Chi e come nel 2024 può avere importi di pensione più alta rispetto ad altri pensionati e pensionandi: le novità del governo Meloni
Per chi aumentano le pensioni di più nel 2024 rispetto ai maggiori importi derivanti da rivalutazione e nuova Ipef? Nel 2024 gli importi delle pensioni cambiano ancora e per diversi motivi, dalla rivalutazione pensionistica annua alla nuova Irpef, ai nuovi coefficienti di calcolo delle pensioni 2024 che per alcune categorie di lavoratori saranno anche più vantaggiosi.
Un emendamento alla Manovra Finanziaria 2024 ha stabilito, infatti, un aumento del coefficiente di trasformazione per chi va in pensione nel 2024 o è già andato in pensione tra il 2022 e il 2033. Si tratta di un aumento che varia a seconda che si vada (o si sia già andati) in pensione di vecchiaia, anticipata o collocamento in ausiliaria.
Per esempio, per chi va in pensione a 60 anni nel 2024 si applica un coefficiente di trasformazione del 4,744% (applicato generalmente a 61 anni) invece di quello ordinario del 4,615%.
Con i nuovi coefficienti di trasformazione appositamente aumentati per il calcolo della pensione delle Forze dell’ordine, è chiaro che, insieme a nuova rivalutazione annua 2024 e nuova Irpef (per chi rientra nelle fasce reddituali interessate dalle novità), la pensione finale sarà decisamente più alta e vantaggiosa rispetto a quella di altri pensionati.
Il governo ha motivato la decisione di aumentare i coefficienti di trasformazione per le pensioni delle Forze dell’Ordine spiegando i che dipendenti del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico vanno in pensione prima, mediamente a 60-62 anni, per cui versano meno contributi previdenziali e, considerando che ormai si va verso il calcolo esclusivamente contributivo della pensione finale, si è deciso di aumentare il coefficiente di trasformazione del loro montante contributivo per evitare di calcolare pensioni troppo basse.
Gli impiegati delle Forze dell’Ordine non vanno in pensione seguendo le norme della riforma Fornero, aspettando cioè i 67 anni di età e dovendo maturare almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia.
Vanno in pensione molto prima, molti già a 60 anni per arrivare fino ai 65 anni per la pensione di vecchiaia mentre possono andare in pensione anticipata o a 58 anni di età e 35 anni di contributi o con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.
Dovendo, però, calcolare la pensione finale con sistema contributivo, che è decisamente molto meno vantaggioso del sistema retributivo e decisamente meno conveniente del sistema misto, cioè in parte retributivo e in parte contributivo, e considerando che meno anni di lavoro si traducono in un montante contributivo più basso, allora il governo ha deciso di sostenere il calcolo della pensione finale delle Forze dell’Ordine aumentando il coefficiente di trasformazione, in modo da garantire importi finali più alti.