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Piano Casa, rilanciato in Manovra Finanziaria 2026 dopo una prima esclusione

di Marianna Quatraro pubblicato il
piano casa in manovra finanziaria 2026

Dopo una prima esclusione, il Piano Casa trova spazio nella Manovra 2026, portando nuove risorse, aiuti, strumenti e sostegni per il settore abitativo.

La discussione attorno all'inclusione del Piano Casa nella legge di bilancio 2026 si è intensificata nelle ultime settimane, portando a un rilancio della misura dopo la sua iniziale esclusione. Il confronto tra i vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e del Ministero dell’Economia ha sottolineato la sua importanza e di come cercarlo di attuarlo sin con iniziative e interventi a partire da subito 2026, con nuovi strumenti e risorse dirette all'inclusione sociale e all’accesso facilitato alla casa.

Le novità sul Piano Casa: risorse e strumenti disponibili dal 2026

A partire dal prossimo anno, il Piano Casa riceverà un nuovo impulso grazie all’allocazione di risorse specifiche anticipate già dal 2026. La misura intende favorire l’accesso all’abitazione specialmente per giovani coppie, famiglie in condizioni di vulnerabilità e cittadini che puntano all’acquisto o alla riqualificazione della prima casa. Gli interventi si articolano su più livelli:

  • Risorse dedicate: I fondi saranno attivati sia attraverso il fondo Clima che il fondo Sviluppo e coesione, permettendo di avviare progetti già nella prossima annualità di bilancio.
  • Proroga del Bonus ristrutturazioni: Confermato il bonus edilizio al 50% per la riqualificazione della prima abitazione, misura essenziale per stimolare il comparto edile e favorire una transizione energetica sostenibile nel settore residenziale.
  • Esclusione della prima casa dal calcolo ISEE: Al fine di facilitare l’accesso a bonus sociali e prestazioni a sostegno della genitorialità e della natalità, la valutazione del valore catastale dell’abitazione principale avrà un ruolo attenuato nei nuovi indicatori di reddito.
  • Nuove linee di sostegno: Tra le azioni in agenda figurano incentivi specifici per genitori separati con problemi di accesso alla casa, l’ampliamento delle soluzioni per l’edilizia popolare e una maggiore flessibilità nell’assegnazione di contributi per affitti agevolati.
Degno di nota è il fatto che le risorse previste saranno immediatamente disponibili, smentendo le preoccupazioni circa possibili rinvii delle coperture al 2027. Le sinergie tra Mit e Mef sono state evidenziate dagli stessi titolari dei dicasteri Giorgetti e Salvini, i quali hanno sottolineato che l’iniziativa risponde a pressanti esigenze sociali ma anche alle richieste delle parti politiche che hanno a cuore le tematiche abitative.

Piano Casa e coperture finanziarie: fondo Clima, Sviluppo e coesione

La struttura delle coperture destinate al Piano Casa poggia sull’utilizzo congiunto di due principali fonti di finanziamento: il fondo Clima e il fondo Sviluppo e coesione. Questa soluzione consente di assegnare le risorse in modo selettivo e finalizzato, in base all’effettivo avanzamento dei progetti e alla maturazione delle necessità territoriali.

Fondo Principali Destinazioni 2026
Fondo Clima Sostegno ad azioni per l’efficienza energetica, resilienza urbana, incentivi al risparmio e soluzioni green nell’edilizia abitativa
Fondo Sviluppo e coesione Finanziamento di progetti per la riqualificazione dei quartieri, ampliamento dell’offerta abitativa sociale e infrastrutturazione locale

L’utilizzo sinergico dei due strumenti è stato pianificato per rispondere alle linee guida di sostenibilità ambientale, coesione sociale e progresso tecnologico. 

Effetti attesi del Piano Casa sulla crescita e sulla società italiana

L’attuazione delle nuove misure abitative a partire dal 2026 si prevede possa generare impatti tangibili su diversi piani dello sviluppo nazionale. Gli esperti del settore concordano su una serie di benefici che derivano dall’adozione di strategie attente alla sostenibilità finanziaria e all’inclusività sociale nell’ambito dell'abitare:

  • Aumento dell’accesso alla casa: Maggiore disponibilità di soluzioni per giovani coppie, famiglie con fragilità economiche, separati e soggetti a rischio esclusione, con incremento della sicurezza abitativa.
  • Riqualificazione urbana e ambientale: Il rilascio di bonus mirati e incentivi green sostiene la rigenerazione del patrimonio edilizio e contribuisce alla transizione energetica delle città.
  • Impulso al settore edile: La continuazione di incentivi alle ristrutturazioni e il potenziamento delle politiche di edilizia sociale promuovono occupazione e investimenti nel comparto delle costruzioni.
  • Effetti redistributivi: Adeguamento del calcolo ISEE, ampliamento della platea dei beneficiari e introduzione di nuovi strumenti di protezione sociale per i nuclei più deboli.