Cosa prevede il bonus Renzi di 100 euro e chi deve riceverlo, anche completamente, e chi invece rischia di restituirlo a dicembre 2023
Chi riceverà il conguaglio del bonus Renzi a Dicembre 2023 e chi lo dovrà restituire? Il bonus Renzi di 100 euro viene riconosciuto a lavoratori dipendenti entro determinati fasce reddituali per garantire buste paga più alte e sia per lavoratori dipendenti pubblici che per privati. Il bonus è stato confermato anche nel 2024 ma qualcuno rischia di doverlo restituire a dicembre.
Hanno diritto ad avere il bonus Renzi, ma in misura parziale, anche coloro che percepiscono un reddito annuo fino a 28mila euro, cioè tra 15mila e 28mila euro, a condizione, però, le detrazioni spettanti siano superiori all’imposta dovuta. In tal caso, l’importo del bonus Renzi non è di 100 euro ma viene calcolato sulla differenza tra le detrazioni spettanti e l’imposta lorda dovuta (sempre nel limite massimo di 1.200 euro l’anno).
Considerando che il pagamento del bonus di 100 euro è stato calcolato sulle soglie reddituali dal gennaio 2022, in busta paga è solo anticipato dal datore di lavoro, per cui bisogna attendere il conguaglio di fine anno per capire se e quanto realmente spetta di bonus Renzi al singolo lavoratore.
Con il conguaglio di fine anno per il bonus Renzi di 100 euro al mese, si potrebbe ricevere l’importo spettante per tutto il 2023 se non è stato percepito in busta paga. Bisogna considerare che nel calcolo del reddito imponibile per avere diritto al bonus Renzi da 100 euro rientrano anche altri redditi e non solo quelli da lavoro dipendente.
Con il conguaglio di fine anno, dunque, il lavoratore che risulta avere diritto al trattamento integrativo ma non l’ha percepito in busta paga, deve ricevere 1.200 euro o in busta paga o in sede di dichiarazione dei redditi 2024.
Con il conguaglio di fine anno ci sono lavoratori che non solo devono ricevere importi spettanti e non percepiti ma c’è anche chi rischia di dover restituire il bonus Renzi di 100 euro. Si tratta di coloro che, a differenza delle stime, hanno superato la soglia di reddito prevista, per esempio a causa di straordinari o aumenti salariali sono arrivati a quasi 17mila euro di reddito, superando i 15mila, o i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro annui ma in presenza di detrazioni che superano l’imposta.
Stando, infatti, a quanto previsto dalle norme in vigore, il lavoratore che non ha diritto al bonus e l’ha percepito in busta paga, a dicembre 2023 deve restituire i 1.200 euro percepiti indebitamente in una delle buste paga successive o in sede di dichiarazione dei redditi 2024.
Devono restituire gli importi indebitamente percepiti anche coloro che hanno diritto ad importi inferiori del bonus rispetto a quelli percepiti e anche in tal caso la restituzione degli importi non spettanti avviene o in busta paga o in sede di dichiarazione dei redditi 2024.