Dopo le modifiche dell'Irpef avvenuti l'anno scorso, con il passaggio da 4 a 3 scaglioni, confermato anche quest'anno, capiamo quali sono i soggetti e i redditi esclusi dal pagamento di questa quest'anno nel 2025
L'importante modifica fiscale dell'Irpef avvenuta nel 2024 e confermata nel 2025 non riguarda tutti i contribuenti e non si applica su tutte le tipologie di entrate che si percepiscono.
Esistono infatti categorie specifiche di contribuenti e particolari tipi di reddito che seguono regimi fiscali differenti o godono di esenzioni.
Non tutti i contribuenti saranno sottoposti alle nuove aliquote Irpef. Ecco le principali categorie escluse dalla tassazione ordinaria:
Non sarà soggetto alla nuova Irpef 2025 chi aderisce al nuovo Concordato Preventivo Biennale, un innovativo meccanismo fiscale che consente di stabilire anticipatamente l'importo delle imposte da versare nei due anni successivi.
Questo sistema di tassazione alternativo si basa su un accordo stipulato tra il contribuente e l'amministrazione finanziaria in merito all'ammontare del tributo dovuto nel biennio di riferimento.
Il Concordato Biennale permette, in particolare, di determinare la base imponibile in misura fissa per due anni consecutivi, offrendo al contribuente la certezza dell'importo fiscale da corrispondere nei prossimi 24 mesi, anche nel caso in cui realizzi profitti superiori a quelli preventivati.
Possono beneficiare di questo regime fiscale alternativo:
È l'Agenzia delle Entrate che analizza le singole posizioni fiscali e determina l'eventuale formulazione di una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni o dall'attività d'impresa, stabilendo le relative imposte da versare. Il contribuente ha solamente la facoltà di accettare o rifiutare la proposta.
Non saranno assoggettati alla nuova Irpef 2025 anche coloro che percepiscono particolari categorie di redditi, prestazioni e trattamenti pensionistici, quali:
I contribuenti in regime forfettario sono soggetti a un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali regionali e comunali con aliquota del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività in presenza di determinati requisiti. La base imponibile viene calcolata applicando un coefficiente di redditività che varia in base al codice ATECO dell'attività svolta.
La normativa fiscale prevede ulteriori casi di esclusione dall'applicazione dell'Irpef ordinaria, tra cui:
I redditi prodotti all'estero da soggetti non residenti in Italia non sono generalmente soggetti a Irpef, salvo specifiche convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.
Alcuni redditi, come i dividendi percepiti da persone fisiche non in regime d'impresa o gli interessi su titoli di Stato, sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta e non concorrono alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef.
I sussidi occasionali, gli aiuti straordinari e le erogazioni liberali ricevuti in occasione di calamità naturali o emergenze sanitarie sono generalmente esenti da imposizione fiscale.
L'adesione al Concordato Preventivo Biennale presenta numerosi vantaggi rispetto alla tassazione Irpef ordinaria: