Come incidono le trattenute sul calcolo delle pensioni: quali sono ed esempi concreti di conteggi su assegno pensionistico mensile e annuale
La pensione, o meglio l'assegno e l'importo pensionistico, è soggetto a una serie di trattenute fiscali e contributive, che trasformano il valore lordo mensile in una somma netta inferiore, spesso oggetto di dubbi e domande tra i pensionati. Soprattutto i merito alle trattenute fiscali poco conosciute rispetto alle tasse come l'Irpef
Le trattenute che si applicano sulle pensioni rappresentano un insieme articolato di imposte dirette e addizionali, previste dalla normativa nazionale e locale. Il prelievo fiscale principale è costituito dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), a cui si sommano l’addizionale regionale e quella comunale. Le regole che disciplinano tali prelievi derivano dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986), oltre che dalle recenti riforme fiscali.
L’IRPEF viene calcolata sul reddito imponibile effettivamente erogato dall’INPS (o dall’ente pensionistico di appartenenza) e viene trattenuta direttamente con modalità “a monte”, in qualità di sostituto d’imposta. Al prelievo principale si aggiungono poi le addizionali locali: quella regionale, deliberata annualmente dalle Regioni, e quella comunale, fissata dai Comuni secondo i criteri di autonomia finanziaria stabiliti dalla legge.
A seguito della riforma fiscale di recente introduzione, la struttura delle aliquote IRPEF ha subito una notevole revisione. Attualmente si applicano tre aliquote:
Contestualmente, è stato innalzato l’importo della detrazione da lavoro dipendente e assimilato, parametro molto rilevante anche per numerose tipologie di pensionati. Questo comporta che, fino al limite di 8.500 euro di reddito, si può entrare nella cosiddetta “no tax area”, non subendo alcuna trattenuta IRPEF sull’assegno previdenziale.
Il calcolo delle imposte sul trattamento pensionistico si articola su più livelli:
Alcuni Comuni e Regioni introducono soglie di esenzione o aliquote agevolate, ad esempio per redditi pensionistici inferiori a 10.000 euro o 23.000 euro annuali, come accade in città come Milano e Firenze, riducendo o azzerando così il prelievo locale. La presenza di tali esenzioni rende consigliabile verificare annualmente le delibere adottate nel proprio territorio di residenza.
Oltre alle imposte, il cedolino della pensione può contenere ulteriori trattenute e voci che incidono sull’importo netto:
Il meccanismo di prelievo delle addizionali locali presenta un funzionamento caratteristico:
Occorre inoltre considerare che l’ammontare esatto delle addizionali può variare notevolmente in base alle politiche di bilancio dei singoli enti territoriali: negli ultimi anni, molti Comuni hanno scelto di portare le aliquote al massimo per far fronte a esigenze di gettito, mentre altri hanno ampliato le fasce di esenzione garantendo un alleggerimento per i pensionati con redditi più bassi.
In seguito all’ultima riforma fiscale sono state stabilizzate alcune importanti novità:
Inoltre, per chi aderisce a un fondo pensione, i contributi versati fino al limite di circa 5.164 euro annuali sono deducibili, abbattendo la base imponibile su cui si calcola l’IRPEF.
Per comprendere concretamente l’impatto delle trattenute, si può adottare il seguente schema ipotetico applicando le nuove aliquote IRPEF a un reddito lordo:
| Reddito lordo annuale ipotetico | 25.000 euro |
| IRPEF dovuta (23%) | 5.750 euro |
| Addizionale regionale | Variabile (es. 1%, circa 250 euro) |
| Addizionale comunale | Variabile (max 0,8%, circa 200 euro, salvo esenzioni) |
| Detrazioni spettanti | In base al carico familiare e alle spese detraibili |
| Importo netto mensile indicativo | Differenza tra lordo meno IRPEF e addizionali, al netto delle detrazioni individuali |
La simulazione reale può variare sensibilmente a seconda dell'entità delle detrazioni, delle addizionali effettivamente applicate e dell’eventuale presenza di altre trattenute o benefici (quattordicesima, supplementi, conguagli).
Il cedolino della pensione rappresenta il documento attraverso cui monitorare in ogni mensilità l’ammontare effettivamente corrisposto dal sostituto d’imposta, con il dettaglio delle trattenute applicate. L’INPS mette a disposizione il servizio online di consultazione del cedolino (link INPS cedolino pensione), utile per approfondire tutte le singole voci, conoscere l’andamento delle addizionali o individuare eventuali variazioni dell’importo.
Da ricordare che, nel cedolino di dicembre non vengono più trattenute le addizionali regionali e comunali, che sono invece recuperate da gennaio a novembre.