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Per quali insegnanti e di che importo ci sarà un aumento di stipendio una tantum a Febbraio 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
insegnanti una tantum

Attesi nuovi aumenti una tantum dagli insegnanti nel 2024: pagamenti previsti a febbraio. A chi spettano e perchè

Per quali insegnanti e di che importo ci sarà un aumento di stipendio una tantum a Febbraio 2024? Si preparano a cambiare nel 2024 gli stipendi degli insegnanti e si tratta di cambiamenti derivanti da diverse novità, dal rinnovo del Ccnl atteso ufficialmente, al ricalcolo degli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale, ad ulteriori aumenti una tantum attesi. 

  • Per quali insegnanti ci sarà un aumento di stipendio una tantum a Febbraio 2024
  • Di che importo sarà l’aumento di stipendio degli insegnanti una tantum a Febbraio 2024

Per quali insegnanti ci sarà un aumento di stipendio una tantum a Febbraio 2024

Aumentano gli stipendi in busta paga per gli insegnanti a febbraio 2024 ma si tratta di un aumento che interesserà tutti gli insegnanti. L’aumento dello stipendio degli insegnanti previsto per febbraio interessa solo gli insegnanti che lavorano in zone svantaggiate e non si tratta dell’anticipo sul rinnovo contrattuale 2022-2024 che invece spetta a tutti i docenti.

Secondo i calcoli effettuati, l’aumento di febbraio una tantum dovrebbe riguardare circa 20mila insegnanti. Il Ministero dell’Istruzione ha, infatti, stabilito che l’aumento spetta ai docenti che garantiscono la continuità didattica, e ai docenti in servizio presso le scuole che si trovano in zone difficili dal punto di vista economico, sociale e culturale e dove sia presente la dispersione scolastica.

Di che importo sarà l’aumento di stipendio degli insegnanti una tantum a Febbraio 2024

L’aumento di stipendio una tantum a febbraio 2024 per gli insegnanti sarà compreso tra 868 e 950 euro netti in busta paga. 

Le risorse stanziate per l'aumento degli stipendi di febbraio di alcuni insegnanti spettanti alle scuole saranno divise in base alle sedi in cui i docenti sono assunti a tempo indeterminato considerando gli anni di permanenza nella stessa scuola e se gli stessi docenti sono residenti o domiciliati abitualmente in altra provincia rispetto a quella in cui si trova la scuola sede di lavoro e saranno riconosciute nelle seguenti modalità:

  • per il 70% ai docenti che, almeno nell’ultimo quinquennio, non hanno presentato domanda di mobilità, di assegnazione provvisoria, di utilizzazione e che non abbiano accettato supplenze per l’intero anno scolastico per altra tipologia o classe di concorso;
  • per il 30% ai docenti che da almeno 5 anni insegnino in istituzioni scolastiche situate in contesti difficili non avendo la residenza o il domicilio nella stessa provincia della scuola.

 
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