Come cambiano le buste paga dei lavoratori dipendenti a luglio 2025 e chi potrŕ beneficiare di modifiche e aumenti reali
Il mese di luglio 2025 porterà con sé numerose novità economiche per i lavoratori dipendenti, con modifiche significative nelle buste paga che interesseranno diversi aspetti retributivi. Tra aumenti degli stipendi, pagamenti della quattordicesima e rimborsi fiscali, è importante comprendere quali cambiamenti si verificheranno e chi ne sarà effettivamente interessato.
La busta paga di luglio 2025 cambierà per molti lavoratori dipendenti grazie all'ulteriore taglio del cuneo fiscale approvato con il Decreto Lavoro. Il governo ha infatti incrementato la riduzione del cuneo fiscale portandolo dal 3% al 7% per chi percepisce redditi annui fino a 25mila euro (corrispondenti a stipendi mensili fino a 1.923 euro), e dal 2% al 6% per chi ha redditi annui lordi tra 25mila e 35mila euro.
Questi interventi si tradurranno in aumenti concreti degli stipendi netti. Per esempio:
Luglio è tradizionalmente il mese in cui viene erogata la quattordicesima mensilità per molti lavoratori. Questa gratifica aggiuntiva spetta ai dipendenti il cui Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) ne prevede l'erogazione, come avviene in settori quali l'alimentare, il chimico, le pulizie, la logistica e molti altri ambiti del settore privato.
Nel 2025, per molti lavoratori, la quattordicesima sarà più consistente grazie al ricalcolo del taglio del cuneo fiscale. Tuttavia, è importante precisare che sulla quattordicesima non si applica l'ulteriore taglio al 7% e al 6%, ma rimane in vigore quello deciso con la Manovra Finanziaria 2025, pari al 3% per redditi fino a 25mila euro e al 2% per redditi compresi tra 25mila e 35mila euro.
Anche in questo caso, l'aumento della quattordicesima dovuto al ricalcolo con il taglio del cuneo fiscale non vale per i lavoratori con stipendi superiori ai 2.692 euro lordi mensili, che non avranno diritto né ad aumenti di stipendio né ad incrementi della quattordicesima.
La quattordicesima è prevista principalmente per i lavoratori del settore privato il cui CCNL la contempla. Il calcolo viene effettuato moltiplicando l'importo della retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati dal 1° luglio dell'anno precedente al 30 giugno di quello corrente, dividendo poi il risultato per 12. Per essere considerato un mese effettivo di lavoro, è necessario aver lavorato almeno 15 giorni.
Per i pensionati, la quattordicesima viene erogata a partire dal 64° anno di età, a condizione che il reddito personale non superi il limite fissato per il 2025 a 15.688,40 euro. L'importo varia in base agli anni di contribuzione e alla fascia di reddito:
Luglio 2025 è anche il mese in cui molti contribuenti riceveranno i rimborsi relativi alla dichiarazione dei redditi 730/2025. Le tempistiche dei rimborsi seguono regole precise basate sulla data di presentazione della dichiarazione:
I controlli preventivi scattano soprattutto quando:
Una importante novità introdotta dal Decreto Riscossione (D.Lgs. n. 110/2024) riguarda i contribuenti che hanno pendenze con il Fisco. Per i rimborsi superiori a 500 euro, l'Agenzia delle Entrate è ora obbligata a verificare la posizione del contribuente prima di procedere con l'erogazione.
In presenza di cartelle esattoriali non saldate, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADE-R) formulerà una proposta di compensazione tra il credito d'imposta e il debito iscritto a ruolo. Se il contribuente rifiuta o non risponde entro 60 giorni, l'importo del rimborso viene trattenuto e messo a disposizione dell'ADE-R fino al 31 dicembre dell'anno successivo.
Questa nuova procedura, diversamente dal passato, non richiede più il consenso del contribuente per la compensazione, che diventa di fatto forzata in caso di debiti pendenti. Per importi inferiori a 500 euro, invece, il rimborso viene comunque erogato normalmente.
Nel Modello 730/2025 è confermata la possibilità di ricevere i rimborsi anche senza sostituto d'imposta. I contribuenti possono infatti scegliere di ricevere il rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno un datore di lavoro o un ente pensionistico che possa fungere da sostituto.
Per usufruire di questa opzione, è necessario barrare la casella "Nessun sostituto" nel modello 730/2025 e, nel riquadro "Dati del sostituto d'imposta che effettuerà il conguaglio", barrare la casella "Mod. 730 dipendenti senza sostituto".
Se il contribuente ha fornito all'Agenzia delle Entrate le coordinate del proprio conto corrente (codice IBAN), il rimborso verrà accreditato direttamente su quel conto. In alternativa, il rimborso sarà erogato tramite titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane S.p.A.
Questa opzione è particolarmente utile per chi non ha un sostituto d'imposta o preferisce ricevere il rimborso direttamente sul proprio conto corrente, senza passare dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico.
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato le tre aliquote IRPEF già adottate nel 2024:
In aggiunta, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto due nuove misure in sostituzione dell'esonero contributivo generalizzato sulla quota IVS a carico dei dipendenti: