Tra le facoltà che stanno rinnovando la propria offerta con maggiore incisività troviamo quelle di Informatica, Ingegneria, Matematica e Statistica
L'accelerazione con cui l'Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando l'economia globale è una realtà già in atto. Anche in Italia le imprese stanno affrontando una riconfigurazione delle competenze richieste. L'università, da sempre baluardo della conoscenza teorica, si trova a ridefinire i suoi contenuti per preparare ingegneri, data scientist e sviluppatori in grado di sostenere l'innovazione algoritmica. In parallelo gli ITS, gli Istituti Tecnologici Superiori, si sono ritagliati uno spazio strategico nell'offerta formativa post-diploma, grazie alla loro capacità di rispondere ai bisogni delle imprese attraverso percorsi pratici e altamente professionalizzanti. La domanda da porsi oggi non è più se studiare Intelligenza Artificiale, ma quale strada intraprendere per diventare protagonisti in uno scenario occupazionale sempre più guidato dal digitale.
A Pavia, ad esempio, in collaborazione con le università di Milano e Bicocca, è nato il corso triennale in Artificial Intelligence, svolto in lingua inglese, che punta a formare professionisti da collocare in ambiti internazionali. L'Università di Trento propone invece un'offerta didattica integrata con la ricerca più avanzata, offrendo corsi in Machine Learning, robotica cognitiva e linguaggi naturali, mentre l'Università di Pisa ha avviato percorsi in Data Science & Business Informatics e Artificial Intelligence & Data Engineering, con un forte focus sui big data e le loro applicazioni strategiche. A Modena e Reggio Emilia, l'approccio è ingegneristico, con la magistrale in Artificial Intelligence Engineering che mette lo studente al centro di una filiera tecnologica in cui le aziende locali sono parte integrante del progetto educativo. Queste università si contraddistinguono per un approccio sistemico, che integra teoria, project work, tirocini e –moduli interdisciplinari capaci di dialogare con l'etica, la normativa e l'economia dell'innovazione.
Se l'università è il sentiero lungo e articolato del sapere, gli ITS sono la risposta rapida, flessibile e concreta per entrare nel mondo dell'Intelligenza Artificiale.
L'ITS Alto Adriatico ha lanciato il corso Artificial Intelligence Developer per formare tecnici in grado di collaborare con team di sviluppo software e data science, utilizzando librerie open-source e ambienti di programmazione come Python, TensorFlow e scikit-learn. Il valore aggiunto degli ITS risiede nella connessione diretta con le aziende, che non solo partecipano alla progettazione didattica, ma offrono stage, docenze e assunzioni dirette.
ITS Prodigi, con i suoi corsi in AI Specialist Developer e Full Stack Developer & AI Specialist, integra competenze trasversali e verticali: gli studenti imparano a scrivere codice e a comprendere come l'IA venga declinata nel manifatturiero, nella logistica o nei servizi finanziari. La formazione modulare, concentrata in due anni, permette di acquisire competenze operative in tempi brevi, con un impatto diretto sull'occupabilità. Secondo gli ultimi dati INDIRE, oltre l'80% dei diplomati ITS trova lavoro entro sei mesi, spesso proprio nell'azienda in cui ha svolto il tirocinio. In un mondo dove i cicli tecnologici si accorciano, il vantaggio di una formazione reattiva e orientata al problem solving è determinante.