Quale sarà l’importo dell’anticipo della rivalutazione delle pensioni già a dicembre tra nuovo tasso e le diverse percentuali perequative
Come saranno gli importi delle pensioni di dicembre con l’anticipo della rivalutazione? Le discussioni sulle misure da definire per la nuova Manovra finanziaria interessano anche le pensioni, tra i capitoli principali, e non solo relativamente alle uscite anticipate, per cui dovrebbero essere confermate ancora una volta per il prossimo anno le attuali vigenti come quota 103, opzione donna e ape sociale, ma anche per gli importi. Vediamo cosa si appresta a cambiare già dalla fine dell’anno.
Per il 2023 la rivalutazione provvisoria è stata pari al 5,4%. Quest'anno sarà decisamente più bassa e peggiorativa: l'inflazione si è notevolmente abbassata e il tasso perequativo dovrebbe attestarsi 'solo' intorno all'1,6%. Molto meno, dunque, dell'anno scorso e di due anni fa, quando era stato all'8,1%.
La rivalutazione con tasso all'1,6% si traduce, infatti, in aumenti delle pensioni davvero minimi, di solo qualche euro, che certo non faranno felici i pensionati.
La rivalutazione pensionistica del 2025 sarà peggiorativa sia per il tasso basso di perequazione che sarà calcolato e sia per le percentuali rivalutative che, comunque, non saranno piene per tutti.
Quelle attualmente vigenti sono sei:
Si tratta, dunque, di penalizzazioni applicate a chi prende pensioni oltre un determinato importo che sono state parecchio criticate, tanto che la Corte dei Conti ha spiegato che la penalizzazione dei trattamenti più alti lede tanto l'aspettativa economica e la dignità del lavoratore.
E nella prossima Manovra si potrebbero cancellare i tagli degli ultimi anni ma comunque non ci sarebbe una rivalutazione piena per tutti, perché le percentuali sarebbero comunque differenti in base ai redditi percepiti, nel dettaglio del 100% fino a 4 volte il minimo, del 90% tra quattro e cinque volte il trattamento minimo e del 75% da sei volte il minimo in su.