locali chiusi.
Non bisogna, poi, dimenticare che, in base alle regole generali, non è possibile fumare all'aperto, neanche da parte dei lavoratori, nelle aree degli ospedali, delle università o delle scuole.
In alternativa, se la pausa sigaretta non è concessa dall'azienda, bisogna rende ufficialmente noto il divieto di fumare durante l'orario di lavoro in forma scritta e anche nell'atto generale del datore di lavoro.
Ogni aspetto relativo alla pausa sigaretta deve essere, dunque, chiaro. Se questa viene contemplata dal rapporto di lavoro, bisogna definirne la durata, che può essere fino a 30 minuti ma è sempre a discrezione dell'azienda, e quante se ne possono fare. Anche in questo caso sono le singole aziende a decidere.
Nella maggiore parte dei casi, la pausa sigaretta rientra dell'orario di lavoro.