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Quali saranno i lavori e professioni più richieste tra il 2024-2028 e in quali regioni in base al Report Excelsior Unioncamere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Lavori e professioni più richiesti

Il mercato del lavoro italiano tra il 2024 e il 2028 vedrà una forte domanda di lavoratori qualificati in molti settori chiave.

Nel periodo 2024-2028, il mercato del lavoro italiano affronterà una grande trasformazione, influenzata da fattori come il ricambio generazionale, la transizione ecologica e digitale, e le politiche economiche legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Secondo il report Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine di Unioncamere e il Sistema Informativo Excelsior, il fabbisogno occupazionale delle imprese e della pubblica amministrazione oscillerà tra i 3,4 e i 3,9 milioni di nuovi lavoratori. Entriamo nei dettagli:

  • Lavori e professioni più richiesti per il Report Excelsior Unioncamere
  • In quali regioni ci sarà più offerta di lavoro tra il 2024-2028

Lavori e professioni più richiesti per il Report Excelsior Unioncamere

Nel periodo 2024-2028, i lavoratori specializzati saranno tra i più ricercati. Si stima che il 41% della domanda sarà per figure professionali ad alta specializzazione, come dirigenti, tecnici e specialisti. A dimostrazione della crescente necessità di competenze avanzate in settori chiave come le scienze gestionali, l’ingegneria, la finanza, la consulenza e la sanità.

Nel settore pubblico, si prevede un ricambio generazionale, con oltre 800.000 lavoratori che dovranno essere sostituiti entro il 2028. Le assunzioni riguarderanno principalmente la sanità, l’istruzione e i servizi sociali, che beneficeranno del supporto del Pnrr.

Allo stesso tempo, le professioni intermedie, come impiegati e addetti ai servizi commerciali, rappresenteranno il 36% del fabbisogno mentre la richiesta di operai specializzati e conduttori di impianti sarà più modesta, attestandosi al 17%. La quota di lavoratori non qualificati sarà ancora più ridotta, pari all’8%.

Con 713.000 nuove assunzioni previste, il commercio e il turismo saranno i principali settori in crescita. Il turismo, in particolare, beneficerà della ripresa post-pandemia e delle strategie di rilancio del settore mentre il commercio continuerà ad evolversi con la digitalizzazione e l’espansione dell'e-commerce.

I servizi di supporto a imprese e pubblica amministrazione richiederanno circa 563.000 nuovi lavoratori fra professioni legate alla consulenza, gestione aziendale, logistica e supporto operativo. La crescita della pubblica amministrazione sarà spinta dalla necessità di rinnovare il personale e dall’attuazione del Pnrr, che richiederà competenze gestionali avanzate.

La crescente domanda di servizi sanitari porterà alla necessità di 465.000 nuovi lavoratori, tra cui medici, infermieri, tecnici e specialisti. L’invecchiamento della popolazione e le esigenze crescenti di assistenza a lungo termine saranno i principali driver di questa domanda.

Le figure professionali legate alla finanza e alla consulenza saranno molto ricercate, con un fabbisogno di circa 454.000 nuovi posti di lavoro. Le competenze in ambito bancario, finanziario, consulenza aziendale e commerciale saranno centrali in questa trasformazione. Il settore della formazione vedrà una crescita significativa, con circa 445.000 nuove assunzioni previste. Ci sarà una forte domanda di insegnanti e formatori, specialmente in ambiti innovativi come la formazione digitale, le competenze linguistiche e la cultura.

In quali regioni ci sarà più offerta di lavoro tra il 2024-2028

Il fabbisogno occupazionale non sarà distribuito in maniera uniforme sul territorio nazionale. Le aree del Sud e delle Isole avranno la maggiore domanda di lavoro, con il 30% del totale, seguite dal Nord-Ovest (27,8%), Nord-Est (21,5%) e Centro Italia (20,3%). La Lombardia sarà la regione con il più alto fabbisogno, con 669.000 nuove assunzioni stimate, seguita dal Lazio, dall'Emilia-Romagna e dalla Campania.

Nonostante la crescente domanda di competenze specializzate, il 46% del fabbisogno lavorativo sarà coperto da lavoratori con una formazione tecnico-professionale (diploma o qualifica professionale), mentre solo il 38% richiederà una laurea. In particolare, i settori STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) saranno tra i più richiesti, con un fabbisogno annuo di 8.000-17.000 laureati.

Le competenze legate alla transizione ecologica e alla digitalizzazione saranno determinanti per il futuro del lavoro. Più di 2,3 milioni di lavoratori dovranno acquisire competenze green, mentre circa 2,1 milioni dovranno sviluppare competenze digitali. La transizione ecologica richiederà figure capaci di gestire progetti legati all’energia sostenibile, alla gestione dei rifiuti e all’innovazione tecnologica, mentre la digitalizzazione richiederà competenze in ambiti come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e la cybersecurity.

L'intelligenza artificiale, pur non sostituendo completamente i lavoratori, sarà integrata in molte professioni, specialmente nelle aree ad alta specializzazione. Saranno necessarie competenze digitali avanzate per adattarsi ai nuovi modelli produttivi e di gestione del lavoro.