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Quali sono le trattenute che si pagano per le pensioni attualmente

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
trattenute pensioni 2024

Come incidono le trattenute sul calcolo delle pensioni: quali sono ed esempi concreti di conteggi su assegno pensionistico mensile e annuale

La pensione, o meglio l'assegno e l'importo pensionistico, è soggetto a una serie di trattenute fiscali e contributive, che trasformano il valore lordo mensile in una somma netta inferiore, spesso oggetto di dubbi e domande tra i pensionati. Soprattutto i merito alle trattenute fiscali poco conosciute rispetto alle tasse come l'Irpef

Le trattenute fiscali sulle pensioni: quadro generale

Le trattenute che si applicano sulle pensioni rappresentano un insieme articolato di imposte dirette e addizionali, previste dalla normativa nazionale e locale. Il prelievo fiscale principale è costituito dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), a cui si sommano l’addizionale regionale e quella comunale. Le regole che disciplinano tali prelievi derivano dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986), oltre che dalle recenti riforme fiscali.

L’IRPEF viene calcolata sul reddito imponibile effettivamente erogato dall’INPS (o dall’ente pensionistico di appartenenza) e viene trattenuta direttamente con modalità “a monte”, in qualità di sostituto d’imposta. Al prelievo principale si aggiungono poi le addizionali locali: quella regionale, deliberata annualmente dalle Regioni, e quella comunale, fissata dai Comuni secondo i criteri di autonomia finanziaria stabiliti dalla legge.

Le nuove aliquote IRPEF e l’impatto sui pensionati

A seguito della riforma fiscale di recente introduzione, la struttura delle aliquote IRPEF ha subito una notevole revisione. Attualmente si applicano tre aliquote:

  • 23% sui redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% sui redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • 43% sui redditi superiori a 50.000 euro.
Le precedenti quattro fasce sono state quindi ridotte a tre, con l’accorpamento del vecchio secondo scaglione in quello più favorevole. Questo nuovo assetto determina una sensibile diminuzione della pressione fiscale per chi percepisce una pensione con reddito lordo compreso tra 15.000 e 28.000 euro, stimando un risparmio annuo fino a circa 260 euro rispetto alla tassa che si sarebbe dovuta pagare col precedente sistema.

Contestualmente, è stato innalzato l’importo della detrazione da lavoro dipendente e assimilato, parametro molto rilevante anche per numerose tipologie di pensionati. Questo comporta che, fino al limite di 8.500 euro di reddito, si può entrare nella cosiddetta “no tax area”, non subendo alcuna trattenuta IRPEF sull’assegno previdenziale.

Calcolo delle trattenute sulle pensioni: IRPEF, addizionali regionali e comunali

Il calcolo delle imposte sul trattamento pensionistico si articola su più livelli:

  • IRPEF nazionale, applicata con le tre aliquote sopra citate;
  • Addizionale regionale, determinata annualmente dalla Regione di residenza in misura proporzionale al reddito imponibile. Questa trattenuta viene generalmente suddivisa dal sostituto d’imposta (INPS) in 11 rate da gennaio a novembre;
  • Addizionale comunale, che ciascun Comune può deliberare con un’aliquota fissa o progressiva fino ai limiti stabiliti per legge (lo 0,8% massimo, salvo particolari deroghe per esigenze di bilancio). L’addizionale comunale prevede normalmente un acconto, trattenuto da marzo a novembre, e un saldo nell’anno successivo.
Le addizionali vengono calcolate sull’imponibile IRPEF dopo aver dedotto gli oneri deducibili e le deduzioni per carichi di famiglia eventualmente spettanti.

Alcuni Comuni e Regioni introducono soglie di esenzione o aliquote agevolate, ad esempio per redditi pensionistici inferiori a 10.000 euro o 23.000 euro annuali, come accade in città come Milano e Firenze, riducendo o azzerando così il prelievo locale. La presenza di tali esenzioni rende consigliabile verificare annualmente le delibere adottate nel proprio territorio di residenza.

Ulteriori trattenute e altre voci sul cedolino della pensione

Oltre alle imposte, il cedolino della pensione può contenere ulteriori trattenute e voci che incidono sull’importo netto:

  • Assistenza fiscale: conguagli da modello 730 quando il pensionato sceglie l’INPS come sostituto d’imposta per il rimborso o il recupero di imposte relative alla dichiarazione dei redditi;
  • Debiti pregressi: recuperi rateali per imposte non trattenute negli anni precedenti;
  • Eventuali detrazioni per familiari a carico o altre agevolazioni fiscali riconosciute.
Restano invece escluse dalle trattenute fiscali alcune tipologie di prestazioni, come le pensioni sociali, gli assegni di invalidità civili e le indennità per vittime del terrorismo, salvo casistiche specifiche normate.

Come funzionano le addizionali: modalità e rateizzazione

Il meccanismo di prelievo delle addizionali locali presenta un funzionamento caratteristico:

  • L’addizionale regionale è sempre trattenuta a saldo, in relazione al reddito effettivamente conseguito.
  • L’addizionale comunale viene trattenuta con una doppia modalità: in acconto, di norma da marzo a novembre nell’anno di riferimento, e a saldo nell’anno successivo, tramite rateizzazioni che coprono quasi tutto l’anno.
Questa modalità rende il contenuto del cedolino pensionistico variabile di mese in mese, soprattutto tra gennaio e marzo e da marzo a novembre, evidenziando eventuali conguagli o differenze rispetto alle ritenute degli anni precedenti.

Occorre inoltre considerare che l’ammontare esatto delle addizionali può variare notevolmente in base alle politiche di bilancio dei singoli enti territoriali: negli ultimi anni, molti Comuni hanno scelto di portare le aliquote al massimo per far fronte a esigenze di gettito, mentre altri hanno ampliato le fasce di esenzione garantendo un alleggerimento per i pensionati con redditi più bassi.

IRPEF e detrazioni e legge bilancio 2025: l’impatto sui pensionati

In seguito all’ultima riforma fiscale sono state stabilizzate alcune importanti novità:

  • Scaglioni ridotti da quattro a tre:
  • No tax area estesa a 8.500 euro anche per i pensionati, con la possibilità di non subire trattenute fiscali se il reddito non supera tale soglia.
  • Nuovi limiti sulle detrazioni per oneri (ad esempio spese sanitarie, ristrutturazioni, premi assicurativi): sopra certi livelli di reddito vengono applicate decurtazioni sugli sconti d’imposta spettanti.
Chi percepisce una pensione superiore a 50.000 euro annui vede ridotta la misura della detrazione fiscale di 260 euro; la soglia sale ulteriormente per chi supera i 75.000 o i 100.000 euro, con limiti modulati secondo la composizione del nucleo familiare. Le spese sanitarie rimangono tuttavia sempre integralmente detraibili.

Inoltre, per chi aderisce a un fondo pensione, i contributi versati fino al limite di circa 5.164 euro annuali sono deducibili, abbattendo la base imponibile su cui si calcola l’IRPEF.

Simulazione di calcolo delle imposte sulla pensione

Per comprendere concretamente l’impatto delle trattenute, si può adottare il seguente schema ipotetico applicando le nuove aliquote IRPEF a un reddito lordo:

Reddito lordo annuale ipotetico 25.000 euro
IRPEF dovuta (23%) 5.750 euro
Addizionale regionale Variabile (es. 1%, circa 250 euro)
Addizionale comunale Variabile (max 0,8%, circa 200 euro, salvo esenzioni)
Detrazioni spettanti In base al carico familiare e alle spese detraibili
Importo netto mensile indicativo Differenza tra lordo meno IRPEF e addizionali, al netto delle detrazioni individuali

La simulazione reale può variare sensibilmente a seconda dell'entità delle detrazioni, delle addizionali effettivamente applicate e dell’eventuale presenza di altre trattenute o benefici (quattordicesima, supplementi, conguagli).

Gestione delle variazioni e consultazione del cedolino pensione

Il cedolino della pensione rappresenta il documento attraverso cui monitorare in ogni mensilità l’ammontare effettivamente corrisposto dal sostituto d’imposta, con il dettaglio delle trattenute applicate. L’INPS mette a disposizione il servizio online di consultazione del cedolino (link INPS cedolino pensione), utile per approfondire tutte le singole voci, conoscere l’andamento delle addizionali o individuare eventuali variazioni dell’importo.
Da ricordare che, nel cedolino di dicembre non vengono più trattenute le addizionali regionali e comunali, che sono invece recuperate da gennaio a novembre.

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