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Perchè Elon Musk chiede 1000 miliardi di dollari a Tesla e perchè il Cda è pronto a darglieli

di Marcello Tansini pubblicato il
elon musk chiede 1000 mld a tesla

Elon Musk chiede mille miliardi di dollari a Tesla, il Cda valuta il maxi piano retributivo tra grandi aspettative e forti polemiche. Tra relazioni, sfide e prospettive, il futuro del colosso automobilistico si gioca ora.

Negli ultimi mesi, Elon Musk ha lanciato una proposta economica senza precedenti al Consiglio di Amministrazione (Cda) di Tesla. Questo annuncio arriva in un periodo in cui l’azienda statunitense si trova ad affrontare sfide significative: il rallentamento delle vendite di auto elettriche, la crescita della concorrenza internazionale, soprattutto da parte dei produttori cinesi ed europei, e una crescente pressione proveniente dall’opinione pubblica e dai mercati finanziari.

La richiesta di Musk, che prevede un pacchetto retributivo potenzialmente superiore a 1000 miliardi di dollari in azioni, ha generato un vivace dibattito a livello internazionale. Sotto la lente d’ingrandimento degli azionisti e dei media non c'è solo l'entità della cifra, ma anche la sostenibilità e le condizioni collegate alla concessione di questo straordinario piano, il più grande della storia per un CEO.

L’intera vicenda si inserisce nel tentativo di rafforzare la posizione di Musk proprio quando Tesla cerca di rilanciare la propria leadership tecnologica e industriale su scala globale.

Il maxi pacchetto retributivo: caratteristiche e motivazioni del Cda

La proposta avanzata dal Cda di Tesla mira a vincolare la permanenza di Musk al timone dell’azienda attraverso un maxi premio azionario. Nel dettaglio, il pacchetto sarebbe suddiviso in 12 tranche, ognuna legata al raggiungimento di obiettivi specifici sia finanziari che operativi. Musk potrebbe ottenere fino al 12% delle azioni della società, rafforzando così il suo potere di voto e acquisendo una quota vicina al 25% se tutti i target venissero raggiunti nei prossimi dieci anni.

  • Valore del pacchetto: circa 1.000 miliardi di dollari, il più elevato mai proposto nella storia corporate mondiale.
  • Remunerazione legata alla performance: nessuna erogazione automatica di denaro o stipendio tradizionale; tutta la ricompensa verrà distribuita solo al conseguimento degli obiettivi stabiliti.
  • Impatto sul controllo aziendale: il conseguimento del pacchetto porterebbe Musk a ottenere una notevole influenza sul futuro della società, garantendogli una posizione dominante nelle scelte strategiche.
Le motivazioni ufficiali del board risiedono nella necessità di trattenere e motivare una figura che negli anni si è dimostrata imprescindibile per la crescita e la visione di Tesla. Secondo Robyn Denholm, presidente del Cda, l’assenza dell'imprenditore potrebbe compromettere la valutazione e la traiettoria aziendale, proprio mentre Tesla si appresta a scommettere su settori ad alto tasso di innovazione come la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e la robotica.

Gli obiettivi da raggiungere per ottenere i mille miliardi di dollari

L’ottenimento del maxi incentivo da parte del CEO non sarà immediato né privo di condizioni. La struttura del piano è, infatti, fortemente orientata ai risultati e si articola su diversi fronti:

  • Capitalizzazione di mercato: uno dei requisiti principali prevede di portare la valutazione borsistica di Tesla fino a 8.500 miliardi di dollari, un traguardo che implica la moltiplicazione dell’attuale valore di mercato per circa otto volte nell’arco di un decennio.
  • Vendite di veicoli elettrici: il raggiungimento della soglia di 12 milioni di auto elettriche vendute addizionali rappresenta uno dei parametri cardine per il rilascio delle tranche azionarie.
  • Innovazione tecnologica: tra i target stabiliti figurano la messa in servizio di 1 milione di robotaxi e la vendita di almeno 1 milione di robot umanoidi dotati di intelligenza artificiale sviluppata internamente da Tesla.
  • Abbonamenti software: l’azienda punta a ottenere anche 10 milioni di sottoscrizioni ai servizi di guida autonoma, consolidando la posizione di Tesla come protagonista nell’ambito dell’Automotive Tech.
  • Risultati economici: ulteriore elemento di valutazione è rappresentato dall’aumento degli utili rettificati fino a raggiungere la soglia dei 400 miliardi di dollari.
Questi obiettivi sono organizzati in modo incrementale: per ciascun traguardo raggiunto, a Musk sarà attribuito l’1% delle azioni della società, fino al totale previsto. 

Le reazioni e il dibattito tra azionisti, sindacati e opinione pubblica

La proposta ha sollevato posizioni fortemente divergenti tra gli stakeholder. Molti azionisti vedono nel pacchetto un’opportunità per trattenere una figura considerata insostituibile, attribuendo a Musk il merito delle precedenti performance stellari dell’azienda. Tuttavia, una parte consistente del capitale sociale, rappresentata da investitori istituzionali e piccoli azionisti, ha espresso forti perplessità circa l’entità della richiesta.

Tra critiche e approvazioni:

  • I sindacati e diversi enti di controllo aziendali, organizzati anche nel movimento “Take Back Tesla”, contestano il piano giudicandolo eccessivo e potenzialmente lesivo dei principi di equità e trasparenza nella governance.
  • Un altro punto di scontro riguarda le recenti attività politiche, inclusa la vicinanza di Musk a movimenti politici polarizzanti, che secondo alcuni avrebbero influito negativamente sulla reputazione di Tesla, causando anche moderate forme di boicottaggio nei mercati chiave.
  • L’opinione pubblica appare spaccata tra ammiratori della visionarlità imprenditoriale e critici della personalizzazione eccessiva della leadership.

L’importanza di Elon Musk per il futuro di Tesla secondo il board

Per il board dell’azienda, la figura di Musk continua a essere ritenuta una risorsa strategica senza paragoni. Le valutazioni interne sottolineano come visione, capacità di innovazione e propensione al rischio dell’attuale CEO abbiano garantito a Tesla un vantaggio competitivo su tutto il settore automobilistico, nonché una visibilità internazionale di rara portata, sottolineando almeno 3 aspetti vincenti:
  • Innovazione costante: sotto la leadership di Musk, Tesla ha lanciato sul mercato veicoli con tecnologie pionieristiche e ha accelerato lo sviluppo verso la mobilità elettrica e la guida autonoma.
  • Potenziamento dell’intelligenza artificiale: il piano di sviluppo di robotaxi e soluzioni robotiche avanzate viene riconosciuto come possibile motore di crescita futura.
  • Relazione con investitori e mercati: la presenza dell’imprenditore è percepita dal Cda come una garanzia per ottenere continuità, investimenti di lungo termine e mantenere alta la fiducia degli investitori.

Le 3 sfide attuali di Tesla da affrontare inevitabilmente con Musk o senza: mercato, innovazione e immagine pubblica 

L’azienda affronta una fase dove le sfide esterne e interne si moltiplicano. Le più rilevanti includono:
Categoria Descrizione
Mercato Il rallentamento delle vendite, dovuto sia all’agguerrita concorrenza globale sia a una flessione generale della domanda di auto elettriche, mette pressione sulla sostenibilità dei piani di espansione.
Innovazione L’ambizione di primeggiare nei settori di intelligenza artificiale e robotica richiede cospicui investimenti e una capacità di gestione del rischio molto elevata.
Immagine pubblica Le recenti controversie, sia relative alle prese di posizione individuali del CEO sia alla trasparenza della governance, hanno generato critiche e talvolta allontanato segmenti strategici di clientela.
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