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Pensioni dicembre 2025 più alte grazie a bonus, tredicesima , parte della quattordicesima e nessuna trattenuta. Calcoli ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensioni dicembre 2025 piu alte Calcoli

Aumentano gli importi delle pensioni di dicembre 2025 per bonus, tredicesima, quattordicesima e non solo: a chi spettano gli incrementi e di quanto

Dicembre rappresenta il mese dell’anno per la maggior parte dei pensionati particolarmente vantaggioso e atteso. La ragione dell’incremento negli assegni risiede in vari fattori automatici, attivi da anni, che determinano un netto più elevato rispetto alle altre mensilità.

Nello specifico, a dicembre viene corrisposta la tredicesima mensilità, destinata praticamente a tutti i titolari di trattamento pensionistico, a cui talvolta si aggiungono una quota di quattordicesima e lo specifico bonus una tantum previsto dalla normativa vigente. Inoltre, la presenza di minori trattenute fiscali contribuisce sensibilmente ad accrescere la cifra disponibile.

Tredicesima sulla pensione: calcolo, tassazione e importi a dicembre

Tra le motivazioni principali dell’aumento degli assegni previdenziali a dicembre c'è l’erogazione della tredicesima mensilità. Questo importo aggiuntivo spetta a tutti i pensionati iscritti all’INPS che percepiscono una pensione diretta o indiretta, esclusi coloro che ricevono prestazioni di natura assistenziale o particolari misure straordinarie come l’APE sociale.

La cifra lorda spettante è calcolata in base ai mesi di godimento della pensione nel corso dell’anno: maturando il diritto a un dodicesimo per ciascun mese, il soggetto in pensione da gennaio avrà diritto all’intero importo, mentre chi percepisce la pensione solo per alcuni mesi riceverà una quota proporzionale. In particolare:

  • La formula di riferimento prevede: importo lordo mensile della pensione moltiplicato per i mesi di pensionamento nell’anno e diviso dodici.
  • Tassazione: la tredicesima non gode delle detrazioni per redditi da pensione; viene tassata interamente secondo l’aliquota IRPEF corrispondente al reddito complessivo del titolare, determinando generalmente un netto inferiore rispetto alla pensione ordinaria mensile.
Per esempio, chi percepisce una pensione lorda di 1.800 euro al mese e ha ricevuto l’intero anno di trattamento otterrà a dicembre una tredicesima lorda di pari valore (1.800 euro), ma la cifra netta sarà inferiore poiché la tassazione sarà applicata sull’intero importo, senza possibilità di detrazioni mensili. Nei casi in cui il pensionato abbia iniziato a percepire la pensione durante il 2025, la quota di tredicesima sarà proporzionata ai mesi di godimento effettivo. Precisiamo che la tredicesima arriva insieme al rateo di dicembre senza necessità di richiesta specifica all’ente previdenziale.

Il bonus da 154 euro: chi ne ha diritto e come ottenerlo

Un altro motivo per cui le pensioni di dicembre 2025 aumenteranno è il bonus di 154,94 euro. Questa somma viene riconosciuta esclusivamente a chi percepisce trattamenti pensionistici di importo annuo lordo non superiore al minimo stabilito per l’anno di riferimento. Il bonus viene, dunque, riconosciuto nei seguenti casi:

  • Requisiti economici: per il 2025 il limite è fissato a 7.844,20 euro lordi annui.
  • Categorie di beneficiari: possono accedere al bonus i titolari di pensione di vecchiaia, anticipata, invalidità, ai superstiti, sociale; ne sono esclusi i percettori di sole prestazioni assistenziali e di assegno sociale.
  • Modalità di accredito: l’INPS provvede al pagamento automatico sulla mensilità di dicembre, senza necessità di specifica domanda.
La cifra del bonus non è soggetta a rivalutazione ed è intera solo nei casi di trattamento minimo. Se l’ammontare della pensione è inferiore al minimo, ma si beneficia di più trattamenti, la ripartizione avviene in modo proporzionato. Per i titolari di pensione provenienti da più gestioni, l’ente di riferimento effettua le dovute verifiche per evitare duplicazioni. Il riconoscimento del bonus rappresenta un aiuto solo per la fascia di pensionati più vulnerabile.

Versamento della quattordicesima a dicembre: requisiti e casi particolari

Anche la quattordicesima può essere accreditata nel mese di dicembre in particolari circostanze. Generalmente, questa mensilità aggiuntiva viene riconosciuta a luglio ai pensionati con almeno 64 anni di età e requisiti reddituali definiti. Tuttavia, chi ha acquisito il diritto nei mesi compresi tra agosto e dicembre, ossia dopo aver compiuto i 64 anni o avendo iniziato a percepire la pensione nel secondo semestre dell’anno, riceverà la quota spettante proprio a dicembre.

  • Requisiti di accesso:
    • Età minima: 64 anni compiuti entro il 31 dicembre 2025.
    • Reddito: condizione di redditi individuali inferiori a 2 volte il trattamento minimo INPS per l’anno in corso.
  • Rateo proporzionale: il calcolo della quattordicesima dipende dal momento di maturazione del diritto nel corso dell’anno e viene riconosciuto in misura proporzionale ai mesi in cui sono soddisfatti i requisiti.
  • Gestione del pagamento: la corresponsione avviene in automatico tramite l’INPS nel mese di dicembre per chi ha maturato i requisiti dopo luglio.

L'effetto delle detrazioni fiscali: perché a dicembre il netto è più alto

Una caratteristica rilevante dell’ultimo cedolino previdenziale dell’anno è l’assenza delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali. Normalmente, queste imposte vengono prelevate nei primi undici mesi dell’anno, sia a saldo per l’anno fiscale precedente sia in acconto per quello in corso. Tuttavia, a dicembre tali addizionali non vengono applicate, comportando un netto più alto per tutti i pensionati direttamente soggetti a tassazione.
  • Come funzionano le trattenute: tra gennaio e novembre, INPS trattiene mensilmente le somme dovute all’erario per addizionali regionali e comunali, con una differenziazione tra saldo e acconto.
  • Effetto di dicembre: il rateo di dicembre beneficia dell’assenza di queste trattenute e, in assenza di eventuali conguagli IRPEF da dichiarazione dei redditi, anche di eventuali detrazioni non ancora godute nell’anno.
Per esempio, in regioni come il Lazio, i pensionati con assegno di 1.000 euro lordi al mese possono arrivare a “trattenere” oltre 20 euro netti in più solo grazie al mancato prelievo delle addizionali, rispetto alle altre mensilità. Va precisato che il vantaggio riguarda la pensione ordinaria, mentre sulla tredicesima non vengono applicate detrazioni.
Trattenute pensionistiche mensili Gen-Nov Dicembre
Addizionali regionali/comunali No
Detrazioni da pensione No (tredicesima)
Saldo/conguaglio IRPEF Sì (se dovuto) No (normalmente)

Esempi pratici di calcolo: come cambia il cedolino di dicembre rispetto agli altri mesi

Per comprendere immediatamente l’impatto dei meccanismi descritti, si propongono alcune simulazioni utili a illustrare come si raggiunge l’incremento del netto di dicembre rispetto a gennaio-novembre.

  • Pensionato con trattamento minimo: rata mensile lorda 653,68 euro, beneficiario della tredicesima intera e del bonus di 154,94 euro.
  Gennaio-Novembre Dicembre
Rateo mensile ordinario 653,68 653,68
Tredicesima - 653,68
Bonus 154 euro - 154,94
Totale lordo 653,68 1.462,30
Addizionali regionali/comunali -20 0
Totale netto indicativo 633,68 1.430,00 circa
  • Pensionato con assegno lordo di 1.800 euro (senza bonus):
    • Gennaio-novembre: netto mensile circa 1.380 euro.
    • Dicembre: netto mensile identico ma si aggiunge la tredicesima (meno le imposte senza detrazioni), totale oltre 2.600 euro.
  • Pensionato che ha acquisito diritto alla quattordicesima tra agosto e dicembre: a dicembre riceverà il rateo proporzionale (es. metà dell’importo pieno se maturato ad agosto), oltre alla tredicesima e ai vantaggi fiscali.
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