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Pensioni a Luglio 2025, come cambiano importi con conguagli e trattenute oltre alla quattordicesima

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensioni Luglio 2025 importi

Quali sono gli elementi e i calcoli che incidono sugli importi delle pensioni di luglio 2025, tra trattenute e riconoscimento della ulteriore mensilità della quattordicesima

Il panorama previdenziale italiano per l'estate 2025 prevede aggiornamenti significativi per tutti i beneficiari di trattamenti pensionistici, con riflessi sugli importi accreditati e sulle modalità di calcolo delle voci accessorie.

L’attenzione si concentra sugli aumenti derivanti dalla quattordicesima, sulle revisioni legate ai conguagli fiscali, e sulle nuove trattenute. Per una platea di pensionati, queste modifiche rappresentano non solo una variazione delle somme percepite, ma anche un aggiustamento necessario in ottica di trasparenza e corretta applicazione della normativa vigente. 

Il pagamento delle pensioni di luglio 2025 avverrà il primo luglio, che è il primo giorno bancabile del mese. L’accredito comprende tutti i trattamenti pensionistici e assistenziali spettanti, siano essi ordinari che straordinari, in un’unica soluzione. Si ricorda che il pagamento in contanti è autorizzato solo per importi inferiori o pari a 1.000 euro netti.

Cedolino di luglio 2025: come consultarlo, leggerlo e comprenderne le voci

Il cedolino online rappresenta lo strumento ufficiale per la verifica del pagamento della pensione. Accedendo all’area riservata del sito INPS tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica o CNS, ogni pensionato può controllare in dettaglio:

  • Importo lordo e netto della prestazione
  • Quota di quattordicesima eventualmente erogata
  • Maggiorazioni (inclusa la doppia maggiorazione prevista nel 2025)
  • Trattenute IRPEF e addizionali regionali e comunali
  • Eventuali recuperi per bonus e indennità straordinarie

La quattordicesima sulle pensioni: requisiti, destinatari e importi 2025

La quattordicesima rappresenta una somma aggiuntiva riconosciuta a luglio ma non tutti i pensionati ricevono aumenti dei loro trattamenti a luglio 2025 per effetto della mensilità aggiuntiva.

Spetta, infatti, solo a determinate categorie di pensionati che abbiano raggiunto almeno 64 anni entro il 30 giugno e in base al reddito percepito. Se quest'ultimo risulta troppo alto, si è esclusi dalla mensilità in più.

Chi ne ha, però, diritto, quest'anno riceve un importo maggiore, rivalutato dell'1,6% secondo le più recenti stime Istat sull'andamento dell'inflazione, che determina, a sua volta, un aumento sia del trattamento minimo sia delle soglie di reddito per accedere al beneficio.

In pratica, la soglia massima per la quattordicesima sale a circa 16.067 euro annui lordi, mentre l'importo erogato oscilla tra 336 euro e 655 euro in base ad anzianità contributiva e fascia di reddito di appartenenza.

Entrando più nel dettaglio:

  • per i redditi inferiori a 1,5 volte il minimo, l'importo massimo supera i 655 euro;
  • per i redditi compresi tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, l'importo è più contenuto ma comunque rivalutato.
Per i pensionati che raggiungono i 64 anni tra il primo luglio e il 31 dicembre, il pagamento della quattordicesima avverrà a dicembre.

Conguagli fiscali, trattenute IRPEF e addizionali: cosa cambia a luglio

Sul cedolino di luglio, l’INPS effettua una serie di ricalcoli e applicazione di trattenute fiscali sulla base della normativa vigente e dei dati reddituali consolidati:

  • IRPEF di competenza 2024: viene ricalcolata per conguaglio annuale
  • Addizionali regionali e comunali: trattenute in 11 rate da gennaio a novembre, riferite all'anno precedente, e applicate pertanto anche per il mese di luglio 2025
  • Rateizzazione forzata per pensionati con reddito annuo inferiore a 18.000 euro e conguaglio superiore a 100 euro, con suddivisione fino a novembre.

Recupero e restituzione di bonus e indennità straordinarie

Il mese di luglio presenta, per alcuni pensionati, il recupero di somme indebitamente percepite a titolo di bonus Bollette straordinario (200 o 150 euro) introdotti nel corso del 2022. 

Questi importi sono stati oggetto di verifica puntuale dei requisiti, e, in mancanza degli stessi, viene applicata una trattenuta mensile fissa di 50 euro fino a completo recupero della cifra riconosciuta non spettante. 

 

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